Hi-Fi Rush: Il Mondo ha bisogno di Musica!
Esistono videogiochi che hanno bisogno di una storia convincente, se vogliono restare in piedi da soli con le loro gambe. Altri hanno bisogno che sia il gameplay a parlare per loro. Ma alle volte, purtroppo raramente, sugli scaffali dedicati emergono fuori dal mucchio delle piccole perle, prodotti di cui magari non avevi mai sentito parlare, nemmeno se fai parte di quel gruppo di appassionati che rincorre le news sui canali underground alla Mr. Robot.
Uno di questi è Hi-Fi Rush, un prodotto emerso dal nulla come il proverbiale coniglio nel cilindro, che nel periodo della nostra prova ci ha entusiasmato proprio per la sua natura fuori dal coro. Tango Gameworks, gli stessi alle spalle di The Evil Within (il che è tutto dire), si sono lanciati nel vuoto con un elastico e tanta voglia di fare, riuscendo persino a “rubare” la scena durante il Developer Update di Microsoft.
Qualcosa da tenere in considerazione, dato che nel piccolo mucchio c’erano anche Forza Motorsport e Redfall, due titoli attesi, certo, ma non capaci di restituire la stessa incredibile verve di Hi-Fi Rush. Cerchiamo di scoprire assieme il segreto del suo successo.
Hi-Fi Rush is rock n' roll, baby!
Un ipotetico futuro, un mondo cyberpunk dove i robot sono animati da intelligenze artificiali in grado da renderli molto simili a noi esseri umani. In questo panorama bizzarro, ma non troppo, emerge Chai, il tipico adolescente animato dal più classico dei sogni nel cassetto: quello di diventare a pieno titolo una rockstar famosa.
Una delle tappe del percorso sembra essere quella di un upgrade tecnologico, che in questi giochi si traduce con l’installazione di un arto robotico, di qualche nanomacchina pompata nel sangue, insomma, con l’installazione di un qualsiasi componente meccanico. Peccato però che, durante il processo, un lettore musicale finisca all’interno del cuore robotico del protagonista, trasformando il mondo intorno a lui in un universo completamente animato dalla musica.
Tutto, o quasi, sembra muoversi a ritmo di musica, creando uno dei trip più belli e interessanti di questo inizio 2023. Chiaramente la mega corporazione alle spalle di questo progetto non è d’accordo su quanto accaduto, motivo che li spingerà a tutto pur di cancellare dalla scena il “difetto”, ovvero l’adolescente Chai sempre pronto a battersi per difendere il proprio sogno.
Durante questa ribellione in piena regola, il protagonista entrerà in contatto con dei personaggi secondari, ben caratterizzati guardando l’universo narrativo di riferimento. Peppermint è una di queste, insieme al gatto robotico 808, un’aggiunta animalesca favolosa e simpatica soprattutto nell’ottica della vicinanza a Chai.
Sebbene in realtà sia la musica l’alleata principale del protagonista. E il motivo è presto detto. Inseguendo il ritmo della colonna sonora impostata dal gioco, noi aldilà dello schermo avremo la possibilità di effettuare delle mosse inseguendo il ritmo della canzone del momento. E attenzione, perché sembra facile, ma il nostro punteggio in Ritmo potrà dimostrarvi che il timing c’entra poco. Dovete sentirvelo proprio nelle ossa.
In Hi-Fi Rush è tutta una questione di ritmo
Perciò cosa accade? Ah, sì, il ritmo. Il ritmooooo (come diceva il vecchio ne “Le Follie dell’Imperatore). Le combo vengono intervallate dall’utilizzo di attacchi leggeri e pesanti, poi seguiti dalla possibilità di schivare e parare i colpi, un po’ come avviene nella stragrande maggioranza dei titoli action in terza persona. Al fine però di ottenere maggiori ricompense, o massimizzare il danno, è importante premere i tasti dedicati a ritmo di musica.
Ogni colpo va quindi pensato, o almeno effettuato seguendo la cadenza giusta, a patto che vogliate ottenere il punteggio massimo. La loro suddivisione è molto simile a quanto visto su Devil May Cry, solo che qui su Hi-Fi Rush viene effettuata una media matematica tra i punteggi ricevuti su Tempo del Combattimento, Ritmo e Colpi Subiti. Starà quindi a voi riuscire a vendere cara la pelle, e vi farà piacere sapere che l’esperienza di gioco a difficoltà Normale non è da sottovalutare, sempre nell’ottica che per voi abbiano importanza i punteggi.
Nelle ore di gioco necessarie a completare l’opera, Chai potrà attingere a un buon numero di combo differenti, acquistabili nel negozio interno, seguite subitamente da una serie di upgrade passivi e da mosse ultimate, tutte pensate per rendere più frizzante lo scontro passo dopo passo. I mostri riceveranno diversi upgrade nel corso del tempo, come scudi o attacchi differenti, ma lo stesso accadrà anche per il protagonista, il quale potrà persino chiamare a raccolta i suoi alleati per distruggere una difesa nemica o liberare un percorso nella mappa.
L’esplorazione delle aree di gioco è piacevole, anche se il titolo non vanta un level design eccessivamente ricco di particolari. Risulta possibile effettuare un po’ di backtracking, ma solo e soltanto se avrete voglia di sbloccare tutti i potenziamenti e completare gli achievement al 100%.
Ti piace quello che stai ascoltando?
Visivamente Hi-Fi Rush è un tripudio per gli occhi. Basta guardare una qualsiasi cutscene del materiale promozionale per capire che Tango Gameworks ha fatto le cose come si deve, animando i personaggi con un tratto stilistico che riesce perfettamente a cogliere ispirazione dagli anime giapponesi. E stiamo parlando di quelli più blasonati.
Aspettarsi questo da un doppia A non è per nulla scontato, motivo che ci mette nella posizione di consigliarvi il gioco senza remore, soprattutto coadiuvati dal fatto che quest’ultimo è stato reso subito disponibile su Game Pass gratis dallo stesso giorno del suo annuncio. Il doppiaggio in lingua nostrana è ben realizzato, come sono ben realizzate anche le animazioni del combattimento.
Se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, si può notare che la stessa cura non sembra essere stata spesa per i poligoni dei personaggi mostrati durante i dialoghi in game, un po’ sottotono a livello di tratto e luminosità. Ma sempre di pelo nell’uovo si parla. Dulcis in fundo, è bene ricordarvi che il titolo offre anche delle modalità giocabili una volta completata la storia, un endgame pensato per i completisti dato che prevede la possibilità di rigiocare i livelli col fine di prendere a tutti un punteggio S (il massimo), nonché la possibilità di affrontare la Torre Ritmo, un vero e proprio intervallo di livelli che farebbe impallidire anche il lottatore più incazzoso di Mortal Kombat. E li di torri se ne sono viste parecchie eh.