Headhunter
di
Redazione Gamesurf
IL CACCIATORE DI TAGLIE
Una volta prese le veci del signor Wade, ci si troverà immersi in un'avventura in terza persona, nella quale Jack dovrà muoversi per portare a termine gli obiettivi descritti dettagliatamente nell'agenda elettronica data in dotazione dalla LEILA
L'approccio di gioco é ben lontano dallo sparatutto: Jack dovrà muoversi con cautela facendo attenzione a non farsi scoprire, organizzare attacchi furtivi, affrontare scontri a fuoco usando gli ambienti come utile scudo di protezione. Non di rado, in effetti, ci si ritroverà accucciati dietro una cassa o un barile, uscendo allo scoperto solo per scaricare tutti i proiettili della pistola e di nuovo tornare al riparo, per inserire un altro caricatore e riprendere la sparatoria
I comandi sono stati studiati in maniera ineccepibile: tenendo premuto il tasto R1 si avrà accesso alla modalità di mira automatica e con la canonica X si potrà scaricare il piombo contro i nemici. Gli interventi alla Rambo saranno però plausibili solo nelle primissime missioni e più avanti si apprezzerà il comando che permette di attaccarsi al bordo della parete per muoversi in silenzio, strisciare verso la fine della parete stessa e guardare oltre in maniera da non essere scoperti
Alcuni utili accorgimenti permetteranno di evitare lo scontro diretto: si potranno piazzare delle mine in un determinato accesso, quindi lanciare un bossolo per attirare l'attenzione di una guardia e, oltrepassata la zona delimitata dalla mina, il nemico salterà in aria facendo risparmiare tempo, fatica e proiettili
Ma Headhunter non é solo sparatoria: nei vari livelli ci saranno diversi enigmi da risolvere, ben lungi dalla semplice leva tanto cara a Lara Croft, ma organizzati in maniera da impegnare realmente l'elastico intelletto del giocatore. Documenti da leggere e preziose carte da recuperare completeranno il quadro "intellettuale" delle missioni, sulle quali sarà opportuno documentarsi a dovere, in modo da vivere in maniera completa tutta la trama offerta
Una volta prese le veci del signor Wade, ci si troverà immersi in un'avventura in terza persona, nella quale Jack dovrà muoversi per portare a termine gli obiettivi descritti dettagliatamente nell'agenda elettronica data in dotazione dalla LEILA
L'approccio di gioco é ben lontano dallo sparatutto: Jack dovrà muoversi con cautela facendo attenzione a non farsi scoprire, organizzare attacchi furtivi, affrontare scontri a fuoco usando gli ambienti come utile scudo di protezione. Non di rado, in effetti, ci si ritroverà accucciati dietro una cassa o un barile, uscendo allo scoperto solo per scaricare tutti i proiettili della pistola e di nuovo tornare al riparo, per inserire un altro caricatore e riprendere la sparatoria
I comandi sono stati studiati in maniera ineccepibile: tenendo premuto il tasto R1 si avrà accesso alla modalità di mira automatica e con la canonica X si potrà scaricare il piombo contro i nemici. Gli interventi alla Rambo saranno però plausibili solo nelle primissime missioni e più avanti si apprezzerà il comando che permette di attaccarsi al bordo della parete per muoversi in silenzio, strisciare verso la fine della parete stessa e guardare oltre in maniera da non essere scoperti
Alcuni utili accorgimenti permetteranno di evitare lo scontro diretto: si potranno piazzare delle mine in un determinato accesso, quindi lanciare un bossolo per attirare l'attenzione di una guardia e, oltrepassata la zona delimitata dalla mina, il nemico salterà in aria facendo risparmiare tempo, fatica e proiettili
Ma Headhunter non é solo sparatoria: nei vari livelli ci saranno diversi enigmi da risolvere, ben lungi dalla semplice leva tanto cara a Lara Croft, ma organizzati in maniera da impegnare realmente l'elastico intelletto del giocatore. Documenti da leggere e preziose carte da recuperare completeranno il quadro "intellettuale" delle missioni, sulle quali sarà opportuno documentarsi a dovere, in modo da vivere in maniera completa tutta la trama offerta
Headhunter
Headhunter
Entrare nei panni di Jack Wade costituisce senz'altro una delle esperienze ludiche più intense che PlayStation 2 sia riuscita a offrire fino ad oggi. All'interno del "film" Headhunter c'è tutto quello che ci si augura di trovare in un buon titolo di azione: tattica, movimenti furtivi, sparatorie, enigmi, un'ottima trama e un forte coinvolgimento emotivo, con in più qualche colpo di classe come una sezione motociclistica di tutto rispetto. Sebbene qualche difetto avrebbe meritato più di una revisione, il giudizio globale conferma il lavoro Amuze come un titolo da avere, non un semplice palliativo a Metal Gear Solid 2, ma un valido e temibile concorrente. Imperdibile per gli amanti degli action adventure, consigliatissimo a tutto il resto del pubblico.