Harry Potter: La coppa del mondo di Quidditch

di Barbara 'Ellen' De Vido

VOLEVAMO STUPIRVI CON EFFETTI SPECIALI...
La grafica già utilizzando i settagli di default, impostati per hardware di basse prestazioniè davvero buona e con impostando le opzioni per ottenere le massime prestazioni il tutto diventa molto più realistico e avvincente. Gli stadi sono realizzati egregiamente e arricchiti di quei particolari che, unitamente alla perfetta riproduzione dei personaggi visti nei film dedicati al piccolo mago, daranno al giocatore la sensazione di essere stato realmente trasportato al centro delle vicende che coinvolgono il giovane Potter. Le animazioni sono anch'esse di alto livello, soprattutto per quanto riguarda le mosse speciali e i filmati di intervallo, e questo è un bene dal momento che non è possibile saltarli. Un punto di demerito va alle scritte che compaiono quando si effettuano combo o si guadagnano bolidi o mosso speciali, che coprono la parte centrale dello schermo nascondendo le azioni di gioco. L'audio è anche esso ben realizzato, soprattutto nei dialoghi. Ogni personaggio ha una voce propria, i giocatori stranieri parlano con un forte accento del loro paese di origine, le espressioni e i commenti di gioco sono sempre ben azzeccati, perfino i compagni di squadra gridano incitamenti e suggerimenti durante la partita... unica pecca è che ogni tanto si nota una mancanza di timing, tra labiale e sonoro, soprattutto nella fase di allenamento quando i giocatori presentano se stessi e il gioco.

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STRATEGIA DI GIOCO, QUESTA SCONOSCIUTA
La prima cosa che salta all'occhio giocando a Harry Potter, la Coppa del Mondo di Quidditch, sono le impostazioni di controllo di default da tastiera, opposti a tutti gli altri giochi di questo genere, con le direzioni controllate dalla mano sinistra e le azioni dalla destra. Fortunatamente il tutto è riconfigurabile in modo molto rapido dalle opzioni, anche se il nostro consiglio è quello di procurarvi un buon Joystik o Joypad . Imparare a muoversi nel mondo del Quidditch è davvero semplice, con pochi tentativi è possibile impossessarsi delle tecniche base del gioco e anche di alcune delle mosse speciali e questo permette di poter sfidare da subito le altre squadre. Il tentativo fatto dal EA di portare in forma virtuale un gioco caotico e rapido come il Quidditch non è certo da buttare, anzi, ma le semplificazioni fatte sono in alcuni casi davvero eccessive. Ad esempio l'impossibilità di gestire il movimento lungo l'asse verticale crea non pochi problemi quando si vola rasoterra e tutti i compagni volano a livello del cerchio più alto o quando si cerca di evitare i Bolidi, inoltre non esiste alcun modo per controllare il Portiere, i cui movimenti sono affidati completamente al computer. Anche il fatto che in fase di difesa non è possibile cambiare il giocatore attivo appesantisce ulteriormente la sensazione di mancanza di controllo da parte del giocatore sull'azione di gioco.

Una pecca grave nello sviluppo di questo simulatore è l'impossibilità di pianificare una strategia di gioco, sia difensiva spesso si può solo sperare che il Portiere non stia dormendo ma soprattutto di attacco, dove i passaggi sono fatti in maniera abbastanza causale e spesso pur indirizzando la Pluffa verso un compagno di squadra libero, questo all'ultimo momento decide di andare per i fatti propri e la Pluffa finisce immancabilmente in mano avversaria.
Nonostante queste limitazioni e i filmati delle mosse speciali alquanto ripetitivi e alla lunga noiosi, il risultato finale è divertimento certo sia per i bambini sia per gli adulti e la possibilità di sfidare i propri amici nell'uno contro uno assicura al prodotto di casa EA una longevità invidiabile, in fin dei conti se ci si stufa basta cambiare amici!

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