Homeworld

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UNA GIOIA PER GLI OCCHI... E PER LE ORECCHIE!
Il motore 3D che fa muovere il tutto é assolutamente spettacolare (date un'occhiata alle foto). I modelli delle astronavi sono davvero ben fatti e anche guardandole e ruotandole a distanza ravvicinata non si notano sbavature ma solo un'infinità di piccoli particolari che non fanno altro che rendere più piacevole il tutto. Particolarmente impressionante l'astronave madre che, vista da vicino, riesce appieno a comunicare la giusta sensazione di grandezza e di potenza. Le scene di combattimento sono una festa di scie luminose e di esplosioni come raramente si é visto: sembra quasi di assistere ad un film di fantascienza. I nostri caccia in formazione che attaccano, che sfilano, che cercano di effettuare manovre diversive, che cambiano schieramento e direzione al volo. Fantastico. Anche l'effetto "spazio" é reso magistralmente, grazie ad un uso sapiente dei colori vengono visualizzati pianeti, nebulose, galassie e via dicendo. Menzione d'onore pure per la parte audio. Le musiche di sottofondo, mai fastidiose, di stampo classico-epico-new age, si amalgamano alla perfezione nel contesto e rendono alla perfezione l'angoscia del vuoto spaziale e la solitudine (nei momenti di calma) come pure la tensione e la frenesia (durante le battaglie). Gli effetti inoltre sfruttano le librerie per l'audio tridimensionale, per cui i possessori di una SBLive! e di un sistema surround a quattro altoparlanti godranno di un coinvolgimento ancora maggiore
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Proteggere le piattaforme da queste enormi astronavi non sarà affatto facile. Anche perché una delle due va catturata...

CAPITANO, ABBIAMO UN PROBLEMA A BORDO..
Riesce francamente difficile trovare dei difetti ad Homeworld. Vediamo. Ad esempio, talvolta le nuove astronavi prodotte hanno dei problemini di pathfinding: essendo state programmate per schierarsi in parata all'uscita dal cantiere, se il loro "spazio fisico" é già occupato da un'altra squadriglia "impazziscono" e cercano di mettersi egualmente al posto delle navi già esistenti, con risultati abbastanza comici. Ma probabilmente il difetto più macroscopico é dato dalla quasi nulla differenziazione tra le due fazioni che possiamo scegliere di impersonare, né a livello di missioni né di mezzi (che sono sostanzialmente gli stessi con delle forme e delle texture diverse). Talvolta, per finire, la telecamera ravvicinata sclera se sono selezionate troppe astronavi e lo schermo si mette a ballare come se i piloti guidassero a zig-zag. Particolari che in ogni caso non pregiudicano affatto il prodotto finale, indubbiamente di eccellente fattura.
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Un gran gioco senz'altro, in generale. Il nuovo termine di paragone per la categoria, in particolare. Tutto, davvero tutto è curato fin nei minimi dettagli per rendere l'esperienza giocosa il più possibile immersiva ed intensa. Dopo pochi minuti comincerete a prendere a cuore le vicende di questo travagliato popolo che vaga per l'ignoto alla ricerca delle proprie radici. E una volta tanto la parte tecnica rende giustizia alla storia ed alle potenzialità del prodotto. Ma è la giocabilità il vero punto di forza di Homeworld. Il sistema di comandi semplice, preciso ed efficace consentirà a chiunque di padroneggiare le astronavi in breve tempo e senza tentennamenti o amnesie. La completa tridimensionalità offre sfide a livello tattico come (quasi) mai si era visto negli rts. Peccato solo per la pressoché nulla differenziazione delle due fazioni. Ma poco importa. Se amate gli strategici real-time lasciate perdere i vari Tiberian Sun e fatevi catturare dalla bellezza e dalla profondità di questo piccolo gioiello di programmazione. Se non vi attira il genere, provatelo ugualmente: vi assicuro che non vi ci staccherete fino a quando non sarete finalmente riusciti a tornare a Hiigara, il vostro nuovo pianeta natale.