Hitman Absolution
di
Luca Gambino
Lo strano caso del dottor Hitman
Quello dell'Agente 47 é uno dei pochi casi di brand sotto sfruttati nell'attuale panorama video ludico (soprattutto se si pensa che la stessa software house produce anche Kane & Lynch). Personaggio amatissimo dal pubblico, consensi positivi anche da parte della critica, eppure l'ultima uscita dell'assassino glabro é da ricercarsi sei anni fa, agli albori delle console next gen. Questo “Absolution” é quindi stato salutato con grande favore da parte del pubblico, soprattutto in virtù delle promesse fatte dal team di sviluppo, che ha garantito un approccio “letterario” sicuramente più marcato rispetto ai precedenti episodi della serie. Ed é proprio con un clamoroso colpo di scena che si apre la nuova avventura di Hitman (di cui ovviamente non vogliamo svelarvi troppo), che lo porterà a mettersi contro l'Agenzia che per anni lo ha addestrato e pagato per portare a termine i contratti assegnati. Un “turning point” non da poco, da cui si dipanerà una trama ricca di dettagli, colpi di scena e un pizzico di follia che pone Absolution come il miglior episodio della serie, almeno in questo senso.
Ad ogni modo, sarà proprio l'addestramento dell'Agenzia che il nostro Agente sfrutterà per salvarsi la pelle e mettere in atto la sua vendetta personale. Sarà proprio “L'Istinto” l'elemento che Hitman sfrutterà maggiormente per risolvere anche le situazioni più complicate. Attivando il bumper destro, assisteremo ad un cambiamento della grafica dove saranno evidenziati, tramite differenti colori, i punti d'interesse della scena, i bersagli da eliminare e gli eventuali componenti della sua scorta o, ad ogni modo, altri personaggi da cui dovremo tenerci alla larga. Non solo: l'istinto potrà anche evidenziare i percorsi delle guardie e permettendoci quindi di giocare d'anticipo.
Ovviamente il perno centrale di tutta l'esperienza di gioco é l'elusione dell'avversario, piuttosto che la sua eliminazione fisica (a meno che, ovviamente, non si tratti di un Bersaglio), restituendo al giocatore il massimo del godimento quando si riuscirà a mettere in atto i propri intenti criminosi. Il level design, quindi, é modellato attorno a questo concetto, con diversi ripari e anfratti distribuiti nella mappa, utili per sfuggire agli sguardi dei nostri avversari e ancora più utili per eliminare trovare riparo in caso di scontri a fuoco. Quella della fase di shooting é senza dubbio l'ultima risorsa, dal momento che saranno dati tutti i mezzi per far fuori i propri avversari con i mezzi più disparati possibili.
L'abito fa il Monaco
Passare inosservati. Ecco il primo dovere di un assassino che si rispetti. Confondersi tra la folla, cambiarsi d'abito (si possono trovare diversi vestiti sparsi per la mappa oppure potremo eliminare un avversario e indossarne gli abiti), oppure usare l'istinto per sviare l'attenzione dei nostri oppositori, tutto é consentito al nostro Hitman. Confondersi agli occhi altrui é solo il primo passo. Quello successivo é tendere bene le orecchie. Ascoltare i discorsi dei nostri avversari o anche semplicemente quelli della folla potrebbe darci indicazioni utili per anticipare i percorsi dei nostri bersagli e farci trovare pronti all'appuntamento con la morte (la loro, ovviamente).
