Harry Potter Campioni di Quidditch: la Recensione dello Sport più Magico del mondo
Non c'è fan della Rowling che non ami questo fantasioso Sport: ora possiamo giocarlo!
Il Quidditch, come probabilmente saprete, è uno sport di fantasia praticato su Scope Volanti ideato da J.K. Rowling per la sua serie di libri con protagonista il maghetto Harry Potter. Man mano che la saga dell'occhialuto nemico di Voldemort cresceva, e i suoi fan con lei, questo Sport è stato sempre più idealizzato e addirittura ci sono nel mondo reale vere e proprie leghe di persone che lo praticano, sebbene cavalcando le loro scope coi piedi ben piantati in terra. Nel mondo dei videogiochi, il Quidditch è comparso come sotto-gioco nelle avventure di Harry Potter sin dalla prima PlayStation, ma solo su PS2 ha avuto un titolo a sé-stante con La Coppa del Mondo di Quidditch. Adesso Warner Bros. ci riprova con un nuovo titolo studiato per le moderne piattaforme e per il gioco online. Benvenuti a Harry Potter Campioni di Quidditch.
Harry Potter: Campioni di Quidditch – Come si Gioca?
Cominciamo col dire che il Quidditch che giocherete in questo titolo non è esattamente quello immaginato dall'autrice dei libri: è stato riveduto e corretto, fondamentalmente sfoltito da alcuni di quegli elementi che sono tanto appassionanti in in mondo letterario e cinematografico ma che non rendono granché in un contesto competitivo – come ad esempio la vittoria immediata in seguito alla cattura del Boccino d'Oro.
Una squadra di Quidditch è composta da 6 giocatori. I tre più impegnati sono i Cacciatori, ossia quelli che hanno il compito di conquistare il controllo della palla rigida chiamata Pluffa e segnare i Goal, valevoli 10 punti, in uno dei tre Anelli difesi dal Portiere avversario. Se già la spinte e le spallate che i Cacciatori si sferrano a vicenda non fossero sufficienti, c'è poi il Battitore – uno per squadra – armato di Bolide, ossia un proiettile magico da scagliare addosso agli avversari per infliggere un gran danno. Infine c'è il Cercatore: in certi punti della partita – intorno al 2° e al 5° minuto – il piccolo e sfuggevole Boccino d'Oro fa la sua comparsa sul campo di gioco e chi riesce a catturarlo garantisce 30 punti alla propria squadra. La partita termina appena una squadra raggiunge – o supera – 100 punti, oppure allo scadere del 7° minuto.
Ciascuno di questi 4 ruoli – Cacciatore, Portiere, Battitore e Cercatore – ha il suo personale schema di comandi, anche se alcuni elementi saranno in comune e personalizzabili, per esempio la scelta di volare in avanti tramite l'analogico o uno dei grilletti. Durante il gioco in SinglePlayer piloterete principalmente un Cacciatore, con comandi per il tiro o passaggio, il contrasto o la “chiamata del passaggio”. Potrete alternare quando vorrete il controllo diretto tra i tre Cacciatori o gli altri ruoli con un minimo di pausa tra un cambio e l'altro; tutti i ruoli non controllati saranno gestiti dall'IA. Quando interpreterete il Battitore avrete il compito di mirare e colpire gli avversari col Bolide, cosa che alla lunga li costringerà a delle pause di riposo fuori dal campo; come Portiere ovviamente la vostra prima preoccupazione sarà quella di difendere i tre Anelli della porta, ma potrete anche schierare degli “anelli schema” sul campo che garantiscano ai compagni di squadra dei buff temporanei al Turbo.
Fa invece scuola a parte il ruolo di Cercatore, a cui si potrà accede solo quando il Boccino farà la sua comparsa. La cattura del Boccino è ovviamente molto importante, dato che fornisce punti per l'equivalente di 3 goal, ma per riuscirvi dovrete rimanergli in scia ad alta velocità per un tempo non indifferente, difendendovi dai Bolidi e dai contrasti avversari; senza contare che per tutto quel tempo dovrete lasciare tutti gli altri ruoli in mano all'IA...
Nel gioco in MultiPlayer, invece, ciascun giocatore controlla uno dei Cacciatori (senza poter passare al controllo degli altri due) e di uno specifico degli altri tre ruoli: la scelta va espressa al momento del matchmaking, ma chi si sente abbastanza in gamba può anche mettersi a disposizione per “qualsiasi ruolo”. Anche in questo caso occorrerà partizionare il proprio tempo tra i due ruoli, con uno dei due sempre lasciato all'IA, ma è indubbio che avere un Portiere, un Battitore o un Cercatore in gamba può svoltare la partita.
Il Quidditch non è solo far volare una scopa
Il primo impatto con il gioco è, inutile negarlo, piuttosto deludente: non che ci aspettassimo una grafica fotorealistica – è palese sin da subito il taglio cartoonistico che si è scelto di dare all'opera – ma il dettaglio dei modelli e delle textures ci ha riportati almeno a una generazione fa [e abbiamo giocato su PS4]. Quando si scende in campo le cose cambiano notevolmente: gli stadi sono veramente accattivanti, le scie di scope, Bolidi e Boccino e tutti gli effetti speciali sono ottimamente ricreati, l'azione di gioco talmente veloce, frenetica e caotica da rendere veniali i limiti delle animazioni; diciamo che quando vi arriva un cazzotto volante a una sessantina di Km/h non state a guardare le texture della casacca che lo avvolge...
