Harry Potter e La Pietra Filosofale

di Redazione Gamesurf
Arrivati a questo punto ci siamo resi conto che, osservazione dopo osservazione, Harry Potter e la Pietra Filosofale ne esce demolito, forse perché a nostro parere si limita a copiare alcuni elementi del libro senza però riprodurne "la magia". A uno sguardo più distaccato e magari meno pretenzioso, invece, Harry Potter e la Pietra Filosofale, é un onesto videogioco su licenza che divertirà molto i bambini, i quali sono sempre molto affamati di titoli che richiamano i loro beniamini: quindi anche la possibilità di giocare a Quiddich, cavalcare la Nimbus 2000, rincorrere e menare di santa ragione Draco Malfoy, mangiare le caramelle TuttiGusti+1 darà buona soddisfazione ai piccoli amanti del maghetto più fortunato del mondo. Prenotatelo quindi come regalo di Natale per fratelli minori, cuginetti, e qualsiasi bambino da cui cercate la riconoscenza eterna

FLIPENDO!
Dal punto di vista tecnico il gioco si basa su un motore tridimensionale che gestisce sia le ambientazioni sia i personaggi: lo stile non mira a imitare l'estetica del film, ma piuttosto la interpreta in modo discreto, creando un mondo a cavallo tra il cartoon e la realtà. La buona varietà delle ambientazioni impedisce di stancarsi prematuramente del gioco, che nel compesso mostra una discreta longevità
Come richiesto da tutti i giochi che fanno perno sull'azione e sulle piattaforme, una telecamera mobile inquadra al meglio la scena, anche se certe volte, vicino alle pareti, si blocca (inezie, davvero). Come già accennato in precedenza l'interfaccia é molto semplice, sia per quanto riguarda la gestione delle prove d'abilità che degli incantesimi e, ogni volta che ci si avvicina a una porta, una didascalìa é pronta a ricordare che la "la porta si apre premendo il pulsante Quadrato"...