In questo senso é da evidenziare anche l'enorme ventaglio di possibilità che i programmatori hanno inserito all'interno della scena. In alcuni casi ci saranno anche cinque o sei modi differenti di far fuori il nostro avversario. Al di là dell'approccio più diretto (che però darà il via ad una enorme caccia all'uomo), potremo avvelenare il cibo, oppure piazzare una bomba nelle sue immediate vicinanze, oppure ancora recuperare un fucile da cecchino per stare lontano da occhi indiscreti e centrare il nostro bersaglio da notevole distanza. Ovviamente il libero arbitrio avrà un “costo” in termini di graduatoria, perché ogni nostra azione sarà valutata a fine missione con un punteggio che terrà conto di ogni singola decisione presa nel corso dell giocato. Avere ucciso inutilmente troppi avversari, non aver eluso efficacemente le guardie o, peggio ancora, aver coinvolto dei civili nei nostri misfatti porterà a ripercussioni negative sull'avanzamento delle caratteristiche del personaggio. Il nostro killer, infatti, potrà avvalersi di un sistema di upgrade della propria skill, sbloccando man mano nuove caratteristiche utili per le missioni successive.
I cinque livelli di difficoltà messi a disposizione del giocatore saranno utili per modellare il gameplay attorno al proprio stile di gioco. Fermo restando che affrontare i livelli “alla Doom”, non consente di godere appieno del “mood” di Hitman, rimane il fatto che anche i novelli assassini alle prime armi potranno forgiare pian piano sul campo le proprie abilità da killer. Se nei livelli inferiori, infatti, la barra dell'Istinto si ricaricherà anche dopo un utilizzo intensivo, nei livelli più elevati bisognerà centellinare attentamente il suo utilizzo perché non ci sarà modo di rivederla crescere. Il livello massimo, ovviamente, non prevederà nessun tipo di HUD a nostra disposizione. Niente barra della vita, nessun barra dell'Istinto e soprattutto nessun radar che indichi la posizione di bersagli, avversari e punti d'uscita. Un plauso, quindi, a IO Interactive, che ha ben pensato di offrire un titolo realmente accessibile a tutti, riuscendo oltretutto a creare un adeguato tasso di sfida, che porta il giocatore a volersi confrontare con le proprie abilità aumentando il livello di difficoltà di missione in missione. Quello che forse ci ha lasciato un pò con l'amaro in bocca é che le possibilità per il giocatore di poter creare dei diversivi per sviare le attenzioni dei nemici, si ripetono sistematicamente un pò su tutti i livelli. Forse una maggiore varietà in questo senso avrebbe giovato a dare un tocco di originalità in più.
Multi Killer
Non fatevi ingannare dal nome, perché non stiamo parlando di una modalità multiplayer, almeno non una di stampo classico. Parliamo invece della modalità "Contracts", dove tutti gli assassini del globo potranno lanciarsi delle vere e proprie sfide, proponendo agli altri giocatori di migliorare il punteggio in un determinato livello, riproducendo (e magari migliorando) il proprio modus operandi. Un'aggiunta interessante e sicuramente efficace, capace di per sé di aumentare l'appeal del prodotto agli occhi dei giocatori e, cosa ancora più importante, di aumentare la longevità media del gioco.
Anche il comparto tecnico svolge un buon lavoro, anche se sicuramente non ci troviamo di fronte ad un titolo capace di catturare l'occhio come gli ultimi nati sulle console next gen. Il Glacier 2 utilizzato per Absolution si dimostra valido soprattutto nel ricreare quelle folle di persone dove il nostro Hitman può facilmente far perdere le proprie tracce, ma di sicuro non presenta effetti grafici d'impatto o modellazioni poligonali particolarmente ricche o realistiche, complice anche un character design non certo eccezionale. Diciamo che compie bene il suo compito ma sicuramente non sarà ricordati negli annali del grafica. Buono il doppiaggio in italiano, ma dobbiamo necessariamente circoscriverlo alle interpretazioni dei protagonisti principali. Se estendiamo il concetto anche ai comprimari, troveremo troppe frasi ridondanti, senza significato e che aggiungono una involontaria componente comica non richiesta.
