Hunted: The Demon Forge
di
Luca Gambino
Ovviamente non mancheranno i poteri magici ad accompagnare il cammino dei nostri due eroi (che in realtà sono due mercenari al soldo del miglior offerente), che tramite l'utilizzo del "mana" potranno lanciare incantesimi di varia natura, associabili al d-pad del controller. Anch'essi potranno essere migliorati tramite particolari portali disseminati lungo le aree di gioco dove, spendendo particolari cristalli trovati sui campi di battaglia, potranno essere resi maggiormente devastanti, in associazione ad un "bestiario" che si evolve lungo l'esperienza di gioco e che necessita sempre di una potenza di fuoco "in crescendo".
Ad inizio gioco vi sarà richiesta di effettuare la scelta del personaggio da interpretare durante l'avventura, ma non saranno poche le occasioni in cui potrete switchare il personaggio, indossando quindi i panni del vostro partner. Una buona trovata che, potenzialmente, rende il gameplay più variegato e ricco. Ovviamente l'intelligenza artificiale del sistema prenderà possesso del personaggio lasciato libero, muovendolo sullo schermo con buoni risultati, riuscendo soprattutto a non essere una costante "palla al piede" continuamente da tirare fuori dai guai.
La cooperazione, del resto, é uno dei cardini principali di tutto il gameplay, dal momento che i nostri due eroi potranno non solo sostenersi in battaglia ma anche curarsi nel momento del bisogno. Tramite il ritrovamento di particolari pozioni curative (differenti da quelle per uso personale), potranno intervenire nel momento di difficoltà del compagno "lanciando" l'oggetto verso il partner ferito. Ovviamente il massimo del piacere lo si otterrà tramite la cooperazione "umana", raggiungibile tramite Xbox Live o split screen locale. Ed é proprio in questa modalità, specialmente se in compagnia di un amico, che il gameplay di Hunted trova un'esatta collocazione risultando divertente o godibile, grazie anche ad un particolare editor di mappe che consente in pochi passaggi di creare un dungeon da condividere in modalità multigiocatore con i vostri amici e altri utenti della Rete.
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Le buone idee di fondo, purtroppo, si scontrano con una realizzazione tecnica davvero zoppicante, che non riesce a mettere in campo un quadro grafico al passo con i tempi e che, al contrario, presenta più di una magagna. Compenetrazione dei poligoni, texture sciatte e una modellazione che definire approssimativa é voler essere magnanimi. A questo si deve anche associare un level design piuttosto ripetitivo nel suo voler assecondare il gameplay "spara e ripara" e quindi incline a ripresentare fin troppe volte lunghe aree "corridoio" e arene dove immergersi in battaglia a 360. Il che, ovviamente, non aiuta la varietà d'approccio al gameplay rendendo le ore di gioco tutte pericolosamente identiche e costringendo il giocatore a chiedersi a più riprese quanto effettivamente manchi alla conclusione delle operazioni.
Il sistema di controllo riesce a modellarsi piuttosto bene sia che abbiate velleità da elfo-cecchino oppure a menare fendenti nei panni dell'umano dai metodi rozzi e sbrigativi. Qualche problema é invece da segnalare nel momento in cui siamo chiamati a svolgere manovre "diversive" per sottrarci dai colpi avversari, dal momento che la schivata, o meglio il tuffo riparatore, dà vita ad un'animazione piuttosto legnosa e lenta che la rende spesso del tutto inefficace. Assolutamente da dimenticare, anzi da eliminare, il doppiaggio italiano lasciato in mano a due interpreti assolutamente inadatti che hanno "appiattito" due personaggi che, al contrario, avrebbero meritato ben altro spessore per aiutare ad risollevare Hunted dalla palude dei tanti giochi con buone potenzialità ma dalla realizzazione zoppicante e priva di mordente. Alla prossima (?)
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Ad inizio gioco vi sarà richiesta di effettuare la scelta del personaggio da interpretare durante l'avventura, ma non saranno poche le occasioni in cui potrete switchare il personaggio, indossando quindi i panni del vostro partner. Una buona trovata che, potenzialmente, rende il gameplay più variegato e ricco. Ovviamente l'intelligenza artificiale del sistema prenderà possesso del personaggio lasciato libero, muovendolo sullo schermo con buoni risultati, riuscendo soprattutto a non essere una costante "palla al piede" continuamente da tirare fuori dai guai.
La cooperazione, del resto, é uno dei cardini principali di tutto il gameplay, dal momento che i nostri due eroi potranno non solo sostenersi in battaglia ma anche curarsi nel momento del bisogno. Tramite il ritrovamento di particolari pozioni curative (differenti da quelle per uso personale), potranno intervenire nel momento di difficoltà del compagno "lanciando" l'oggetto verso il partner ferito. Ovviamente il massimo del piacere lo si otterrà tramite la cooperazione "umana", raggiungibile tramite Xbox Live o split screen locale. Ed é proprio in questa modalità, specialmente se in compagnia di un amico, che il gameplay di Hunted trova un'esatta collocazione risultando divertente o godibile, grazie anche ad un particolare editor di mappe che consente in pochi passaggi di creare un dungeon da condividere in modalità multigiocatore con i vostri amici e altri utenti della Rete.
Le buone idee di fondo, purtroppo, si scontrano con una realizzazione tecnica davvero zoppicante, che non riesce a mettere in campo un quadro grafico al passo con i tempi e che, al contrario, presenta più di una magagna. Compenetrazione dei poligoni, texture sciatte e una modellazione che definire approssimativa é voler essere magnanimi. A questo si deve anche associare un level design piuttosto ripetitivo nel suo voler assecondare il gameplay "spara e ripara" e quindi incline a ripresentare fin troppe volte lunghe aree "corridoio" e arene dove immergersi in battaglia a 360. Il che, ovviamente, non aiuta la varietà d'approccio al gameplay rendendo le ore di gioco tutte pericolosamente identiche e costringendo il giocatore a chiedersi a più riprese quanto effettivamente manchi alla conclusione delle operazioni.
Il sistema di controllo riesce a modellarsi piuttosto bene sia che abbiate velleità da elfo-cecchino oppure a menare fendenti nei panni dell'umano dai metodi rozzi e sbrigativi. Qualche problema é invece da segnalare nel momento in cui siamo chiamati a svolgere manovre "diversive" per sottrarci dai colpi avversari, dal momento che la schivata, o meglio il tuffo riparatore, dà vita ad un'animazione piuttosto legnosa e lenta che la rende spesso del tutto inefficace. Assolutamente da dimenticare, anzi da eliminare, il doppiaggio italiano lasciato in mano a due interpreti assolutamente inadatti che hanno "appiattito" due personaggi che, al contrario, avrebbero meritato ben altro spessore per aiutare ad risollevare Hunted dalla palude dei tanti giochi con buone potenzialità ma dalla realizzazione zoppicante e priva di mordente. Alla prossima (?)
Hunted: The Demon Forge
7
Voto
Redazione
Hunted: The Demon Forge
Non ci siamo. Le ottime premesse si scontrano con una realizzazione zoppicante e un gameplay che, almeno in singolo, risulta essere troppo ripetitivo e privo di mordente. Hunted si risolleva parzialmente quando giocato in cooperativa "umana", grazie alla buona complementarità dei suoi due protagonisti e ad un set di armi/magie che esaltano appunto le meccaniche cooperative.