Helldivers 2: il ritorno dell'amatissimo gioco co-op su PC e PlayStation
Helldivers 2 è un titolo PvE e co-op con lo scopo di fermare l'avanzata degli insettoidi
Sony ha deciso di investire su Helldivers 2, piantando una bandiera con Arrowhead Game Studios e il suo Playstation Studios e portando su PS5 e PC un gioco (apparentemente) indie che è stato tirato a lucido e pronto a portare secchiate di democrazia, libertà e pace… con la guerra!
La Super Terra ha bisogno di te!
Chi fosse appassionato di Cinema, chi ama soprattutto l’ironia anti-militarista di Paul Verhoeven, avrà immediatamente colto la citazione dell’incipit di Helldivers 2, una piccola perla di animazione che richiama alla memoria quel capolavoro di fantascienza che porta il nome di Starship Troopers. Con il nostro avatar dovremo interpretare “l’ultima linea di attacco della galassia”, dato che effettivamente siamo soldati senza nome che sposano la causa di una super democrazia parodistica, in stile USA, che porta la libertà con il piombo. Dato che anche noi siamo “carne da cannone”, e ci sta, in questo gioco si muore e molto in fretta, verremo rimpiazzati da altri da altri soldati che vengono sparati sul campo di battaglia in stile inizio di Quake 2 e con lo stesso spirito di sacrificio di un vetusto gioco del 1999 chiamato Expendable.
Dopo aver compiuto i primi passi del tutorial che ci permette di mettere mano ai primi rudimenti delle azioni, veniamo immediatamente buttati nel cuore della battaglia.
La guerra prevede che ripuliamo varie zone dagli insettoidi e come una brava azienda di disinfestazione possiamo scegliere varie missioni in base al livello di difficoltà e al compito assegnato, ma che hanno sempre naturalmente lo scopo o di sterminare in modo diretto alcuni mostriciattoli cresciutelli o di salvare qualcuno o di attivare/trovare qualcosa su un avamposto ecc.
Queste missioni sono in generale piuttosto divertenti, dato che permettono in alcuni casi di sfruttare anche opzioni tattiche cooperative che non siano solamente fuggiamo dai vermoni o spariamo ai vermoni… cioè sì, è comunque così, ma con una certa classe. I biomi poi sono diversificati da zone ambientali che passano dalla rigidità di zone artiche a quelle temperate e tropicali e sono piuttosto belle da vedere. Oltre alle missioni principali, per i più arditi, ci si troverà a scoprire zone con missioni secondarie che starà alla squadra scegliere se affrontare in cambio di esperienza aggiuntiva, ma con il contraccambio di restare sul campo di battaglia più a lungo con i rischi del caso.
Escono dalle fottute pareti
La fluidità dell’azione è garantita da un frame rate stabile e l’effettistica dimostra ampiamente quanto il comparto particellare riesca ad esaltare gli effetti volumetrici come fumo, ma anche le luci e l’accentuazione delle texture delle superfici. Ma non è solo questo, sparare agli insetti troppo cresciuti è esaltante, il feedback delle armi che si impugnano ottiene rilevanza non solo da un sonoro davvero pieno e che sa orchestrare al meglio la scena, sottolineando l’azione in corso, ma anche osservando il piombo che sfracella la corazza dei mostri o azzoppa le bestie tentacolari. C’è moltissimo sandbox nella preparazione delle missioni, ma è mascherato benissimo collocando missioni principali e secondarie (ed estrazioni) in punti chiave, così che si abbia la voglia di continuare ad esplorare ben oltre il punto stabilito sulla mappa per ottenere la fine della quest, ma anche per ottenere gli aiuti necessari ad incrementare le munizioni o l’armamentario (sempre, giustamente, troppo scarso).
Ciò che però dev’essere livellato è ad esempio la compenetrazione. Non è problema che un braccio attraversi un oggetto solido, lo è però se frotte di nemici sbucano anche da zone cementificate, quindi un errore, e dove noi pensiamo di essere al sicuro… non lo siamo, e un minimo di zone salvezza dobbiamo averle o è puro caos.
Giocare a Helldivers 2 da soli è oggettivamente, al momento, impossibile, per quanto previsto – non era fondamentale, ma perché ufficializzarlo se poi non lo si bilancia? – e appena parte un missione, salvo quelle tutorial-base, si è assaltati da ogni direzione e si muore subito, al netto del fatto che un baby-insettoide può togliervi già un terzo di vita solo perché vi ha accarezzato (e ce ne sono tantissimi!).
Inoltre (e questo può essere o meno apprezzabile come logica hardcore) se ricaricate un fucile dopo aver sparato due colpi, cosa standard in un videogioco, avete sprecato i restanti colpi che avevate nel caricatore, come accade nella vita reale, quindi siete sempre un po’ in affanno e per questo vale solo se siete con amici e riuscite a collaborare anche per la richiesta di aiuto di munizioni ecc.
In definitiva questo è un gioco atto a portare leggerezza e lo stile ironico che citavo ad inizio articolo rende perfettamente il mood. È uno dei giochi co-op più divertenti che mi sia capitato di provare e sembra, così sulle prime, che abbia anche una previsione e un supporto davvero longevo, quindi anche un ottimo investimento per il futuro.