Quello della confusione dell'azione è in un certo senso la sua croce e delizia: il gioco rende estremamente bene l'idea del Quidditch frenetico e violento così com'è descritto nei libri e ricreato nei film, ma il contrappasso è che imparare a gestire movimenti, traiettorie, inquadrature, contrasti, inseguimenti, parate e in generale il controllo della Pluffa è decisamente poco immediato e le differenze di controlli tra ruolo e ruolo certamente non aiutano. L'interfaccia stessa, pur specificando in ogni momento quale squadra ha il controllo della palla, non lo fa in maniera evidentissima, ma se si riesce a superare lo scoglio dello smarrimento delle prime partite e si comincia a padroneggiare uno o due ruoli le cose cambiano e inizia il divertimento.
A supporto dell'azione di gioco dovrebbe giungere le voci dei commentatori, per i quali Warner Bros. ha potuto contare sui doppiatori originali delle pellicole e dunque su una qualità impeccabile anche in Italiano; purtroppo però la reattività di queste voci non è assolutamente ai livelli della frenesia del gioco, così che alcuni commenti rimangano “in sospeso” perché la frase successiva è cancellata dalle evoluzioni dell'azione oppure, peggio ancora, che un messaggio importante arrivi troppo tardi. Insomma: non fateci affidamento più di tanto. Ottimo l'accompagnamento musicale in tutte le fasi del gioco, i vari stadi e i menù.
Campioni di Quidditch in Carriera
L'esperienza di gioco inizia con la cosiddetta “Coppa del Giardino Weasley” che altro non è che il lungo, ma doveroso, tutorial: uno alla volta vengono introdotti i 4 ruoli e al termine di ogni sessione di allenamento si fa una “partitella”, fino alla Coppa vera e propria. La Carriera per il giocatore singolo, che può comunque essere spalleggiato in co-op da uno o due amici, prosegue poi con la Coppa delle Quattro Case di Hogwarts [Griffondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso], il Torneo Tremaghi [Hogwarts, Beauxbatons e Drumstrang] e infine la Coppa del Mondo fra sedici nazioni – curiosa la scelta delle stesse che, oltre all'Italia [da sempre bestia nera nell'universo di Harry Potter], taglia via la Bulgaria di Viktor Krum.
Ogni coppa è strutturata con un sistema a gironi in cui tutti i punti della partita fanno classifica seguito da uno a eliminazione diretta, in modo da permettervi di giocare sempre almeno 4 partite prima di essere eventualmente esclusi. Per accedere alla coppa successiva dovrete vincere la precedente ad un livello di difficoltà sempre maggiore, che si identificherà non solo in un comportamento più scaltro ed aggressivo dell'IA – ai livelli più alti volano Bolidi come riso ai matrimoni – ma anche in un maggiore Livello dei suoi giocatori. Questo parametro si incrementerà giocando partite su partite e possibilmente svolgendo azioni rimarchevoli in game [segnare molti goal, fare degli assist o dei retropassaggi, catturare due volte il Boccino o altro ancora]: ad ogni passaggio di Livello riceverete risorse da spendere nello store in-game, ad esempio per potenziare i parametri delle varie Scope oppure per ottenere miglioramenti estetici. Ma la cosa più importante è ad ogni Livello dal 6° in poi otterrete 1 Punto Abilità tramite cui migliorare le prestazioni dei vostri giocatori: ogni Ruolo può essere migliorato fino a 10 volte progredendo in 3 percorsi da 6 abilità, di conseguenza non potrete “sbloccare” tutto e arrivati al Livello 45 avrete il massimo dei punti [il gioco è abbastanza equanime e migliorare un Cacciatore migliorerà allo stesso modo anche gli altri due]. I Punti Abilità possono comunque essere sempre rimossi e ri-allocati tra una partita e l'altra.
Se nella carriera in SinglePlayer l'obiettivo è sostanzialmente quello di arrivare a vincere la Coppa del Mondo alla massima difficoltà e in generale tutte le coppe con tutte le squadre – nonché arrivare al succitato Livello 45, sbloccare tutte le scope, potenziarle al massimo e cose così – il gioco propone anche tutta una serie di obiettivi legati sostanzialmente all'esperienza in MultiPlayer online, tra cui inoltre anche delle Sfide Giornaliere e Settimanali, in pieno stile Game-as-a-Service.
Quello che ci lascia un po' dubbiosi, e per cui solo il tempo saprà dare risposta, è quanto questo prodotto possa dimostrarsi durevole nel tempo – insomma: la longevità. Indubbiamente la scelta di lanciarlo come titolo gratuito del PlayStation Plus ha fatto sì che si formasse rapidamente una massa critica di giocatori e la necessità di potenziare i propri atleti per sbloccare le Abilità fa sì che chi ha trovato la formula di gioco gradevole – perché lo è, indubbiamente – ci si dedichi almeno fino al famoso livello 45. Ma poi? Dopo aver vinto la Coppa alla difficoltà massima, cosa può tenere il giocatore online sulla lunga distanza? Certo: possono essere rilasciati nuovi stadi, nuovi vestitini, nuove scope... ma il timore è che una volta vuotato il barile ci sia poco stimolo a grattarne il fondo.
Ad ogni modo, Harry Potter Campioni di Quidditch è certamente la più fedele e completa trasposizione videoludica dello sport inventato da J.K. Rowling e dopo tanti anni di distanza da La Coppa del Mondo su PS2 non potrà che far piacere ai fan del maghetto più famoso del mondo, i quali chissà... potrebbero anche supportarlo a lungo. Ma per tutti gli altri “un gioco fatto e finito”.