La sfida ha inizio in una limpida giornata di primavera e, contrariamente alla pace che ci circonda, il nostro lavoro sarà tutt'altro che rilassante. Infatti, sia a causa della scarsa eredità toccataci (una disadorna, minuscola baracca dove riposare durante la notte, pochi spiccioli e numerosi e rudimentali attrezzi agricoli), sia dell'ingente ammontare di danni che i numerosi anni di incuria hanno arrecato alla tenuta, la strada verso il successo sarà lunga e lastricata di sacrifici L'inventario: inizialmente avremo pochi ma basilari utensili Armati di pazienza, costanza e di preziosi alleati quali una zappa, una falce, un'ascia e un martello, per prima cosa dovremo lavorare sodo per ripulire il nostro ampio terreno da erbacce, tronchi e rocce al fine di prepararlo a ricevere i primi semi. Arati i campi potremo finalmente recarci al ben fornito supermarket, proprio nel cuore del villaggio, dove un simpatico commerciante ci illustrerà i numerosi tipi di vegetali che potremo acquistare e seminare di stagione in stagione: a noi il compito di scoprirne le caratteristiche, inclusi i tempi di maturazione di ciascuna varietà ed il loro prezzo di vendita NON SOLO ZAPPA.. Coltivare non é la sola attività cui potremo dedicarci in Harvest Moon: Back to Nature; infatti basterà un breve giro per la fattoria per notare la presenza di altre due costruzioni e cioé un pollaio ed una stalla che potranno ospitare galline, mucche e pecore. Non appena le nostre coltivazioni saranno ben avviate ed arriveranno i primi guadagni, potremo acquistare gli animali presso i due ranch situati sulla strada verso il villaggio. Accudire gli animali comporterà sicuramente ulteriori responsabilità, perché saranno necessarie cure quotidiane per farli crescere forti e sani, e ulteriori spese per la loro alimentazione di ogni giorno, ma, se sapremo occuparcene con tutto l'amore necessario, entro breve tempo le nostre deliziose creaturine ci ricompenseranno cominciando a produrre uova, latte e lana (in quantità crescente con l'aumentare del loro affetto nei nostri confronti) che daranno un notevole sprint alle nostre entrate. Altre due gradite presenze allieteranno poi la nostra fattoria e le nostre giornate: un cagnolino che ci aiuterà a tenere lontani i cani selvatici e un cavallo che, una volta adulto, ci sarà utile al momento del raccolto. Un po' di svago é rappresentato dalla pesca, lungo il fiume o al mare, che ci garantirà momenti di relax e un po' di pesce da allevare nel laghetto della nostra fattoria o da utilizzare come cibo, a patto di riuscire a catturarne qualcuno in acque che traboccano di vecchi scarponi e di lattine vuote che dovremo diligentemente gettare nel cestino dell'immondizia
Harvest Moon: Back to Nature è un gioco tanto complesso da sfiorare livelli di difficoltà piuttosto elevati, specialmente per coloro che non hanno mai avuto modo di giocare con una delle versioni precedenti di questo titolo (non disponibili su PlayStation). Se a questo aggiungiamo l'estrema lentezza che caratterizza l'inizio dell'avventura, potremmo giungere all'affrettata conclusione di trovarci davanti a un titolo di scarso valore. Tuttavia, superato l'impatto iniziale, sarà piacevole adeguarsi alla vita di un piccolo centro rurale, i cui ritmi sono ancora scanditi dall'incessante e lento susseguirsi delle stagioni, e tornare a meravigliarsi davanti al maturare dei frutti nei nostri campi o essere infuriati per un raccolto rovinato dalle intemperie. Peccato che il protagonista non proferisca parola alcuna! Cinzia Ungaro
Secondo Commento Chiunque sia in cerca di un gioco rilassante e innovativo dovrebbe provare Harvest Moon: Back To Nature. Un'idea molto originale, realizzata con classe e stile. Certamente non si tratta di un gioco per tutti, a causa della ripetitività che può annoiare i giocatori più "vispi" e dell'assoluta mancanza di azione, ma il gioco risulta comunque più divertente di molti titoli gestionali comparsi sul mercato negli ultimi anni. Per concludere, uno dei migliori prodotti creati su PlayStation negli ultimi mesi, ottimo per gli amanti dei giochi fuori dal comune. Poetico. Stefano Castelli
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