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Quello dell'Agente 47 é uno dei pochi casi di brand sotto sfruttati nell'attuale panorama video ludico (soprattutto se si pensa che la stessa software house produce anche Kane & Lynch). Personaggio amatissimo dal pubblico, consensi positivi anche da parte della critica, eppure l'ultima uscita dell'assassino glabro é da ricercarsi sei anni fa, agli albori delle console next gen. Questo “Absolution” é quindi stato salutato con grande favore da parte del pubblico, soprattutto in virtù delle promesse fatte dal team di sviluppo, che ha garantito un approccio “letterario” sicuramente più marcato rispetto ai precedenti episodi della serie. Ed é proprio con un clamoroso colpo di scena che si apre la nuova avventura di Hitman (di cui ovviamente non vogliamo svelarvi troppo), che lo porterà a mettersi contro l'Agenzia che per anni lo ha addestrato e pagato per portare a termine i contratti assegnati. Un “turning point” non da poco, da cui si dipanerà una trama ricca di dettagli, colpi di scena e un pizzico di follia che pone Absolution come il miglior episodio della serie, almeno in questo senso.
Ad ogni modo, sarà proprio l'addestramento dell'Agenzia che il nostro Agente sfrutterà per salvarsi la pelle e mettere in atto la sua vendetta personale. Sarà proprio “L'Istinto” l'elemento che Hitman sfrutterà maggiormente per risolvere anche le situazioni più complicate. Attivando il bumper destro, assisteremo ad un cambiamento della grafica dove saranno evidenziati, tramite differenti colori, i punti d'interesse della scena, i bersagli da eliminare e gli eventuali componenti della sua scorta o, ad ogni modo, altri personaggi da cui dovremo tenerci alla larga. Non solo: l'istinto potrà anche evidenziare i percorsi delle guardie e permettendoci quindi di giocare d'anticipo.
Ovviamente il perno centrale di tutta l'esperienza di gioco é l'elusione dell'avversario, piuttosto che la sua eliminazione fisica (a meno che, ovviamente, non si tratti di un Bersaglio), restituendo al giocatore il massimo del godimento quando si riuscirà a mettere in atto i propri intenti criminosi. Il level design, quindi, é modellato attorno a questo concetto, con diversi ripari e anfratti distribuiti nella mappa, utili per sfuggire agli sguardi dei nostri avversari e ancora più utili per eliminare trovare riparo in caso di scontri a fuoco. Quella della fase di shooting é senza dubbio l'ultima risorsa, dal momento che saranno dati tutti i mezzi per far fuori i propri avversari con i mezzi più disparati possibili.
L'abito fa il Monaco
Passare inosservati. Ecco il primo dovere di un assassino che si rispetti. Confondersi tra la folla, cambiarsi d'abito (si possono trovare diversi vestiti sparsi per la mappa oppure potremo eliminare un avversario e indossarne gli abiti), oppure usare l'istinto per sviare l'attenzione dei nostri oppositori, tutto é consentito al nostro Hitman. Confondersi agli occhi altrui é solo il primo passo. Quello successivo é tendere bene le orecchie. Ascoltare i discorsi dei nostri avversari o anche semplicemente quelli della folla potrebbe darci indicazioni utili per anticipare i percorsi dei nostri bersagli e farci trovare pronti all'appuntamento con la morte (la loro, ovviamente).
In questo senso é da evidenziare anche l'enorme ventaglio di possibilità che i programmatori hanno inserito all'interno della scena. In alcuni casi ci saranno anche cinque o sei modi differenti di far fuori il nostro avversario. Al di là dell'approccio più diretto (che però darà il via ad una enorme caccia all'uomo), potremo avvelenare il cibo, oppure piazzare una bomba nelle sue immediate vicinanze, oppure ancora recuperare un fucile da cecchino per stare lontano da occhi indiscreti e centrare il nostro bersaglio da notevole distanza. Ovviamente il libero arbitrio avrà un “costo” in termini di graduatoria, perché ogni nostra azione sarà valutata a fine missione con un punteggio che terrà conto di ogni singola decisione presa nel corso dell giocato. Avere ucciso inutilmente troppi avversari, non aver eluso efficacemente le guardie o, peggio ancora, aver coinvolto dei civili nei nostri misfatti porterà a ripercussioni negative sull'avanzamento delle caratteristiche del personaggio. Il nostro killer, infatti, potrà avvalersi di un sistema di upgrade della propria skill, sbloccando man mano nuove caratteristiche utili per le missioni successive.
