Harry Potter: La coppa del mondo di Quidditch

di Tommaso Alisonno

TECNICAMENTE PARLANDO...
La grafica di gioco non è un capolavoro mai visto prima, ma sicuramente è di qualità piuttosto buona: i modelli sono curati nei dettagli, compresi i volti che ne fanno pertanto degli individui unici. I campi da gioco sono ugualmente ben ricreati, e vanno da quello semplice di Hogwarts a autentici capolavori come quello francese, con tanto di siepi potate e fontana marmorea a centrocampo (non stupitevi: vi ricordo che giocherete a circa 30 metri di quota). Il motore grafico è estremamente fluido e veloce già al livello più basso, e gestisce con efficienza le rotazioni di camera dovute ai cambi di possesso di Pluffa: l'unica cosa fastidiosa è che in certi stadi passando troppo rasenti alle tribune la visuale possa essere intralciata da bandiere e striscioni. Gli effetti speciali sono limitati quasi esclusivamente ai Bolidi e alle mosse speciali, ma non mancano piccole chicche come l'acqua della succitata fontana o le nuvolette di vapore che si innalzano dalle bocche dei giocatori nello stadio scandinavo.
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Il reparto audio è molto curato soprattutto nel campo dei doppiaggi: sebbene nel tutorial capiti sovente che la voce non corrisponda al movimento labiale, le intonazioni sono tutte adeguate, e pertanto brillano nel caso di voci fuori campo; encomiabile il fatto che ogni giocatore abbia il proprio personale doppiatore, e che quelli internazionali si esprimano nella loro lingua madre (ad esempio, un tedesco che esulta con "Yawol!!!"). Le musiche sono ben fatte, ma col difetto di essere ripetitive nei menù e soffocate dalla telecronaca in gioco.
L'unico filmato vero è proprio è quello iniziale, ma sono presenti numerosi stacchetti animati, come l'esultanza per un goal, l'applauso di pubblico e cronisti, e naturalmente le tecniche speciali: questi stacchetti hanno il pregio di dare al giocatore un attimo di respiro tra le azioni frenetiche del gioco, e anche se alla lunga possono sembrare ripetitive, molte possono essere tranquillamente skippate.
Quello che tecnicamente è seccante sono i tempi di caricamento, decisamente troppo lunghi.

GIOCABILITA' E LONGEVITA'
Indubbiamente i punti di forza del gioco sono l'originalità e la frenesia: l'idea di J.K.Rowling dello sport sulle scope volanti è molto carina, e la realizzazione è decisamente accattivante, con azioni rapide e adrenalina alle stelle. Se è vero che non dovreste avere particolari problemi a vincere la coppa di Hogwarts e i primi mondiali al livello più basso, è anche vero che già al secondo livello di difficoltà l'IA si farà decisamente più aggressiva e vincere risulterà tutt'altro che elementare: considerate che i livelli sono quattro e fatevi un'idea di cosa può essere l'ultimo.
L'unica cosa spiacevole della struttura di gioco e che quando parte la caccia al Boccino d'Oro i cacciatori smettono di segnare reti, mentre in teoria queste due fasi dovrebbero essere simultanee e non successive... è però ovvio che realizzarle altrimenti era probabilmente impossibile, e per ovviare al problema gli sviluppatori hanno pensato bene che le classifiche delle coppe (classifiche all'italiana) siano stilate non in funzione delle vittorie ma bensì sommando i punti ottenuti nelle singole sfide: una soluzione di comodo che salva discretamente la situazione.
Altra pecca consiste nel non aver nessun controllo su possibili schemi di gioco: quando l'azione si fa rapida e caotica (spesso troppo) è decisamente frustrante mancare un passaggio solo perché gli altri due Cacciatori stavano facendosi gli affari loro chissà dove.
Ad ogni modo, i quattro livelli di difficoltà, le sfide di quattro Case ad Hogwarts e nove nazionali da utilizzare (tra cui la Bulgaria da sbloccare) rendono il gioco piuttosto longevo, e la possibilità di giocare uno contro uno è la tipica ciliegina sulla torta: niente di meglio che menarsi e fregarsi la Pluffa a vicenda!

CONCLUDENDO
Molto spesso i Tie-In si sono dimostrati giochi realizzati solo per vendere sfruttando l'Hype di film, cartoni animati , libri e fumetti. Che questo gioco sfrutti un'Hype del genere è innegabile (avrebbe avuto molti meno possibili acquirenti se realizzato tre o quattro anni fa), ma è altresì innegabile che l'EA abbia realizzato un lavoro veramente molto valido, divertente e intrigante tanto per gli appassionati quanto per gli occasionali. Certo: vi succedono cose surreali, ma cos'è, d'altronde, una scopa volante?

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