Haven: Call of the King

Haven Call of the King
Haven: Call of the King

Una solenne bocciatura per quanto concerne i doppiaggi in italiano: per darvi un'idea Haven sembra doppiato da Don Lurio e Vetch da Morgan Freeman, per non parlare delle comparse... possibile che non fossero disponibili dei doppiatori di madrelingua italiana? L'unico personaggio doppiato veramente bene è Gess, l' "amica" di Haven (unico personaggio femminile).

GIOCABILITA' E LONGEVITA'
Personalmente, non essendo particolarmente avezzo ai platform3D, ho avuto qualche piccolo problema a prendere confidenza non tanto coi controlli quanto col sistema di gestione della camera mobile, ma devo ammettere che Haven si comporta decisamente meglio di altri titoli cui mi sono trovato al cospetto, e già dopo due tre livelli mi ero impadronito del sistema, pertanto piuttosto immediato. La varietà del titolo è indubbia, visto la quantità di sistemi che si fondono uno dietro l'altro, ma la giocabilità è un pochino minata dal fatto che all'inizio di una sessione di gioco non ci vengano comunicati in nessun modo i controlli da adottare costringendoci ad andare a tentativi (e solitamente a riprovare almeno un paio di volte prima di avere anche solo la possibilità di superare un livello); fortunatamente nel 90% dei casi sono piuttosto intuitivi ed il problema non è mai insormontabile.

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La difficoltà del titolo in generale è ben calibrata, ed il fatto che sparsi nei livelli vi siano numerosi checkpoint da cui ripartire quando Haven schiatta contribuisce a rendere il titolo godibile; all'inizio di ogni livello è sempre possibile salvare i propri progressi su memory card (siamo sull'ordine degli 85K), ma ad occhio credo che dopo aver finito il gioco un paio di volte (quando, insomma, lo conoscerete a menadito) possa essere possibile, in una sessione piuttosto lunghetta ed impegnativa, giocarlo tutto da cima a fondo (attenzione, però: stiamo parlando di qualcosa come dieci dodici ore di gioco consecutive senza mai morire... siete certi di volerle affrontare?).

Una cosa penalizzante in termini di giocabilità e longevità è il fatto che la trama non è spiegata: molto spesso dovrete aprire il menù degli obiettivi (tramite il tasto di pausa) per sapere cosa dovete fare visto che nessuno si degnerà di dirvelo esplicitamente, ed anche quando saprete COSA fare non saprete il PERCHE' lo state facendo. Insomma: la trama sembra essere una vaga scusa per mettere insieme i vari livelli, e questo non è esattamente il massimo dal punto di vista dello storyboarding...

CONCLUSIONI
Malgrado il primo impatto sia stato negativo a causa della trama messa insieme alla bell'e meglio ed alla mia scarsa confidenza coi platform3D, devo dire che alla lunga Haven mi ha appassionato e divertito. È indubbio che sia un titolo studiato per piacere prevalentemente ai più giovani, ma in generale anche un adulto riuscirebbe a divertirsi e a passare qualche ora di rilassamento con questo variopinto gioco.
Se è possibile dateci un'occhiata, e non lasciatevelo scappare se siete appassionati del genere.

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Haven: Call of the King
6.5

Voto

Redazione

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Haven: Call of the King

Il punto forte di Haven è la varietà della giocabilità, unita ad un impatto grafico piuttosto notevole. Peccato per le evidenti mancanze che trovate riportate nei difetti, che per quanto non minino per niente la giocabilità portano comunque a storcere il naso in più situazioni. Comunque un gioco divertente adatto sia a grandi che a piccini.