Harvest Moon GB (Virtual Console 3DS)

di Paolo Mulas
In attesa di qualche lieta novità sul fronte New Beginning, la cui uscita europea rimane ancora piuttosto incerta, sulla virtual console del 3DS arriva Harvest Moon GBC, uno dei precursori della serie, più precisamente il primo capitolo per console portatili qui riproposto nella sua versione per Game Boy Color del 1999. Anche se la narrativa ed il film ci hanno forse abituato diversamente, un'eredità non significa per forza ricevere un vecchio castello infestato in Scozia o più in generale una grossa fortuna, in questo caso infatti il giovane protagonista (o la giovane a seconda della vostra scelta) erediterà una vecchia fattoria piuttosto malandata completamente priva di bestiame e di coltivazioni.



La vita del contadino é tutt'altro che comoda, e Harvest Moon non fa nulla per nasconderlo. I nostri primi compiti saranno infatti quelli di ripulire i campi dalle erbacce e dalle pietre, in maniera tale da poter essere arati più agevolmente. Una volta preparato il terreno potremo dunque iniziare a piantare le coltivazioni, dopo ovviamente aver speso i pochi soldi conservati per acquistare le sementi nell'apposita bottega. Arare, seminare, innaffiare, raccogliere i frutti delle coltivazioni ma non solo. Appena avremo racimolato qualche gruzzoletto potremo iniziare anche il nostro percorso da allevatori, acquistando galline e mucche, per poter così iniziare a commerciare anche in uova e latte.

Prendersi cura della fattoria a 360 in maniera quotidiana e certosina é l'unica maniera per poter avere successo in Harvest Moon, nonché il fulcro stesso del gioco. La difficoltà maggiore sta nel gestire con successo il proprio ridotto tempo, i compiti si faranno infatti progressivamente sempre più numerosi e gravosi, e se non ci si organizzerà bene ci sarà il rischio di far svenire il povero contadino prima di aver terminato il proprio lavoro.



Le interazioni con gli altri personaggi sono ridotte ai minimi termini, e la possibilità di esplorare la città o di far evolvere il protagonista ancora non era prevista in questo episodio della serie. Le meccaniche seppur possono apparire semplicistiche e per certi versi anche decisamente monotone, hanno però l'indubbio pregio di tenere incollato il giocatore almeno nel breve periodo, spinto dalla smania di far crescere ulteriormente la fattoria, dalla possibilità di acquistare nuovi oggetti utili a semplificare il lavoro e dall'attesa verso le nuove coltivazioni che si faranno progressivamente disponibili nelle stagioni successive.

La nuova mappatura dei comandi per il 3DS ci é parsa adeguata, mentre i difetti sono da attribuire ad alcune scelte originarie, come per esempio l'impossibilità di portare più di due oggetti alla volta, costringendoci dunque ad un noioso andirivieni in molte circostanze verso il magazzino degli attrezzi. Graficamente il titolo ci é parso ancora piuttosto apprezzabile proprio per via di un look non forzosamente retrò. Tutti gli elementi della mappa sono piuttosto leggibili, e le animazioni del protagonista ci strapperanno più di un sorriso.

Sonoro nella norma anche se nel lungo periodo il brano di sottofondo si farà piuttosto ripetitivo costringendovi in molti casi ad abbassare drasticamente il volume. I testi a schermo sono rimasti in inglese, ma i dialoghi sono talmente semplici (e rari) da non costituire un problema ai più. Harvest Moon GBC é un titolo che a distanza di anni é invecchiato discretamente bene, ha dalla sua un'importanza storica non trascurabile e nonostante gli evidenti limiti, soprattutto in confronto agli episodi più recenti, rimane ancora piuttosto giocabile.