Hybrid Xbox 360
di
Andrea Ranaldo
Nemmeno l'estate ha sedato la bramosia di sangue dell'utenza Xbox 360. La prova, inconfutabile, é il discreto successo di vendite di Hybrid, Live Arcade targato 5th Cell giunto sul Marketplace un po' in sordina, ma rivelatosi in breve tempo un gustoso passatempo in attesa delle produzioni mainstream dell'inverno. Si tratta del primo gioco a tinte “mature” del team di sviluppo, la cui particolarità é la sua essenza esclusivamente online: non esiste, infatti, alcuna modalità single player, ma verrete subito sballottati in un conflitto persistente tra alieni e umani. Il risultato, nonostante alcuni limiti che andremo ad evidenziare nel corso dell'articolo, é a dir poco soddisfacente.
Ora e sempre, un'invasione aliena
E dire che le premesse non erano certo tra le più originali. Il titolo é ambientato in un imprecisato futuro prossimo in cui una violenta razza aliena, chiamata Variant, invade la Terra per impadronirsi della preziosissima Materia Oscura. La cosa, però, non sembra essere vista di buon occhio dall'Umanità, che desiderosa di ritrovare la libertà perduta ha nei Paladin la propria ultima speranza. Il gioco inizia proprio con la scelta della fazione: tale decisione, sebbene modificabile (attenzione: non in qualsiasi momento e una volta soltanto!), si rivelerà decisiva, visto che avrete la possibilità di giocare esclusivamente con gli amici facenti parte la propria squadra. Una volta selezionata la propria razza (i Variant partono con qualche vantaggio tecnologico, ma c'é più gusto a vincere da outsider...), verrete catapultati nella mappa di gioco. Si tratta di una riproduzione quasi fedele del nostro pianeta: quasi perché, un po' a sorpresa, non c'é traccia dell'Oceania...
I vari continenti saranno suddivisi in decine di territori, ognuno dei quali dotato di una doppia percentuale di completamento: la fazione che per prima ottiene il 100% conquista la Materia Oscura della zona e si avvicina alla vittoria della Guerra. Tale sistema, che é inutile negarlo, fa molto Risiko, é assolutamente accattivante, e vi permetterà di essere parte integrante dell'eventuale successo perché il gioco evidenzia con un eloquente “Zona Calda” i territori in cui la battaglia é sul punto di decretare il suo verdetto. Una volta che tutto il mondo sarà conquistato dai Variant, piuttosto che dai Paladin, tutti i risultati verranno ri-azzerati, e prenderà vita un'altra intensa e sanguinosa guerra. Semplice come bere un bicchiere d'acqua.
Cover and shoot...Cover and shoot...Cover and shoot.............
Una volta scesi sul campo di battaglia, si apprezzano immediatamente i punti di forza del titolo, a cui tuttavia si affiancano limiti davvero imperdonabili. Ma andiamo con ordine. Hybrid é uno sparatutto in terza persona che si gioca in tre contro tre. Le modalità di gioco, sebbene numerose, sono purtroppo poco varie, e vanno dal classico Deathmatch a partite più tattiche come Re della Collina e la gradevole Sovrano, in cui ad ogni uccisione, così come ad ogni morte, vedrete migliorare o peggiorare il livello del personaggio, con tanto di bonus o malus alla propria arma: vince il giocatore che arriva per primo al livello 21.
Il difetto principale, che rende di fatto troppo lineare l'esperienza di gioco, é l'impossibilità di muoversi liberamente per la mappa. Gli stage, infatti, sono colmi di coperture, e il giocatore potrà semplicemente volare grazie al proprio jetpack da una difesa all'altra, relegando l'azione ad uno stucchevole cover system alla Gears of War privo di particolare mordente. Il problema é acuito dal level design non particolarmente ispirato, e che vede i vari campi di battaglia assomigliarsi tra loro, sia da un punto di vista estetico che, cosa ancor più grave, nel modo in cui devono essere affrontati.
Il rammarico é sicuramente tanto, a maggior ragione se si pensa all'ottimo grado di personalizzazione del personaggio, e al precisissimo sistema di controllo che, con pochi minuti di praticantato, vi metterà subito nelle condizioni di padroneggiare al meglio il proprio alter ego. All'immediatezza di base si affianca un aspetto strategico per nulla trascurabile, grazie alla presenza di un gran numero di variabili. Sorvolando sull'elevato numero di caschi, utili esclusivamente ad abbellire esteticamente il proprio soldato, disporrete di una ricchissima armeria dotata di tantissime alternative, sia sbloccabili col “sudore” delle partite (e per sbloccarle tutte dovrete davvero giocare molto!), che in modo più agevole (ma meno soddisfacente) con microtransazioni tramite Microsoft Points. Ce n'é davvero per tutti i gusti, da fucili d'assalto a mitragliatrici leggere, fino a fucili da cecchino e lanciarazzi: qualsiasi sia il vostro stile bellico, troverete esauditi i vostri sogni distruttivi.
