Harry Potter: La coppa del mondo di Quidditch

Harry Potter La coppa del mondo di Quidditch
Harry Potter: La coppa del mondo di Quidditch

TECNICAMENTE PARLANDO...
La grafica di gioco non è un capolavoro mai visto prima, ma sicuramente è di qualità piuttosto buona: i modelli sono curati nei dettagli, compresi i volti che ne fanno pertanto degli individui unici. I campi da gioco sono ugualmente ben ricreati, e vanno da quello semplice di Hogwarts a autentici capolavori come quello francese, con tanto di siepi potate e fontana marmorea a centrocampo (non stupitevi: vi ricordo che giocherete a circa 30 metri di quota). Il motore grafico è estremamente fluido e veloce già al livello più basso, e gestisce con efficienza le rotazioni di camera dovute ai cambi di possesso di Pluffa: l'unica cosa fastidiosa è che in certi stadi passando troppo rasenti alle tribune la visuale possa essere intralciata da bandiere e striscioni. Gli effetti speciali sono limitati quasi esclusivamente ai Bolidi e alle mosse speciali, ma non mancano piccole chicche come l'acqua della succitata fontana o le nuvolette di vapore che si innalzano dalle bocche dei giocatori nello stadio scandinavo.
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Il reparto audio è molto curato soprattutto nel campo dei doppiaggi: sebbene nel tutorial capiti sovente che la voce non corrisponda al movimento labiale, le intonazioni sono tutte adeguate, e pertanto brillano nel caso di voci fuori campo; encomiabile il fatto che ogni giocatore abbia il proprio personale doppiatore, e che quelli internazionali si esprimano nella loro lingua madre (ad esempio, un tedesco che esulta con "Yawol!!!"). Le musiche sono ben fatte, ma col difetto di essere ripetitive nei menù e soffocate dalla telecronaca in gioco.
L'unico filmato vero è proprio è quello iniziale, ma sono presenti numerosi stacchetti animati, come l'esultanza per un goal, l'applauso di pubblico e cronisti, e naturalmente le tecniche speciali: questi stacchetti hanno il pregio di dare al giocatore un attimo di respiro tra le azioni frenetiche del gioco, e anche se alla lunga possono sembrare ripetitive, molte possono essere tranquillamente skippate.
Quello che tecnicamente è seccante sono i tempi di caricamento, decisamente troppo lunghi.

GIOCABILITA' E LONGEVITA'
Indubbiamente i punti di forza del gioco sono l'originalità e la frenesia: l'idea di J.K.Rowling dello sport sulle scope volanti è molto carina, e la realizzazione è decisamente accattivante, con azioni rapide e adrenalina alle stelle. Se è vero che non dovreste avere particolari problemi a vincere la coppa di Hogwarts e i primi mondiali al livello più basso, è anche vero che già al secondo livello di difficoltà l'IA si farà decisamente più aggressiva e vincere risulterà tutt'altro che elementare: considerate che i livelli sono quattro e fatevi un'idea di cosa può essere l'ultimo.
L'unica cosa spiacevole della struttura di gioco e che quando parte la caccia al Boccino d'Oro i cacciatori smettono di segnare reti, mentre in teoria queste due fasi dovrebbero essere simultanee e non successive... è però ovvio che realizzarle altrimenti era probabilmente impossibile, e per ovviare al problema gli sviluppatori hanno pensato bene che le classifiche delle coppe (classifiche all'italiana) siano stilate non in funzione delle vittorie ma bensì sommando i punti ottenuti nelle singole sfide: una soluzione di comodo che salva discretamente la situazione.
Altra pecca consiste nel non aver nessun controllo su possibili schemi di gioco: quando l'azione si fa rapida e caotica (spesso troppo) è decisamente frustrante mancare un passaggio solo perché gli altri due Cacciatori stavano facendosi gli affari loro chissà dove.
Ad ogni modo, i quattro livelli di difficoltà, le sfide di quattro Case ad Hogwarts e nove nazionali da utilizzare (tra cui la Bulgaria da sbloccare) rendono il gioco piuttosto longevo, e la possibilità di giocare uno contro uno è la tipica ciliegina sulla torta: niente di meglio che menarsi e fregarsi la Pluffa a vicenda!

CONCLUDENDO
Molto spesso i Tie-In si sono dimostrati giochi realizzati solo per vendere sfruttando l'Hype di film, cartoni animati , libri e fumetti. Che questo gioco sfrutti un'Hype del genere è innegabile (avrebbe avuto molti meno possibili acquirenti se realizzato tre o quattro anni fa), ma è altresì innegabile che l'EA abbia realizzato un lavoro veramente molto valido, divertente e intrigante tanto per gli appassionati quanto per gli occasionali. Certo: vi succedono cose surreali, ma cos'è, d'altronde, una scopa volante?

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Harry Potter: La coppa del mondo di Quidditch
7.5

Voto

Redazione

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Harry Potter: La coppa del mondo di Quidditch

Accostarsi a questo gioco con l'idea che possa trattarsi di qualcosa fatto "tanto per vendere" è estremamente erratico: per quanto la componente commerciale ci sia, a cavallo dell'Hype generata più dai film che dai libri, "La Coppa del Mondo di Quidditch" è un gioco molto divertente che riesce, con ragionevoli limitazioni, a ricreare l'emozione di una fantomatica partita allo Sport dei cavalcatori di scope magiche. Certo, non bisogna aspettarsi il realismo richiesto da un gioco basato su uno sport, ma stiamo pur sempre parlando di un prodotto della fantasia di J.K. Rowling!
Il divertimento, comunque, è indubbiamente assicurato, tanto in singolo quanto in coppia.

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