Homeworld: Cataclysm

di Redazione Gamesurf
IPERSPAZIO, ULTIMA FRONTIERA
Resta ora da vedere che impatto ha tutto questo sul gameplay. L'effetto sorpresa sortito da Homeworld un anno fa é per forza di cose notevolmente ridimensionato. Bastano tuttavia pochi attimi di gioco per rientrare subito nell'atmosfera. Le prime missioni scorrono via abbastanza tranquillamente, ma quando inizierà a comparire la Bestia le cose si complicheranno non poco ed entreremo nel vivo del gioco. I piccoli aggiustamenti di questa espansione, a livello di interfaccia, sembrano amalgamarsi abbastanza bene nel contesto globale e in molti casi snelliscono notevolmente il gioco dando ancora più risalto agli scontri, che sono sempre il vero punto focale delle partite. Le 17 missioni in singolo dovrebbero tenervi impegnati per un buon numero di ore, considerando anche la possibilità di scegliere tra parecchi livelli di difficoltà. Due soli aspetti sono risutati poco convincenti. Il primo... nonostante l'introduzione di un tasto apposito per velocizzare la classica raccolta dei minerali a fine livello, i momenti morti durante le missioni permangono in ogni caso: per esempio, se un obiettivo vi chiede di andare a cercare una nave in avaria che sta per esplodere, voi potrete tranquillamente passare tre quarti d'ora a far man bassa di minerali senza che succeda nulla, visto che l'evento successivo si innesca magari solo quando siete in vista della nave stessa. Un qualche stimolo a non perdere troppo tempo (magari sotto forma di conto alla rovescia) avrebbe senz'altro giovato. Il secondo aspetto poco convincente é rappresentato dalla mancanza (che inspiegabilmente permane rispetto a Homeworld) delle barre di energia delle astronavi nemiche. Si capisce che la cosa é stata fatta forse per evitare di trasformare lo schermo in una serie di barre in movimento, però durante le battaglie di grande portata, tale mancanza si sente parecchio, perché si spreca tempo prezioso (per non parlare dei mezzi) continuando a bersagliare pesantemente navi magari sull'orlo della distruzione. E' pur vero che graficamente le astronavi danneggiate assumono connotati diversi, ma spesso non si ha il tempo di farci troppo caso. La parte grafica non ha subito grosse variazioni: le astronavi sono sempre splendide a vedersi, anche a distanza ravvicinata ed il design dei nuovi mezzi complessivamente é ottimo. La telecamera fa sempre il suo dovere e tra zoom e variazioni continue di angolo si riesce sempre a trovare la posizione ottimale per impartire gli ordini e ad avere l'azione sotto controllo. Le esplosioni sono fragorose e spettacolari quanto e più del predecessore. Spezziamo poi, una volta ogni tanto, una lancia a favore della modalità software, che non sfigura troppo di fronte a quella accelerata e rende il gioco complessivamente godibile anche a chi non ha computer recentissimi. Il sonoro ricalca molto quello di Homeworld, ma la cosa non é affatto un male, visto che le musiche calme che cambiano improvvisamente ritmo durante le battaglie ci tengono piacevolmente compagnia senza risultare mai fastidiose o monotone. Belli anche gli effetti sonori delle esplosioni e le voci degli equipaggi. Il gioco é completamente localizzato in italiano esclusi i dialoghi, che hanno solo i sottotitoli. In definitiva siamo di fronte a un'ottimo gioco che ci traghetterà piacevolmente verso un prevedibile (si spera) Homeworld 2.