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di Redazione Gamesurf
La gloriosa vita degli strategici in tempo reale pareva essere arrivata al capolinea. L'uscita di Tiberian Sun, che si sperava desse nuovo vigore alla categoria, é stata, almeno per chi scrive, una delusione totale: un gioco discreto e nulla più, che proponeva per l'ennesima volta il classico schema trito e ritrito "accumula risorse-costruisci tonnellate di unità-distruggi tutto". La mancanza di idee, di spunti originali e anche, diciamolo, della voglia di "rischiare" avevano portato ultimamente ad un'incredibile proliferazione di cloni più o meno validi, che sembravano aver sancito l'inizio del declino definitivo di un genere che, nel corso degli ultimi anni, pure aveva saputo stupire e divertire pubblico e critica senza (quasi) mai annoiare. Fortunatamente (e finalmente!) qualcuno ha avuto il coraggio di andare un poco oltre le convenzioni e gli schemi prefissati. Questo "qualcuno" é la Relic Entertaiment che, spiazzando tutti, ci propone un rts completamente tridimensionale ambientato nelle profondità dello spazio. Preparatevi ad affrontare un viaggio lungo, periglioso e pieno di insidie, sorprese e colpi di scena. Basterà a dare nuova linfa vitale al genere?
UN MILIONE DI ANNI FA O FORSE DUE..

"Sono un abitante del pianeta Kharak. La storia del nostro passato su questo pianeta é relativamente breve: dai documenti che abbiamo é impossibile andare oltre a 1300 anni fa. La natura aspra e selvaggia del pianeta ha da sempre alimentato dei miti che palavano di luoghi in cui la semplice sopravvivenza non fosse un'impresa così ardua. Ma erano solo miti. O almeno lo sono stati fin quando i progressi scientifici hanno permesso di rilevare che il nostro DNA era completamente diverso da quello di tutte le forme di vita organica presenti su Kharak: era chiaro che la nostra specie fosse relativamente giovane nella sua presenza sul pianeta. Il modo e le ragioni che fecero arrivare i nostri avi sul pianeta sono sempre stati alla base di aspre contese politico-religiose: i clan erano perennemente in guerra. Tuttavia l'età delle esplorazioni orbitali ci ha fornito ulteriori prove della nostra estraneità al pianeta: i primi astronauti hanno riferito di strani relitti in orbita intorno a Kharak. Il loro studio ha dato un notevole impulso alla tecnologia costruttiva e nel contempo ha gettato nuove ombre e domande sul nostro misterioso passato