Homeworld: Cataclysm
di
Redazione Gamesurf
SQUADRA CHE VINCE... SI MIGLIORA!
Per coloro che si fossero persi il predecessore, diciamo subito che Homeworld é uno strategico in tempo reale un po' atipico. Non tanto perché é completamente tridimensionale, quanto perché é interamente ambientato nelle profondità spaziali, con le nostre astronavi che si possono (e si devono) dunque muovere lungo i tre assi. Cosa che in effetti all'inizio può lasciare un poco spaesati, ma vi assicuriamo che già dopo mezz'oretta di prove avrete acquisito sufficiente dimestichezza per affrontare con successo le prime missioni. Il primo impatto con Cataclysm é quello di un piacevole dejà vu. Tutto sembra rimasto invariato, a partire dai menu principali. Il consiglio, anche per coloro che hanno passato le notti a giocare ad Homeworld (me incluso) é quello di cimentarsi in ogni caso nel tutorial, sia per rinfrescarsi la memoria sui comandi principali, sia per apprendere le principali novità di Homeworld Cataclysm. La più evidente di esse é senza dubbio un nuovo pannello che ci permette di impostare i waypoint per le nostre astronavi, implementazione che si rivela molto utile sia per organizzare delle pattuglie, sia per calcolare finalmente in maniera decente una rotta ad ampio raggio per i nostri mezzi. Ma c'é di più
E' ORA DI TORNARE IN PLANCIA
Come già accennato a inizio recensione, le aggiunte, piccole e grandi, apportate da Cataclysm, sono davvero molte e sono tutte ampiamente descritte nell'ottimo manuale a corredo della confezione, per cui mi limiterò a riportare quelle principali che incidono, nel bene e nel male, sul gameplay complessivo. Oltre ai succitati punti di rotta, un'altra novità piacevole sono le diverse voci che ora contraddistinguono i vari tipi di vascelli. Risulta dunque un poco più agevole riconoscere le unità sotto attacco nelle fasi più concitate. Direi che a livello di movimento delle astronavi l'unica aggiunta di un certo rilievo é, finalmente, la possibilità di muovere, seppur con una lentezza esasperante, la nostra astronave madre. La qual cosa torna utile sia in fase di raccolta dei minerali che soprattutto durante le operazioni di attacco/difesa, visto che permette un miglior sfruttamento del volume di fuoco e della resistenza della nave stessa. Gli sforzi maggiori sono stati comunque indirizzati verso il parco mezzi, quasi totalmente rinnovato e per certi versi notevolmente più versatile di quello di Homeworld. E' infatti possibile upgradare di diversi livelli ed in molteplici direzioni praticamente tutte le unità. Questa componente aggiunge sicuramente maggior spessore tattico alle partite, visto che certi miglioramenti sono in grado di modificare radicalmente le funzionalità delle astronavi. Dato che non sarà ovviamente possibile modificare completamente tutti i mezzi starà a noi optare per aggiornamenti difensivi o aggressivi a seconda di come vogliamo impostare le strategie di gioco. Per esempio i Lavoratori (in pratica i nuovi collettori di risorse, dediti alla raccolta di minerali), se aggiornati saranno in grado di riparare le astronavi danneggiate e di catturare quelle nemiche. Oppure le Sentinelle, insignificanti a livello di potenza di fuoco espressa, se sviluppate, sono in grado di creare una solida barriera protettiva per le navi. Sono poi aumentati i mezzi con capacità peculiari (in Homeworld, al di là della stazza, della forma e della potenza delle armi, tutte le navi erano molto simili tra di loro): ci sono le Fregate rostro, che possono speronare le navi per allontanarle momentaneamente dal centro della battaglia, o le Sanguisughe, che si attaccano non viste allo scafo nemico danneggiandolo progressivamente e rubandone le risorse. O ancora gli Imitatori, che si possono camuffare da nave nemica per infiltrarsi indisturbati. L'ultima, credo, importante novità é che l'astronave madre non ha più la capacità di sfornare un numero illimitato di vascelli. Nel senso che, indipendentemente da quanti crediti possedete, una volta raggiunto il numero massimo di unità supportabili si renderà d'obbligo costruire delle unità di supporto per aumentare la capacità di carico
