Haven: Call of the King

di Tommaso Alisonno

Il tasto "croce" serve per saltare: i salti non sono particolarmente lunghi o elevati, ma in qualsiasi momento del volo premendo una seconda volta lo stesso tasto sarà possibile effettuare il "doppio salto". Il tasto "quadrato" è il tasto d'attacco: in linea di massima Haven è armato con uno yo-yo a corta gittata il cui uso primario è quello di spaccare i vasi esplosivi o quelli contenenti bonus essendo troppo limitato per fronteggiare un qualsiasi nemico, ma in quasi tutti i livelli è possibile trovare qua e là dei piccoli cannoncini laser o altre armi, tutte estremamente limitate nel tempo e nel numero di colpi, studiati prevalentemente per superare determinate situazioni. Il tasto "cerchio", infine, attiva lo scudo elettronico, in modo da deflettere il maggior numero possibile di colpi; lo scudo ha inoltre altri effetti: se utilizzato durante un salto fa effettuare ad Haven una picchiata (il cosiddetto "Shield Slam"), mentre se attivato quando lo yo-yo è in estensione trasforma il nostro eroe in una trottola letale (Tazmania docet); infine, l'energia dello scudo può essere utilizzata per caricare generatori elettrici, attirare piccoli draghi di energia in grado di spaccare particolari vasi e in generale per una marea di altre cose.
In basso a destra nello schermo è presente una riproduzione del bracciale di Haven, in cui sono riportate le informazioni principali, vale a dire l' energia vitale (quando la vita finisce si torna all'ultimo checkpoint o savepoint superato: i crediti, da questo punto di vista, sono illimitati) e la carica residua dello scudo.

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REALIZZAZIONE TECNICA
L'impatto grafico con Haven è piuttosto buono, dato che i grafici della Traveller's Tales hanno evidentemente voluto ricreare un mondo cartonoso e pupazzoso piuttosto che uno pararealistico riuscendo benissimo nel loro intento: per quanto le strutture di base siano infatti molto elementari, i modelli sono tutti piuttosto dettagliati e sicuramente ben curati dal punto di vista di textures e coloritura. La struttura dei livelli è altresì ben ricreata, curata nei particolari e dettagliata anche in elementi inutili ai fini della trama, anche se sempre nel modo essenzialistico del mondo pupazzoso. Semplicemente eccezionali tutti gli effetti ottici di luci, ombre, laser, fuoco, acqua, esplosioni e quant'altro.

Le animazioni, parimenti, sono ben realizzate, e anche con quantità immani di poligoni in movimento su schermo (ad esempio nel livello dell'incendio nel vilalggio in cui decine di paesani corrono qua e là in preda al panico) il motore mantiene inalterata la sua velocità e la sua fluidità.
Meno belle le animazioni d'intermezzo che sostituiscono i sempre meno utilizzati filmati: si ha l'idea che gli ambienti e le movenze creati appositamente siano stati fatti un po' frettolosamente, e sicuramente più alla leggera delle animazioni di gioco.
Dal punto di vista del sonoro, bisogna elogiare la bellezza delle musiche e degli effetti sonori, ma castigare la scelta di far eseguire le prime direttamente dal DVD come tracce audio: tutti quanti sappiamo che il lettore della PS2, come in tutte le consolle, non è nato per sostenere sforzi così continuativi.

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