Hogs of War
di
Redazione Gamesurf
Il genere degli strategici, dall'ormai remotissima uscita di Dune 2 della Westwood, é stato probabilmente uno dei più prolifici in assoluto, tanto che ogni singolo tipo di guerra immaginabile (o inimmaginabile). Tralasciando i titoli troppo seriosi e complessi (Western Front non lo vedrei benissimo, convertito su PlayStation), rimangono comunque diverse camionate di strategici più immediati che ci hanno visti alle prese con ambientazioni storiche, fantasy, fantascientifiche, cyberpunk.... ebbene, che ci crediate o no, la Infogrames é andata a coprire un campo che nessun'altra software house aveva mai preso in considerazione (chissà come mai...). Hogs of war, infatti, é in assoluto la primissima simulazione bellica che vede dei maiali come protagonisti (potrei pure sbagliarmi, chi lo sa ?): appurato questo, penso che sia abbastanza chiaro a tutti quale sia lo spirito che troverete nel gioco. Anche se, per quanto riguarda armamenti e situazioni, si rimane più o meno sul realistico, le situazioni che si verranno a creare e le occasionali frasi pronunciate in mezzo alla battaglia dai vostri "uomini" vi faranno ghignare non poco
Perché dei maiali dovrebbero scannarsi tra di loro? Non potrebbero aspettare di finire sotto la mannaia di un normale macellaio e terminare il proprio ciclo vitale in un panino? (mi perdonino i vegetariani...) Cosa li spinge ad andare in guerra? Logico, il possesso della sbobba che, come accade per la spezia in Dune (tra l'altro citato abbastanza chiaramente nella spassosa introduzione), é la sostanza che permette a una fazione di maiali di prevalere sulle altre
Ecco così che sei diverse fazioni decidono di entrare in possesso dell'Isola di Sbobba, situata ad ovest dell'arcipelago della Maialustralasia, nel Mare delle Aringhe (ma ditemi un po' voi se un serio redattore di Freegames deve ridursi a parlare di certe cose...). Detto arcipelago (ovviamente a forma di maiale) é composto da cinque diverse zone (Capo Porcello, Maiustralia, Struttoville, Lardopolis e Porcalandia) a loro volta suddivise in cinque sottosezioni, che andranno affrontate una a una per poter infine giungere alla tanto agognata isoletta (che non fa esattamente parte dell'arcipelago a forma di maiale di cui si parlava poco sopra, visto che si trova proprio dietro la "coda" del suddetto, e ha un'inquietante somiglianza con un... ehmm, forse é meglio evitare di entrare nei dettagli: compratevi il gioco e giudicate da soli)
Perché dei maiali dovrebbero scannarsi tra di loro? Non potrebbero aspettare di finire sotto la mannaia di un normale macellaio e terminare il proprio ciclo vitale in un panino? (mi perdonino i vegetariani...) Cosa li spinge ad andare in guerra? Logico, il possesso della sbobba che, come accade per la spezia in Dune (tra l'altro citato abbastanza chiaramente nella spassosa introduzione), é la sostanza che permette a una fazione di maiali di prevalere sulle altre
Ecco così che sei diverse fazioni decidono di entrare in possesso dell'Isola di Sbobba, situata ad ovest dell'arcipelago della Maialustralasia, nel Mare delle Aringhe (ma ditemi un po' voi se un serio redattore di Freegames deve ridursi a parlare di certe cose...). Detto arcipelago (ovviamente a forma di maiale) é composto da cinque diverse zone (Capo Porcello, Maiustralia, Struttoville, Lardopolis e Porcalandia) a loro volta suddivise in cinque sottosezioni, che andranno affrontate una a una per poter infine giungere alla tanto agognata isoletta (che non fa esattamente parte dell'arcipelago a forma di maiale di cui si parlava poco sopra, visto che si trova proprio dietro la "coda" del suddetto, e ha un'inquietante somiglianza con un... ehmm, forse é meglio evitare di entrare nei dettagli: compratevi il gioco e giudicate da soli)
Hogs of War
Hogs of War
Hogs of War potrebbe piacervi alla follia o farvi decisamente schifo, a seconda di quello che vi aspettate da uno strategico in tempo reale. Se cercate tatticismo esasperato, allora avete sbagliato recensione (e anche piattaforma di gioco, mi sa...), se invece vi accontentate di farvi quattro risate e di un gioco tutto sommato non troppo longevo, allora potreste prendere in considerazione l'acquisto del gioco Infogrames. Cito per completezza la marea di bug e buggettini vari presenti nella versione del gioco utilizzata per redigere l'articolo, anche se onestamente dubito moltissimo che saranno presenti anche nei cd che troverete tra poco nei negozi di videogiochi (se ci fossero, credo che gli studi della Infogrames verrebbero presto presi d'assalto da orde di giocatori furenti)