Hugo: Alla Ricerca delle Pietre Solari
di
Redazione Gamesurf
La longevità del gioco é piuttosto risicata, visto che segreti da scoprire non ce ne sono e l'esiguo numero di livelli non metterà di certo in difficoltà gli appassionati di questo genere.
Hugo: Alla Ricerca delle Pietre Solari
Hugo: Alla Ricerca delle Pietre Solari
Vista e considerata l'esperienza di cui si fregia la ITE Media e la collaudata fama che il simpatico troll Hugo è riuscito a conquistarsi presso il pubblico dei più piccini, ci si poteva aspettare un prodotto almeno all'altezza della media dei platform 3D disponibili sul mercato della console Sony. Invece il gioco, nello spettro di quanto si è già visto girare su PlayStation, non offre alcuna novità anzi, ricalca in maniera quasi imbarazzante la prima avventura di Crash Bandicoot, persino la sequenza dei livelli è pressoché simile. Questo non sarebbe di per sé un problema, se il risultato finale fosse all'altezza d'illustri titoli quali il già citato Crash, Spyro o Rayman, ma così non è. Certamente è un gioco meno difficile di altri, anche perché destinato a un pubblico di giovanissimi. Sicuramente è accattivante e ha tutti gli elementi per poter piacere ai bambini, ma è anche abbastanza ripetitivo e in alcuni momenti troppo difficile per essere un prodotto consigliato solo ai più piccini. Il suo punto di forza dovrebbe essere rappresentato dal personaggio: Hugo il troll, ma purtroppo il format televisivo che lo ha reso famoso in quasi tutta Europa e in America, non è mai arrivano nel nostro paese e la mancanza dell'elemento "televisivo" trainante non può che stendere un ulteriore velo su un gioco dalla realizzazione mediocre.