Hitman: Codename 47
di
Redazione Gamesurf
Il mondo tridimensionale é realizzato con discreta cura: i palazzi e le varie texture sono molto belli, ma appare evidente il numero non propriamente eccelso di poligoni che il motore é in grado di muovere con efficienza. Specialmente quando ci si trova in situazioni piuttosto intricate, con diversi personaggi presenti nella scena, il motore grafico tende a faticare un po'. E' inoltre presente un effetto - clipping piuttosto marcato nelle ambientazioni esterne. Va anche rimarcato il fatto che, anche in ambientazioni cittadine che dovrebbero proporre, come minimo, un po' di movimento, tutto quello che vedremo sopraggiungere saranno personaggi che, in qualche modo, hanno a che fare con i nostri compiti, se togliamo qualche sporadicissimo passante. A causa di questo le ambientazioni risulteranno nella maggior parte dei casi piuttosto spoglie e prive di vita
Il metodo di controllo, come detto, si basa sull'uso dell'immarcescibile accoppiata tastiera-mouse: i tasti da usare sono diversi, ma non ci vorrà molto per abituarsi al sistema di controllo. La presenza della rotella sul mouse appare praticamente indispensabile per potersi orientare nel vasto inventario a nostra disposizione: scegliere con tempestività l'arma giusta (o riporla nell'apposita fondina) può fare la differenza tra una missione riuscita e un completo fallimento
QUEL PO' DI AVVENTURA CHE NON GUASTA
Parlando di sistema di controllo non possiamo non citare il metodo mediante il quale potremo interagire con i vari elementi presenti nel gioco: l'approccio di Hitman: Pagato per Uccidere, infatti, non é propriamente quello del classico sparatutto
Qualunque azione, infatti, andrà eseguita fattivamente dal giocatore, che si tratti di aprire una porta o di parlare con un personaggio. Premendo il tasto destro del mouse quando compare l'apposita icona di interazione potremo accedere a un menu che indicherà le varie azioni che potremo intraprendere con l'oggetto o la persona in esame. Supponiamo, per esempio, di avere appena ucciso un guardiano per riuscire a entrare in un determinato luogo: bene, potremo decidere innanzitutto di trascinare lontano il cadavere e occultarlo per evitare di essere immediatamente scoperti; potremo decidere inoltre di rubargli i vestiti per confonderci tra gli altri guardiani per passare inosservati e così via. Sebbene non fosse intenzione del team di sviluppo la trasformazione di Hitman in un ibrido tra uno shooter e un'avventura grafica, dobbiamo dire che la risoluzione di particolari enigmi tramite questo approccio "avventuroso" contribuisce a conferire al gioco una profondità decisamente maggiore
Il metodo di controllo, come detto, si basa sull'uso dell'immarcescibile accoppiata tastiera-mouse: i tasti da usare sono diversi, ma non ci vorrà molto per abituarsi al sistema di controllo. La presenza della rotella sul mouse appare praticamente indispensabile per potersi orientare nel vasto inventario a nostra disposizione: scegliere con tempestività l'arma giusta (o riporla nell'apposita fondina) può fare la differenza tra una missione riuscita e un completo fallimento
QUEL PO' DI AVVENTURA CHE NON GUASTA
Parlando di sistema di controllo non possiamo non citare il metodo mediante il quale potremo interagire con i vari elementi presenti nel gioco: l'approccio di Hitman: Pagato per Uccidere, infatti, non é propriamente quello del classico sparatutto
Qualunque azione, infatti, andrà eseguita fattivamente dal giocatore, che si tratti di aprire una porta o di parlare con un personaggio. Premendo il tasto destro del mouse quando compare l'apposita icona di interazione potremo accedere a un menu che indicherà le varie azioni che potremo intraprendere con l'oggetto o la persona in esame. Supponiamo, per esempio, di avere appena ucciso un guardiano per riuscire a entrare in un determinato luogo: bene, potremo decidere innanzitutto di trascinare lontano il cadavere e occultarlo per evitare di essere immediatamente scoperti; potremo decidere inoltre di rubargli i vestiti per confonderci tra gli altri guardiani per passare inosservati e così via. Sebbene non fosse intenzione del team di sviluppo la trasformazione di Hitman in un ibrido tra uno shooter e un'avventura grafica, dobbiamo dire che la risoluzione di particolari enigmi tramite questo approccio "avventuroso" contribuisce a conferire al gioco una profondità decisamente maggiore
Hitman: Codename 47
6.5
Voto
Redazione
Hitman: Codename 47
Hitman: Pagato per Uccidere, è in definitiva un gioco che presenta aspetti assai positivi, con qualche piccola caduta di stile che, sebbene comprensibile dal punto di vista della giocabilità, rende un po' meno credibili le azioni che dovremo compiere. Tecnicamente il gioco si assesta su un livello più che discreto, mentre la longevità è assicurata da sfide complesse ed elaborate. Hitman non è un gioco che si finisce in un pomeriggio piovoso: serve un minimo di applicazione e tanta, tanta pazienza. Se stavate aspettando un gioco immediato ma dotato di una buona profondità, beh, questo Hitman: Pagato per Uccidere potrebbe proprio fare al caso vostro. Non entriamo nemmeno nel campo "morale" che potrebbe essere toccato dal gioco: si tratta, per l'appunto, di un Videogioco e basta, e qualunque implicazione sociale ci pare, una volta di più, fuori luogo.