Alle armi si affiancano ulteriori “perk”: l'abilità e la specializzazione. La prima é suddivisa in quattro macro-categorie (Potenziamento, Supporto, Attacco e Difesa), e permette l'utilizzo di bonus speciali per un limitato periodo di tempo, come le granate, le munizioni infinite, la rigenerazione della salute del proprio team, e così via. Una volta lanciata, occorre aspettare mezzo minuto prima che l'abilità sia di nuovo disponibile.
La specializzazione, invece, andrà ad intaccare direttamente le potenzialità del proprio alter ego. Potremo scegliere se optare per una armatura più resistente, piuttosto che per un incremento dei punti esperienza, un potenziamento dei propri attacchi, e altri espedienti di simile tenore. E' innegabile che, specie giocando con i propri amici, sarà decisivo riuscire a bilanciare al meglio tutti gli elementi: fortunatamente, il compito é facilitato anche qualora affrontiate una missione al fianco di emeriti sconosciuti, visto che prima di scendere in battaglia avrete modo di vedere le scelte degli altri giocatori.
L'ultimo aspetto decisivo é la presenza dei droni. Mettere a segno una serie di uccisioni, infatti, dà vita a tre tipi di robot che vi affiancheranno autonomamente sul campo di battaglia: dopo un'uccisione sbloccherete il Segugio, un robottino che resterà sempre al vostro fianco allo scopo di proteggervi, mentre a tre otterremo il Guerrafondaio, un corazzato in grado di attaccare il nemico perlustrando l'intera mappa, e infine a cinque disporremo della Cacciatrice, un cyborg letale che ucciderà in modo fulmineo il nemico più vicino. Si tratta di un espediente sicuramente ben riuscito, e che rende molto più adrenalinico l'intero scontro, visto che con soli sei giocatori il rischio di avere battaglie soporifere era indubbiamente alto. Così, fortunatamente, non é, e nonostante alcune circostanze siano un po' confusionarie, il fattore divertimento riesce ad emergere, grazie anche ad un comparto tecnico che, sebbene non all'avanguardia per quanto concerne modelli poligonali e texture, dispone di un frame rate ancorato a 60 fps.
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Ora e sempre, un'invasione aliena
E dire che le premesse non erano certo tra le più originali. Il titolo é ambientato in un imprecisato futuro prossimo in cui una violenta razza aliena, chiamata Variant, invade la Terra per impadronirsi della preziosissima Materia Oscura. La cosa, però, non sembra essere vista di buon occhio dall'Umanità, che desiderosa di ritrovare la libertà perduta ha nei Paladin la propria ultima speranza. Il gioco inizia proprio con la scelta della fazione: tale decisione, sebbene modificabile (attenzione: non in qualsiasi momento e una volta soltanto!), si rivelerà decisiva, visto che avrete la possibilità di giocare esclusivamente con gli amici facenti parte la propria squadra. Una volta selezionata la propria razza (i Variant partono con qualche vantaggio tecnologico, ma c'é più gusto a vincere da outsider...), verrete catapultati nella mappa di gioco. Si tratta di una riproduzione quasi fedele del nostro pianeta: quasi perché, un po' a sorpresa, non c'é traccia dell'Oceania...
I vari continenti saranno suddivisi in decine di territori, ognuno dei quali dotato di una doppia percentuale di completamento: la fazione che per prima ottiene il 100% conquista la Materia Oscura della zona e si avvicina alla vittoria della Guerra. Tale sistema, che é inutile negarlo, fa molto Risiko, é assolutamente accattivante, e vi permetterà di essere parte integrante dell'eventuale successo perché il gioco evidenzia con un eloquente “Zona Calda” i territori in cui la battaglia é sul punto di decretare il suo verdetto. Una volta che tutto il mondo sarà conquistato dai Variant, piuttosto che dai Paladin, tutti i risultati verranno ri-azzerati, e prenderà vita un'altra intensa e sanguinosa guerra. Semplice come bere un bicchiere d'acqua.
Cover and shoot...Cover and shoot...Cover and shoot.............
Una volta scesi sul campo di battaglia, si apprezzano immediatamente i punti di forza del titolo, a cui tuttavia si affiancano limiti davvero imperdonabili. Ma andiamo con ordine. Hybrid é uno sparatutto in terza persona che si gioca in tre contro tre. Le modalità di gioco, sebbene numerose, sono purtroppo poco varie, e vanno dal classico Deathmatch a partite più tattiche come Re della Collina e la gradevole Sovrano, in cui ad ogni uccisione, così come ad ogni morte, vedrete migliorare o peggiorare il livello del personaggio, con tanto di bonus o malus alla propria arma: vince il giocatore che arriva per primo al livello 21.
