Hunter The Reckoning Wayward
di
Tecnicamente parlando, il gioco non offre nessuna particolare innovazione: se è vero che le mappe sono piuttosto ben curate, infatti, c'è da dire che nei modelli è stata posta una cura piuttosto esigua, cosicché, pur non essendo affatto brutti, non reggono assolutamente il confronto con altri prodotti. Gli effetti speciali sono ridotti all'osso, e l'unica nota di merito va alla cura di alcune particolari animazioni: selezionate la Martire e camminate lentamente per visionare uno degli ancheggiamenti più grezzi (o tamarri, o coatti, o come si dice dalle vostre parti) della storia videoludica. Anche il sonoro non è niente di fenomenale: per quanto le musiche che si attivano in determinate situazioni (e che è possibile sbloccare raccogliendole in giro) siano molto belle e realizzate da gruppi professionisti, sono talmente poco sfruttate da lasciarne sprovvisto gran parte del gioco. Nella norma gli effetti sonori e pregevoli i doppiaggi.
Un ultimo discorso per la longevità: tre livelli di difficoltà (di cui uno inizialmente non selezionabile) uniti a quattro Cacciatori selezionabili (inizialmente) e la possibilità di giocare con un amico prolungano parecchio l'attrattiva di questo titolo, ma in generale il gioco rimane piuttosto elementale ed è destinato ad essere secondo a tanti altri.
Ma non ultimo: è comunque un leggero e piacevole diversivo.
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