Hitman: Codename 47

di Redazione Gamesurf
IN GIRO PER IL MONDO
Le vicende del gioco ci porteranno a toccare cinque diverse ambientazioni (escluso il tutorial iniziale), ognuna divisa in varie missioni. Come detto il motore grafico non eccelle in performance, ma é comunque in grado di ricreare le atmosfere delle varie ambientazioni. Gli effetti sonori sono realizzati piuttosto bene e anche le musiche sono gradevoli... fino a che non vi troverete a ripetere per la ventesima volta la medesima missione. Piuttosto di basso profilo, invece, le voci che troveremo nel gioco: le frasi che sentiremo pronunciare dai vari personaggi "secondari", in particolare soldati e guardiani, sono poche e ripetitive... oltretutto il doppiaggio mostra una caratterizzazione alquanto stereotipata, con gli orientali, per fare un esempio, che parlano con le "l" al posto delle "r" e con toni spesso irritanti

Per concludere, una menzione di merito per l'implementazione di un gran numero di armi e di gadget, in particolare eccellente la sensazione che si prova nell'utilizzare il fucile da cecchino: sarà bene centrare la vittima al primo colpo o il rinculo tenderà a farci perdere la precisione necessaria. Va citato, inoltre il favoloso sistema che gestisce la fisica: dimenticate i cadaveri che stanno rigidamente sospesi a mezz'aria: depositando un corpo a metà tra l'asfalto e un tombino aperto vedrete il cadavere che viene trascinato nel tombino dal proprio peso
Di tocchi di classe come questo il gioco é letteralmente pieno e, se avrete la pazienza necessaria, Hitman si rivelerà un acquisto decisamente azzeccato.