Harvest Moon: A Wonderful Life!

di Antonio 'Treasure Hunter' Norfo

Compiendo tutte le azioni che ogni buon padre dovrebbe compiere riusciremo ad instaurare un ottimo rapporto col nostro pargolo che altrimenti, se trascurato e lasciato a sé stesso, prenderà strade del tutto non auspicabili (come, ad esempio, fuggire in città). Il fine del gioco non è né salvare il mondo da imperscrutabili mali né focalizzarsi esageratamente ed esclusivamente su colture e allevamenti, ma molto semplicemente basterà godersi nella maniera migliore possibile la vita nei trent'anni virtuali posti a nostra disposizione e suddivisi in sei capitoli narrativi. Impiegare al meglio il proprio tempo tra dovere e piacere (evitando di cadere troppo nella routine quotidiana) sarà pertanto la sfida maggiore ed il compromesso da raggiungere in una struttura così deliziosamente libera e varia. Giunti a questa agognata armonia ci sarà talmente tanto da fare da rimanere impegnati per molto, moltissimo tempo (questa volta reale).

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Serious Fun

Se sotto il profilo della texturizzazione, dell'ammontare di poligoni e delle spartane animazioni il titolo Natsume non farà gridare al miracolo, giungono a sua difesa alcuni alti visivi invero notevoli. Anzitutto "A Wonderful Life" è la perfetta riproduzione tridimensionale dell'originale, spensierata ed idilliaca atmosfera di Harvest Moon (complice senz'altro un allegro character design). Le ombreggiature sono inoltre perfette e ogni essere (sia esso inanimato e non) proietta la propria ombra in maniera verosimile rispetto alla fonte di luce. Interessanti alcuni particolari come ad esempio i pittoreschi lampioni o le foglie che fluttuano nell'aria prima di cadere, o ancora le tartarughe, gli orsetti e le lucertole che fanno la loro sporadica ed innocua apparizione a partire dalla casa degli spiritelli fino ad arrivare alla spiaggia. Alcune suggestive visuali sono rese tali grazie ad un poetico alternarsi del dì e della notte e ad una piacevole riproduzione delle superfici acquee (immaginate di passeggiare con la vostra amata allo sfumare del tramonto e di cogliere per lei un raro fiore e magari, davanti al laghetto, dichiararle il vostro amore). Il susseguirsi delle stagioni ha del resto un suo fascino e assistere ad una bufera di neve nel freddo inverno o ad un acquazzone estivo è sempre attraente, senza considerare il fattore metamorfosi a cui è sottoposto tutto l'ambiente circostante (persone incluse). La colonna sonora di questo Harvest Moon risulta essere altalenante poiché alterna radiosi motivetti orecchiabili con litanie monotone e ripetitive (nel nostro podere sarà possibile al cambio di disco cambiare theme). Certamente gli addetti al settore non sono andati alla ricerca della meraviglia e parimenti disadorno è il campionario d'effetti sonori. Le voci degli abitanti umani ed animali della valle Forget-me-not e il rumore degli utensili da lavoro sono infatti costituiti dalla semplice emissione di due o tre suoni. In definitiva il reparto tecnico non sarà pure travolgente (eccezioni elencate escluse), ma altrove sta la forza motrice del titolo in esame che vuole e riesce brillantemente a stupire sotto il profilo squisitamente ludico e concettuale.

Catalogare in qualche convenzionale genere una serie così anomala ed affascinante come Harvest Moon è compito difficoltoso. Questa volta il novero dei pregi è ancora più arduo da effettuare vista la considerevole mole d'azioni da compiere e con le quali intrattenersi (da segnalare rispetto al passato la mancanza dei Festival e l'inizio più accessibile, lati ambedue coperti dai quaranta personaggi presenti e dal vasto repertorio di situazioni). Nell'ambito della serie il capitolo per Gamecube introduce svariate novità ed una moltitudine di features che spalanca le porte per l'evoluzione futura del brand in questione, ma nell'ambito dell'attuale (spesso insoddisfacente) panorama videoludico, "A Wonderful Life" rappresenta una pura meteora di originalità che per via della sua unicità non merita affatto d'essere fatta passare inosservata.