Homeworld
di
Redazione Gamesurf
CACCIA IN POSIZIONE, PRONTI ALL'ATTACCO!
Veniamo al dunque: com'é il gioco? Di una bellezza quasi commovente. E' stupefacente vedere tutte queste astronavi in movimento, ognuna perfettamente caratterizzata e texturizzata in modo da renderle tutte immediatamente riconoscibili. La funzione di zoom si rivela davvero portentosa a livello di spettacolarità e più di una volta capiterà di restare abbagliati dalla bellezza dei combattimenti, che, lo si capisce dopo poche missioni, sono il fulcro del gioco. La tridimensionalità totale introduce miriadi di nuove varianti tattiche. Alcuni veicoli infatti, magari sono meno protetti sotto o sopra o magari da un lato. Attaccare in più punti e da più parti diventa fondamentale. I modelli delle astronavi poi sono sufficientemente differenziati, nel senso che un fregata farà più danni e sarà più corazzata ma risulterà d'altro canto molto meno maneggevole di un caccia. Venire attaccati pesantemente alle spalle spesso porta a conseguenze disastrose se non si é adeguatamente schierati. E qui entrano in gioco le formazioni. Ogni gruppo di navi potrà infatti essere disposto in un modo particolare: a delta o ad X, a muro o ad artiglio, le combinazioni predefinite sono parecchie ed ognuna ha i suoi pro ed i suoi contro. Scoprirete col tempo (e con le sconfitte!) quali saranno quelle più adatte non solo per fronteggiare i diversi tipi di situazioni ma anche quelle che meglio si adattano alle varie tipologie di mezzi. Come se non bastasse, potrete anche studiarne di nuove e inserirle tra quelle disponibili
Scordatevi i tempi in cui all'inizio di ogni nuova missione si partiva sempre da zero e bisognava ricostruire tutto daccapo. Qui ogni unità sopravvissuta rimarrà tale anche nel prosieguo delle missioni (peccato che non sia stato implementato anche un aumento dell'abilità in battaglia dei mezzi in base ai nemici abbattuti, come accadeva in Warzone 2100). Evitate dunque di andare allo sbaraglio perché le vittorie costose (per voi) in termini di unità perdute non pagano anzi sono decisamente deleterie per il prosieguo della campagna. Generalmente, formare gruppi ben assortiti (tipo un tot di caccia, qualche fregata e un paio di incrociatori pesanti) é quasi sempre indispensabile per raggiungere gli obiettivi ed avanzare nelle missioni. Possiamo persino scegliere l'atteggiamento dei mezzi tra evasivo (i colpi portati non saranno particolarmente efficaci ma i danni subiti saranno molto minori), neutrale (l'impostazione standard per tutte le astronavi) ed aggressivo (le navi cercheranno i distruggere il nemico a qualunque costo, senza far troppo caso ai propri danni). Ricordatevi inoltre di difendere la nave madre con unghie e denti, visto che se viene distrutta non resterà che riavviare mestamente la missione. La varietà di mezzi é piuttosto buona: si va dai caccia, ai mezzi da trasporto, alle sonde, sensori per arrivare agli imponenti cacciatorpedinieri e incrociatori
Veniamo al dunque: com'é il gioco? Di una bellezza quasi commovente. E' stupefacente vedere tutte queste astronavi in movimento, ognuna perfettamente caratterizzata e texturizzata in modo da renderle tutte immediatamente riconoscibili. La funzione di zoom si rivela davvero portentosa a livello di spettacolarità e più di una volta capiterà di restare abbagliati dalla bellezza dei combattimenti, che, lo si capisce dopo poche missioni, sono il fulcro del gioco. La tridimensionalità totale introduce miriadi di nuove varianti tattiche. Alcuni veicoli infatti, magari sono meno protetti sotto o sopra o magari da un lato. Attaccare in più punti e da più parti diventa fondamentale. I modelli delle astronavi poi sono sufficientemente differenziati, nel senso che un fregata farà più danni e sarà più corazzata ma risulterà d'altro canto molto meno maneggevole di un caccia. Venire attaccati pesantemente alle spalle spesso porta a conseguenze disastrose se non si é adeguatamente schierati. E qui entrano in gioco le formazioni. Ogni gruppo di navi potrà infatti essere disposto in un modo particolare: a delta o ad X, a muro o ad artiglio, le combinazioni predefinite sono parecchie ed ognuna ha i suoi pro ed i suoi contro. Scoprirete col tempo (e con le sconfitte!) quali saranno quelle più adatte non solo per fronteggiare i diversi tipi di situazioni ma anche quelle che meglio si adattano alle varie tipologie di mezzi. Come se non bastasse, potrete anche studiarne di nuove e inserirle tra quelle disponibili
Scordatevi i tempi in cui all'inizio di ogni nuova missione si partiva sempre da zero e bisognava ricostruire tutto daccapo. Qui ogni unità sopravvissuta rimarrà tale anche nel prosieguo delle missioni (peccato che non sia stato implementato anche un aumento dell'abilità in battaglia dei mezzi in base ai nemici abbattuti, come accadeva in Warzone 2100). Evitate dunque di andare allo sbaraglio perché le vittorie costose (per voi) in termini di unità perdute non pagano anzi sono decisamente deleterie per il prosieguo della campagna. Generalmente, formare gruppi ben assortiti (tipo un tot di caccia, qualche fregata e un paio di incrociatori pesanti) é quasi sempre indispensabile per raggiungere gli obiettivi ed avanzare nelle missioni. Possiamo persino scegliere l'atteggiamento dei mezzi tra evasivo (i colpi portati non saranno particolarmente efficaci ma i danni subiti saranno molto minori), neutrale (l'impostazione standard per tutte le astronavi) ed aggressivo (le navi cercheranno i distruggere il nemico a qualunque costo, senza far troppo caso ai propri danni). Ricordatevi inoltre di difendere la nave madre con unghie e denti, visto che se viene distrutta non resterà che riavviare mestamente la missione. La varietà di mezzi é piuttosto buona: si va dai caccia, ai mezzi da trasporto, alle sonde, sensori per arrivare agli imponenti cacciatorpedinieri e incrociatori
Homeworld
Homeworld
Un gran gioco senz'altro, in generale. Il nuovo termine di paragone per la categoria, in particolare. Tutto, davvero tutto è curato fin nei minimi dettagli per rendere l'esperienza giocosa il più possibile immersiva ed intensa. Dopo pochi minuti comincerete a prendere a cuore le vicende di questo travagliato popolo che vaga per l'ignoto alla ricerca delle proprie radici. E una volta tanto la parte tecnica rende giustizia alla storia ed alle potenzialità del prodotto. Ma è la giocabilità il vero punto di forza di Homeworld. Il sistema di comandi semplice, preciso ed efficace consentirà a chiunque di padroneggiare le astronavi in breve tempo e senza tentennamenti o amnesie. La completa tridimensionalità offre sfide a livello tattico come (quasi) mai si era visto negli rts. Peccato solo per la pressoché nulla differenziazione delle due fazioni. Ma poco importa. Se amate gli strategici real-time lasciate perdere i vari Tiberian Sun e fatevi catturare dalla bellezza e dalla profondità di questo piccolo gioiello di programmazione. Se non vi attira il genere, provatelo ugualmente: vi assicuro che non vi ci staccherete fino a quando non sarete finalmente riusciti a tornare a Hiigara, il vostro nuovo pianeta natale.