I cinque livelli di difficoltà messi a disposizione del giocatore saranno utili per modellare il gameplay attorno al proprio stile di gioco. Fermo restando che affrontare i livelli “alla Doom”, non consente di godere appieno del “mood” di Hitman, rimane il fatto che anche i novelli assassini alle prime armi potranno forgiare pian piano sul campo le proprie abilità da killer. Se nei livelli inferiori, infatti, la barra dell'Istinto si ricaricherà anche dopo un utilizzo intensivo, nei livelli più elevati bisognerà centellinare attentamente il suo utilizzo perché non ci sarà modo di rivederla crescere. Il livello massimo, ovviamente, non prevederà nessun tipo di HUD a nostra disposizione. Niente barra della vita, nessun barra dell'Istinto e soprattutto nessun radar che indichi la posizione di bersagli, avversari e punti d'uscita. Un plauso, quindi, a IO Interactive, che ha ben pensato di offrire un titolo realmente accessibile a tutti, riuscendo oltretutto a creare un adeguato tasso di sfida, che porta il giocatore a volersi confrontare con le proprie abilità aumentando il livello di difficoltà di missione in missione. Quello che forse ci ha lasciato un pò con l'amaro in bocca é che le possibilità per il giocatore di poter creare dei diversivi per sviare le attenzioni dei nemici, si ripetono sistematicamente un pò su tutti i livelli. Forse una maggiore varietà in questo senso avrebbe giovato a dare un tocco di originalità in più.
Multi Killer
Non fatevi ingannare dal nome, perché non stiamo parlando di una modalità multiplayer, almeno non una di stampo classico. Parliamo invece della modalità "Contracts", dove tutti gli assassini del globo potranno lanciarsi delle vere e proprie sfide, proponendo agli altri giocatori di migliorare il punteggio in un determinato livello, riproducendo (e magari migliorando) il proprio modus operandi. Un'aggiunta interessante e sicuramente efficace, capace di per sé di aumentare l'appeal del prodotto agli occhi dei giocatori e, cosa ancora più importante, di aumentare la longevità media del gioco.
Anche il comparto tecnico svolge un buon lavoro, anche se sicuramente non ci troviamo di fronte ad un titolo capace di catturare l'occhio come gli ultimi nati sulle console next gen. Il Glacier 2 utilizzato per Absolution si dimostra valido soprattutto nel ricreare quelle folle di persone dove il nostro Hitman può facilmente far perdere le proprie tracce, ma di sicuro non presenta effetti grafici d'impatto o modellazioni poligonali particolarmente ricche o realistiche, complice anche un character design non certo eccezionale. Diciamo che compie bene il suo compito ma sicuramente non sarà ricordati negli annali del grafica. Buono il doppiaggio in italiano, ma dobbiamo necessariamente circoscriverlo alle interpretazioni dei protagonisti principali. Se estendiamo il concetto anche ai comprimari, troveremo troppe frasi ridondanti, senza significato e che aggiungono una involontaria componente comica non richiesta.
Hitman Absolution
8.5
Voto
Redazione
Hitman Absolution
Davvero un ottimo titolo sotto tutti gli aspetti, questo Hitman Absolution, tradito forse da una componente tecnica non eccezionale e forse da alcune situazioni che tendono a ripetersi un pò troppo spesso all'interno dei livelli di gioco. Un ottimo level design e la libera interpretazione del proprio ruolo di assassino fanno questo Absolution un vero e proprio must per gli amanti del genere, grazie anche alla possibilità di poter rigiocare le singole missioni a differenti livelli di difficoltà e poter sfidare gli altri "Hitman" sparsi per il globo.