Hooligans:Storm over Europe
di
Non si può certo dire che il gioco non offra varietà di situazioni, soprattutto per quanto riguarda le armi a disposizione, partendo dalla semplice Beretta fino ad una devastante Molotov: caratterizzazione simile è stata pensata anche per le diverse unità semplici, in quanto tra queste possiamo distinguere tra vari personaggi, ognuno con capacità di distruzione uniche e personalizzabili: chi lancia esplosivi, chi forza le serrature, chi può guidare dei mezzi motorizzati.
Come accennato prima nella modalità singleplayer dovremo riuscire a portare a termine alcune missioni e nelle quali ci troveremo ad affrontare di volta in volta le Gang nemiche o le forze dell'ordine: esiste anche una modalità multiplayer dove scatenare i nostri impulsi primordiali contro altri avversari umani, dove addirittura faremo a gara a chi...beve di più!
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico del gioco ed il suo comparto grafico, nonostante una certa cura nei particolari, non siamo rimasti granchè impressionati, anche perché non è difficile, quando la situazione sullo schermo è delle più confuse, assistere a rallentamenti di ogni sorta, anche su computer potenti ed aggiornati. Tra l'altro le unità sono talmente piccole che si fa fatica a notare la differenza tra l'una e l'altra e ciò spesso porta più alla frustrazione per avere dato un'ordine giusto all'unità sbagliata che per avere messo in pratica una tattica errata Ciò senza considerare il fatto che più di una volta succede che il fondale vada a mischiarsi con gli sprite dei personaggi, creando un effetto che non vedevamo sui computer dai tempi del 286...
A minare pesantemente la giocabilità ci pensa una Intelligenza Artificiale piuttosto male evoluta, ripetitiva e scontata: si possono saccheggiare negozi e pochi metri dalla polizia senza essere nemmeno richiamati, e questo può darvi un'idea di quanta poca cura sia stata riposta in questo aspetto del gioco.
Sembra quasi che gli sviluppatori abbiano preferito concentrarsi su alcuni aspetti eccessivi del gioco, la violenza gratuita prima tra tutti, dimenticandosi di confezionare un gioco che potesse risultare giocabile e divertente, e regalandoci un prodotto mal riuscito e ripetitivo: più un esperimento sociologico, che un videogioco, potremmo definirlo.
Il nostro giudizio non può che essere quindi negativo: gli appassionati di strategia non si disperino, sui nostri schermi sono disponibili capolavori d'altra stazza...