Hogs of War

di Redazione Gamesurf
Una volta scelto il proprio esercito di appartenenza (e DOVETE scegliere i Suini Bellici, l'esercito di ispirazione italiana. Non tanto per una questione patriottica, ma per un motivo che vi spiegherò tra poco), potrete paracadutarvi sulle coste di Capo Porcello (oppure selezionare un livello di training, dove il classico sergente in stile Full Metal Jacket vi impartirà alcune lezioni sull'utilizzo delle armi di base) e cominciare la vostra scalata verso la gloria. Il gioco é interamente tridimensionale, e prevede una classica meccanica a turni: quando arriverà il vostro, potrete controllare il vostro maiale con i tasti direzionali, gironzolando in lungo e in largo per lo scenario (attenti ai fiumi e ai laghi, visto che l'immersione in acqua causa una velocissima perdita di punti vita), stando solo attenti a non far scadere il tempo concessovi che, comunque, dovrebbe bastarvi abbondantemente per passare da una parte all'altra del campo di battaglia: una volta scelto un bersaglio, potrete estrarre un'arma (inizialmente disponete solo dei vostri pugni grassottelli, di un fucile con baionetta e di alcune granate, ma con l'avanzare delle missioni e con la "specializzazione" dei vostri soldati si renderanno disponibili numerosissimi mezzi di distruzione) e tentare di ucciderlo (mitica l'espressione terrorizzata dei nemici quando gli puntate addosso un fucile), dopodiché il turno passerà ad un maiale avversario, e così via sino alla completa eliminazione di uno dei due eserciti

Detta così, la cosa sembrerebbe abbastanza semplice (e in effetti lo é), ma dopo le prime missioni di routine cominceranno a venire a galla diversi aspetti del gioco che renderanno sempre più complessi i successivi scontri: innanzitutto, i vostri soldati possono, a seconda delle vostre esperienze sul campo di battaglia, salire di grado e scegliere di specializzarsi in una particolare area. Nasceranno così medici di campo, spie, addetti alle armi pesanti, ingegneri e così via, ognuno con la sua particolare dotazione di armi ed equipaggiamenti e ognuno con un preciso ruolo all'interno di uno scontro. Ovvio, quindi, che sarà necessario ponderare con attenzione le proprie scelte quando si tratterà di aumentare l'esperienza della truppa: potreste investire tutti i vostri punti su un solo soldato, facendolo magari diventare una macchina da guerra espertissima nell'uso di lanciarazzi e granate, ma rischiereste poi di vedervela brutta in caso di una sua prematura dipartita, oppure potreste decidere di addestrare un maiale medico il quale, tuttavia, pur curando i propri commilitoni farà calare in maniera decisamente drastica il vostro volume di fuoco (un medico "di base" può solamente utilizzare una ridicola pistoletta con una gittata di un paio di metri e una potenza paragonabile a quella di uno scappellotto). La scelta migliore, come al solito, é quella di sviluppare a poco a poco le capacità dell'intera squadra, cercando di scegliere i propri soldati in base al reale utilizzo che potrete farne in battaglia (io, per fare un esempio, non me ne faccio assolutamente nulla di un artigliere, visto che per colpire un nemico con un bazooka - armi che non hanno un mirino, ma per le quali bisogna considerare cose come potenza e angolo di tiro- mi servono almeno due colpi per regolare la mira), considerando anche il fatto che col passare del tempo i vostri nemici si specializzeranno anche loro e, dal momento che avranno sempre il vantaggio del campo, potranno mettere in atto le tattiche più subdole (per esempio piazzare un artigliere sulla cima quasi irraggiungibile di una montagna). Pur senza raggiungere livelli esasperati di tatticismo, quindi, il gioco non si limita ad essere un semplice shoot-em up cammuffato, ma può offrire un livello di sfida discreto