Hitman Contracts
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Per merito di una palette di colori assai uggiosa, una gestione dell'illuminazione in tempo reale di grande qualità ed uno stuolo di effetti tra i quali motion blur e la saturazione di alcuni colori H:C ci restituisce un mondo opprimente, freddo, assai inospitale e tormentato da una pioggia incessante. Forse allegoria dell'animo di un agente 47 in stato confusionale, la nostra visone del mondo appare come costretta attraverso una lente che ne evidenzia la crudeltà, sensazione alimentata dalla cospicua quantità di sangue a tappezzare i muri dopo uno scontro. Tuttavia nonostante la qualità della tecnologia (magari non proprio all'ultimo grido ma se non altro soddisfacente) e del design destano perplessità alcune incongruenze stilistiche, forse figlie di una cattiva distribuzione delle risorse in termini di poligoni. Non è affatto raro osservare uno splendido sottomarino che emerge a tre quarti incastonato nel ghiaccio e a due metri di distanza una pozza d'acqua che pare fatta di marmo di carrara. Inaccettabile invece la carenza di animazioni del protagonista, inguardabile mantre si gioca in terza persona e la dinamica della sua camminata (letteralmente pattina sul ghiaccio), fastidioso l'abuso della tecnica del "rag doll" per le sequanze di morte. Pare di combattere tante marionette a cui vengono improvvisamente tranciati i fili.
Appena sufficiente la colonna sonora, composta interamente da Jesper Kyd, che abbandona i temi orchestrali del prequel per abbracciare il trend della musica elettronica tanto in voga ultimamente nel genere stealth, ma che risulta costantemente troppo defilata nonostante sia in grado di variare di intensità dinamicamente per sottolineare particolari momenti del gioco.
Ottima la localizzazione, soprattutto dal punto di vista audio, con quintali di parlato in italiano che coprono il gioco nella sua interezza, dal primo dialogo all'ultima cutscene. Inutile dire che il giocatore scaltro non impiegherà più di una decina di ore a completare l'avventura al primo dei livelli di difficoltà. Ciò nondimeno, la non linearità dell'azione e l'impennata della curva di progressione ai livelli di difficoltà avanzati oltre all'indubbia profondità del gameplay garantiscono un elevato fattore di rigiocabilità, anche sulla distanza. Hitman contract non fallisce in quelli che erano i suoi propositi. Riportare alla luce e rimodernare parzialmente, se non altro dal punto di vista audiovisivo, un'esperienza di gioco collaudata in grado di soddisfare le aspettative dei fan.
Quelli che hanno apprezzato i precedenti episodi lo ameranno, tutti gli altri si ritroveranno fra le mani un notevole sparatutto corrotto con elementi stealth caratterizzato da una notevole libertà d'azione e da ingenti dosi di adrenalina. Prima di recarvi dal vostro negoziante di fiducia però fatevi due conti, perché H:C potrebbe rimanervi sul groppone, se non tollerate un certo tipo di atmosfera, decisamente adulta per il livello di violenza esibito, l'efficacia audiovisiva della stessa, le continue allusioni sessuali ed i contenuti generalmente adulti.