Heading Out: recensione di un atipico titolo on the road
Un’avventura unica attraverso le strade americane
Un'auto, una strada, un'avventura
“Heading Out” è un’avventura che catapulta il giocatore nella vita di un fuggitivo, noto come l’Interstate Jackalope, che si lancia in un viaggio senza fine attraverso le autostrade americane. La trama si snoda attorno alla sete di libertà del protagonista e alla decisione impulsiva di abbandonare ogni piano e di guidare senza meta, diventando così un fuggiasco in diversi stati.
Il mood del gioco è fortemente influenzato dai classici film on the road degli anni '70 e '80, evocando un senso di ribellione e di fuga dalla realtà quotidiana. La narrazione si sviluppa attraverso incontri con personaggi variopinti e situazioni che mettono alla prova la determinazione a rimanere liberi e giungere alla meta (o alle mete?).
La lore di “Heading Out” si arricchisce man mano che la tua leggenda cresce: ogni scelta e azione influenzano la reputazione dell'anti-eroe, modellando così la narrazione e l’impatto che si sul mondo circostante. Il gioco affronta temi come il razzismo, la salute mentale, l’ineguaglianza e altre questioni sociali, intrecciando la tua storia personale con questioni più ampie e universali.
Quel bianco e nero di Heading Out...
L’utilizzo del bianco e nero è una scelta stilistica audace che richiama i fumetti classici e conferisce al gioco un aspetto grafico che si distingue nettamente dai titoli contemporanei. Questa palette di colori limitata, combinata con sprazzi di colori vivaci come il rosso e il giallo, non solo attira l’attenzione ma serve anche a enfatizzare elementi chiave all’interno del gioco, come momenti di azione intensa o importanti svolte narrative. Il contrasto elevato del bianco e nero crea un senso di drammaticità e tensione, che si adatta perfettamente al tema della fuga e della ricerca di libertà che pervade il gioco.
Inoltre, questa scelta cromatica contribuisce a stabilire un tono nostalgico e allo stesso tempo moderno, che si lega bene con la lore del gioco e il suo omaggio ai film di genere “on the road”. Il risultato è un’esperienza visiva che non solo racconta una storia attraverso le sue meccaniche di gioco, ma anche attraverso il suo stesso linguaggio visivo.
On the road again
L'esperienza di gioco di ciascun giocatore è varierà tantissimo dato che non solo viene caratterizzata da una serie di sfide e scelte che influenzano direttamente il corso degli eventi, ma sulla base di una serie di domande iniziali a cui ci si sottopone, una volta avviata una partita, questo creerà situazioni ad hoc ed una certa coerenza con il legame che si instaura tra gli eventi del gioco e l'allineamento dell'utente alle proprie scelte morali. La parte narrativa ha delle logiche si snodano nell'ascolto della radio - molto importante - dato che ha una diretta ripercussione su ciò che si fa a schermo e per comprendere ancora meglio il mood generale, ma anche per capire ciò da cui si sta scappando.
Mentre si è alla guida, si dovranno gestire le risorse dell'auto, come il carburante e le condizioni del veicolo, oltre a prendere decisioni strategiche che influenzeranno la reputazione e il modo in cui il mondo reagisce alla presenza del giocatore. Ad esempio, le scelte che si fanno possono cambiare ciò che i conduttori radio dicono o aumentare il livello del ricercato. Spesso quindi quando si aiuta qualcuno o si compie qualche rischio, per il proprio bene o per il prossimo, ogni cosa ha una ripercussione nel mondo di gioco.
Il titolo si svolge in prima persona, offrendo una visuale immersiva che fa sentire al centro dell’azione, oltretutto è anche meglio scegliere la visuale all'interno dell'abitacolo perché rende la guida molto più semplice. Ci si può imbattere in altri piloti con gareggiare (in quanto direttamente sfidati), sfuggire alle autorità o semplicemente godersi il paesaggio mentre si corre verso l’orizzonte. Ogni incontro è un’opportunità per stabilire la propria fama o infamia, con un sistema di narrazione ramificata che porta a una varietà di possibili finali.
La propria avventura è unica ad ogni partita, poiché le paure, i sogni, le ambizioni e le scelte del tuo personaggio plasmano la strada davanti a sé, creando un’esperienza di gioco che è tanto un viaggio personale quanto una corsa ad alta velocità.
Pur non amando particolarmente i giochi che spingono principalmente sulla componente narrativa, confesso che questo gioco mi ha invece rapito. Non sono avete una maledetta voglia di conoscere tutto di questo mondo, ma anche di approfondire alcune eventi esterni a voi che ne influenzano anche la politica e la guerra, argomenti che si scoprirà non essere avulsi dalla propria storia personale. Peccato per la durata risicata, che può comunque essere ampliata dalla voglia di percorrere più strade possibili o di fare e rifare mille volte le stesse quest per comprendere in che modo si possa raggiungere l'epilogo.