Hitman 2 -Silent Assassin

di Redazione Gamesurf

Non è così facile essere un killer. Quasi, quasi cambio mestiere
Hitman 2, anche per via del numero limitato di salvataggi (ma non solo!) non è un gioco facile. Muoversi all'interno di una villa con decine di guardie che si spostano in continuazione è estremamente complesso (esiste comunque una mappa) ed essere scoperti ed eliminati innumerevoli volte, porta inevitabilmente a molta frustrazione. Per avvicinarsi a questa ennesima fatica della IO Interactive bisogna essere pazienti e avere un grande sangue freddo (come un vero killer) perché il minimo errore avvicinandosi ad una guardia, o una errata pianificazione della nostra strategia porterà inevitabilmente ad un insuccesso. Molte volte essere scoperti è una fatalità che non dipende neppure direttamente da noi: basta trasportare un cadavere in una zona dove una guardia inaspettatamente compie una perlustrazione!
Tutto questo porta a dover studiare, rincominciare la stessa missione per molte, moltissime volte, e questo potrebbe non essere apprezzato da chi vuole un'azione fluida e adrenalinica.
Ma Hitman 2 non è rivolto a queste persone, ma a chi vede ogni livello come una sorta di puzzle, e dove la strategia operativa e silenziosa è la chiave della missione.

Uff, mi sono macchiato di nuovo il vestito di sangue!
Graficamente il gioco sfoggia una veste superiore a quella del primo episodio e visti i mesi trascorsi sarebbe stato impensabile aspettarsi il contrario. Il nostro Agente 47 è ora caratterizzato da una buona quantità di poligoni e anche le sue animazioni sono state rifinite (splendide le movenze quando trasciniamo un cadavere). Anche le ambientazioni sono ben realizzate e godono di effetti interessanti come la tenda del confessionale che si muove, o i raggi colorati del sole che passano attraverso le vetrate della Chiesa.

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La grafica, pur non facendo gridare al miracolo, svolge egregiamente il proprio compito e contribuisce all'atmosfera generale. E' possibile perdonare qualche bug di troppo come un fastidioso clipping e anche piccoli difetti nelle routine di comportamento dei personaggi (provate a spostarvi quando vi perquisiscono all'ingresso della villa).
Il frame rate si è mantenuto sempre costante, tranne in situazioni di molto caos (davvero rare) e ciò contribuisce al livello qualitativo del prodotto. Ben campionati gli effetti sonori e il parlato (in italiano) sempre credibile e ben recitato: nel primo livello ambientato in Sicilia viene riprodotto anche l'accento.

Armi per tutti i gusti
Ovviamente in un gioco a base di "killer" non poteva mancare un vasto arsenale tra cui scegliere. Si va dalla mazza da Golf (per gli sportivi) sino a pistole con silenziatore, coltelli, narcoto, cavo in fibra, revolver, fucili a canne mozze o di precisione, utili per colpire con una precisione millimetrica chi si trova a decine di metri da noi.

Hitman 2 è alla fine un discreto titolo ma non forse per tutti, a causa del tema trattato e dell'eccessiva frustrazione che può derivare dalla pianificazione delle missioni. Nonostante diverse migliorie, lo schema di gioco è rimasto immutato e con ben poche novità, ma questo, da chi ha amato il primo episodio, non verrà certo visto come un difetto.

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