Per coloro che si fossero persi il predecessore, diciamo subito che Homeworld é uno strategico in tempo reale un po' atipico. Non tanto perché é completamente tridimensionale, quanto perché é interamente ambientato nelle profondità spaziali, con le nostre astronavi che si possono (e si devono) dunque muovere lungo i tre assi. Cosa che in effetti all'inizio può lasciare un poco spaesati, ma vi assicuriamo che già dopo mezz'oretta di prove avrete acquisito sufficiente dimestichezza per affrontare con successo le prime missioni. Il primo impatto con Cataclysm é quello di un piacevole dejà vu. Tutto sembra rimasto invariato, a partire dai menu principali. Il consiglio, anche per coloro che hanno passato le notti a giocare ad Homeworld (me incluso) é quello di cimentarsi in ogni caso nel tutorial, sia per rinfrescarsi la memoria sui comandi principali, sia per apprendere le principali novità di Homeworld Cataclysm. La più evidente di esse é senza dubbio un nuovo pannello che ci permette di impostare i waypoint per le nostre astronavi, implementazione che si rivela molto utile sia per organizzare delle pattuglie, sia per calcolare finalmente in maniera decente una rotta ad ampio raggio per i nostri mezzi. Ma c'é di più
E' ORA DI TORNARE IN PLANCIA
Come già accennato a inizio recensione, le aggiunte, piccole e grandi, apportate da Cataclysm, sono davvero molte e sono tutte ampiamente descritte nell'ottimo manuale a corredo della confezione, per cui mi limiterò a riportare quelle principali che incidono, nel bene e nel male, sul gameplay complessivo. Oltre ai succitati punti di rotta, un'altra novità piacevole sono le diverse voci che ora contraddistinguono i vari tipi di vascelli. Risulta dunque un poco più agevole riconoscere le unità sotto attacco nelle fasi più concitate. Direi che a livello di movimento delle astronavi l'unica aggiunta di un certo rilievo é, finalmente, la possibilità di muovere, seppur con una lentezza esasperante, la nostra astronave madre. La qual cosa torna utile sia in fase di raccolta dei minerali che soprattutto durante le operazioni di attacco/difesa, visto che permette un miglior sfruttamento del volume di fuoco e della resistenza della nave stessa. Gli sforzi maggiori sono stati comunque indirizzati verso il parco mezzi, quasi totalmente rinnovato e per certi versi notevolmente più versatile di quello di Homeworld. E' infatti possibile upgradare di diversi livelli ed in molteplici direzioni praticamente tutte le unità. Questa componente aggiunge sicuramente maggior spessore tattico alle partite, visto che certi miglioramenti sono in grado di modificare radicalmente le funzionalità delle astronavi. Dato che non sarà ovviamente possibile modificare completamente tutti i mezzi starà a noi optare per aggiornamenti difensivi o aggressivi a seconda di come vogliamo impostare le strategie di gioco. Per esempio i Lavoratori (in pratica i nuovi collettori di risorse, dediti alla raccolta di minerali), se aggiornati saranno in grado di riparare le astronavi danneggiate e di catturare quelle nemiche. Oppure le Sentinelle, insignificanti a livello di potenza di fuoco espressa, se sviluppate, sono in grado di creare una solida barriera protettiva per le navi. Sono poi aumentati i mezzi con capacità peculiari (in Homeworld, al di là della stazza, della forma e della potenza delle armi, tutte le navi erano molto simili tra di loro): ci sono le Fregate rostro, che possono speronare le navi per allontanarle momentaneamente dal centro della battaglia, o le Sanguisughe, che si attaccano non viste allo scafo nemico danneggiandolo progressivamente e rubandone le risorse. O ancora gli Imitatori, che si possono camuffare da nave nemica per infiltrarsi indisturbati. L'ultima, credo, importante novità é che l'astronave madre non ha più la capacità di sfornare un numero illimitato di vascelli. Nel senso che, indipendentemente da quanti crediti possedete, una volta raggiunto il numero massimo di unità supportabili si renderà d'obbligo costruire delle unità di supporto per aumentare la capacità di carico
Homeworld: Cataclysm
8
Voto
Redazione
Homeworld: Cataclysm
I Barking Dog hanno davvero fatto un bel lavoro, cercando di limare le imperfezioni di Homeworld senza snaturarlo. Il risultato è un gioco nel complesso molto godibile e ben realizzato. La trama, pur non raggiungendo le vette di drammaticità ed epicità di Homeworld, si difende egregiamente e saprà tenervi incollati allo schermo fino alla fine. Il miglioramento dell‘interfaccia con l‘introduzione dei waypoint ed altre novità a livello di diversificazione dei mezzi giovano non poco soprattutto a livello di immediatezza. Peccato solo per la persistenza di troppi momenti morti durante le missioni: è chiaro che nessuno vi obbliga a perdere un‘ora a raccogliere risorse, ma non c‘è nemmeno nulla che vi impedisca di farlo... La componente tattica dell‘originale è invece stata preservata in toto e le numerose abilità speciali delle navi consentono ancora di più di personalizzare le proprie strategie. In definitiva consigliamo caldamente Homeworld Cataclysm a tutti coloro che hanno amato l‘originale. Gli altri appassionati di strategia potranno contare su un titolo nel complesso solido, impegnativo e mediamente longevo.