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SI VABBE' MA 'STE ASTRONAVI COME LE MUOVO?
E' proprio quando ci viene spiegato il funzionamento dei movimenti che ci accorgiamo di avere per le mani un gran gioco. Non riesco francamente ad immaginare niente di più semplice ed immediato. Selezionando la nave o il gruppo di navi da muovere e premendo il tasto M si attiva una griglia circolare verde, che rappresenta le coordinate spaziali intorno a noi. Per spostarsi sullo stesso piano (cioé in linea retta, mantenendo le coordinate verticali costanti) sarà sufficiente impostare col mouse la direzione da seguire e premere il tasto sinistro. La grande novità é che essendo nello spazio possiamo (e dobbiamo, se vogliamo avere speranza di sconfiggere i nemici) logicamente spostarci anche in verticale, verso l'alto o verso il basso. Basta tenere premuto il tasto shift dopo aver aperto la griglia per il movimento e spostare il mouse in alto o in basso per impostare anche l'altezza. Sarà sempre possibile ruotare e zoomare le telecamere anche a grigia attiva, proprio per impartire ordini di movimento accurati. Proprio la possibilità di andare in tutte le direzioni, unita all'assenza totale di elementi adatti a mimetizzarsi (gli ancoraggi ad asteroidi enormi in stile Star Wars sono esclusi) apre tutta una nuova serie di implicazioni a livello bellico-tattico, di cui tratteremo più avanti. Ovviamente, i settori di spazio in cui ci troveremo ad operare saranno piuttosto ampi e nulla può il semplice zoom in casi di lunghi spostamenti. E' il momento quindi di parlare dell'HUD
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Ecco un collettore di risorse in azione. Vi conviene proteggerlo adeguatamente, visto che è la vostra unica fonte di guadagno.

L'HUD, QUESTO SCONOSCIUTO
L'interfaccia con i vari menu di gioco é generalmente nascosta, per far si che l'area di gioco arrivi a coprire tutto il monitor. Per farla comparire basta portare il puntatore del mouse in basso. I menu più importanti sono tre: sensori, costruisci, ricerca. In più, vengono segnalati i crediti totali, l'energia dell'astronave madre e lo stato della missione (obiettivi completati e da completare). Il menu "sensori" fornisce la mappa tridimensionale della porzione di spazio in cui ci troviamo: é composta da una griglia simile a quella per i movimenti: le nostre unità saranno contrassegnate da puntini verdi, quelle nemiche da punti rossi. Questa mappa é di grande utilità poiché permette una visuale ad ampio raggio, utile per vedere da dove arriva il nemico e pianificare le giuste contromosse. La cosa bella é che la griglia per il movimento può essere attivata anche da qui, permettendo così di programmare spostamenti anche molto lunghi e di tenere sotto controllo le unità più lontane. Il pannello "costruisci" ci permette di costruire (ma va?) le nostre astronavi; la qualità e la quantità dei mezzi a nostra disposizione per la produzione dipende dal nostro grado di progresso tecnologico: costruendo un'astronave per la ricerca si renderanno pian piano disponibili nuove tecnologie che, se applicate, permetteranno di aumentare il nostro parco mezzi (pulsante "ricerca"). Il costo di ogni vascello viene misurato in UR (Unità Risorse), l'unità di base necessaria per qualsiasi tipo di costruzione, che rappresenta l'unica risorsa energetica a disposizione e che viene raccolta da particolari navi dette collettori. E' possibile anche impostare dei lotti di costruzione e annullare la produzione o sospenderla temporaneamente nel caso cambiassimo idea
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Un gran gioco senz'altro, in generale. Il nuovo termine di paragone per la categoria, in particolare. Tutto, davvero tutto è curato fin nei minimi dettagli per rendere l'esperienza giocosa il più possibile immersiva ed intensa. Dopo pochi minuti comincerete a prendere a cuore le vicende di questo travagliato popolo che vaga per l'ignoto alla ricerca delle proprie radici. E una volta tanto la parte tecnica rende giustizia alla storia ed alle potenzialità del prodotto. Ma è la giocabilità il vero punto di forza di Homeworld. Il sistema di comandi semplice, preciso ed efficace consentirà a chiunque di padroneggiare le astronavi in breve tempo e senza tentennamenti o amnesie. La completa tridimensionalità offre sfide a livello tattico come (quasi) mai si era visto negli rts. Peccato solo per la pressoché nulla differenziazione delle due fazioni. Ma poco importa. Se amate gli strategici real-time lasciate perdere i vari Tiberian Sun e fatevi catturare dalla bellezza e dalla profondità di questo piccolo gioiello di programmazione. Se non vi attira il genere, provatelo ugualmente: vi assicuro che non vi ci staccherete fino a quando non sarete finalmente riusciti a tornare a Hiigara, il vostro nuovo pianeta natale.