Hexen 2: Portal of Praevus

di Redazione Gamesurf
La gestione dei personaggi rimane immutata, anche se si aggiunge un quinto eroe: la "Demoness" (se volete diavolessa, ma pare brutto) un personaggio che ho apprezzato da subito, forse perché sinceramente abituato a ben altro tipo di shooter, preferisco evitare al massimo gli incontri ravvicinati, molto spesso necessari con gli altri personaggi, vista l'armeria a disposizione di paladino e crociato ad es., infatti la demoness ha come arma iniziale, il Blood Fire, di fatto infinito e con una portata limitata a circa 10-15 metri (con il Tome of Power lo sparo diventa triplo). Le altre armi a disposizione, vanno dalla Acid Rune, in pratica delle fialette contenenti acido, lanciabili a grande distanza, (che con il T of P ampliano il raggio di azione e la potenza devastante), il
Firestorm: una scia di fuoco a portata limitata, che incendia una ampia area circostante, dando fuoco a tutto cio' che incontra (col T of P diventa una spirale di fuoco)e il devastante Tempest's Staff che spara palle energetiche che inseguono gli avversari (il Tome of Power lo rende una specie di generatore di scariche elettriche altamente distruttivo). In pratica come sempre accade vi troverete sovente a risparmiare la mana (di due tipi) per i nemici finali, trovandovi con l'arma primaria sempre in mano. I nemici: questi sconosciuti, come saprete, Hexen2 non brillava per quantità di nemici, e così anche il mission pack. Anche se di scarso numero sono ben assortiti:si dal Gyagk, una specie di toro, presente in versione liscia o ossigenata :)), in pratica una specie di toro, che oltre a tirarvi palle di neve nel tentativo di congelarvi, carica a testa bassa con potenza enorme. Altro nemico particolarmente insidioso é il Pentacle, una specie di Ameba (ricordate Quake?) cha spara e si appiccica su pareti e soffitti, specie in caverne buie. Ma ecco apparire dagli angoli e dalle segrete piu' buie lo Spider. in varie versioni può essere fastidioso se presente in gruppi o se nascosto nel buoi pronto a saltare fuori all'improvviso