Il difetto principale, che rende di fatto troppo lineare l'esperienza di gioco, é l'impossibilità di muoversi liberamente per la mappa. Gli stage, infatti, sono colmi di coperture, e il giocatore potrà semplicemente volare grazie al proprio jetpack da una difesa all'altra, relegando l'azione ad uno stucchevole cover system alla Gears of War privo di particolare mordente. Il problema é acuito dal level design non particolarmente ispirato, e che vede i vari campi di battaglia assomigliarsi tra loro, sia da un punto di vista estetico che, cosa ancor più grave, nel modo in cui devono essere affrontati.
Il rammarico é sicuramente tanto, a maggior ragione se si pensa all'ottimo grado di personalizzazione del personaggio, e al precisissimo sistema di controllo che, con pochi minuti di praticantato, vi metterà subito nelle condizioni di padroneggiare al meglio il proprio alter ego. All'immediatezza di base si affianca un aspetto strategico per nulla trascurabile, grazie alla presenza di un gran numero di variabili. Sorvolando sull'elevato numero di caschi, utili esclusivamente ad abbellire esteticamente il proprio soldato, disporrete di una ricchissima armeria dotata di tantissime alternative, sia sbloccabili col “sudore” delle partite (e per sbloccarle tutte dovrete davvero giocare molto!), che in modo più agevole (ma meno soddisfacente) con microtransazioni tramite Microsoft Points. Ce n'é davvero per tutti i gusti, da fucili d'assalto a mitragliatrici leggere, fino a fucili da cecchino e lanciarazzi: qualsiasi sia il vostro stile bellico, troverete esauditi i vostri sogni distruttivi.
Alle armi si affiancano ulteriori “perk”: l'abilità e la specializzazione. La prima é suddivisa in quattro macro-categorie (Potenziamento, Supporto, Attacco e Difesa), e permette l'utilizzo di bonus speciali per un limitato periodo di tempo, come le granate, le munizioni infinite, la rigenerazione della salute del proprio team, e così via. Una volta lanciata, occorre aspettare mezzo minuto prima che l'abilità sia di nuovo disponibile.
La specializzazione, invece, andrà ad intaccare direttamente le potenzialità del proprio alter ego. Potremo scegliere se optare per una armatura più resistente, piuttosto che per un incremento dei punti esperienza, un potenziamento dei propri attacchi, e altri espedienti di simile tenore. E' innegabile che, specie giocando con i propri amici, sarà decisivo riuscire a bilanciare al meglio tutti gli elementi: fortunatamente, il compito é facilitato anche qualora affrontiate una missione al fianco di emeriti sconosciuti, visto che prima di scendere in battaglia avrete modo di vedere le scelte degli altri giocatori.
L'ultimo aspetto decisivo é la presenza dei droni. Mettere a segno una serie di uccisioni, infatti, dà vita a tre tipi di robot che vi affiancheranno autonomamente sul campo di battaglia: dopo un'uccisione sbloccherete il Segugio, un robottino che resterà sempre al vostro fianco allo scopo di proteggervi, mentre a tre otterremo il Guerrafondaio, un corazzato in grado di attaccare il nemico perlustrando l'intera mappa, e infine a cinque disporremo della Cacciatrice, un cyborg letale che ucciderà in modo fulmineo il nemico più vicino. Si tratta di un espediente sicuramente ben riuscito, e che rende molto più adrenalinico l'intero scontro, visto che con soli sei giocatori il rischio di avere battaglie soporifere era indubbiamente alto. Così, fortunatamente, non é, e nonostante alcune circostanze siano un po' confusionarie, il fattore divertimento riesce ad emergere, grazie anche ad un comparto tecnico che, sebbene non all'avanguardia per quanto concerne modelli poligonali e texture, dispone di un frame rate ancorato a 60 fps.
Hybrid Xbox 360
7
Voto
Redazione
Hybrid Xbox 360
In attesa dei capolavori della stagione invernale, Hybrid rappresenta un gustoso passatempo per tutti gli amanti degli sparatutto online. Il titolo dispone di una sovrastruttura molto curata, di un gameplay immediato, e di una componente strategica che, soprattutto in compagnia di amici, é in grado di regalare notevoli soddisfazioni. Purtroppo, la scelta di consegnare al cover system un ruolo da assoluto protagonista, unita ad un level design per nulla ispirato, danno vita ad un'esperienza sì frenetica e gradevole, ma anche terribilmente ripetitiva. La stessa vita del titolo, inoltre, é esclusivamente affidata alla community: non esistono, infatti, modalità in single player, e viene difficile pensare che con le uscite delle prossime settimane saranno ancora in tanti a cimentarsi nella caccia alla Materia Oscura. Se però amate il genere, e siete pronti a chiudere un occhio di fronte a questi difetti, Hybrid potrebbe rivelarsi una scelta vincente.