IL-2 Sturmovik: Birds of Prey
di
Luca Gambino
Owen Wright, Andrew Danilov, Glenn Duncan. Tutti nomi che non hanno lasciato un segno indelebile nella storia ma che l'hanno in parte scritta con il loro sacrificio e con quelle particolari doti che hanno tenuto lontano lo spettro del nazismo come unica potenza europea. Nomi inventati quelli appena citati, ovviamente, ma sono un simbolo dietro cui si celano le vere storie dei tanti piloti inglesi, americani e russi che hanno realmente combattuto la Luftwaffe tedesca nel corso della seconda guerra mondiale, ricacciandoli entro i loro confini e sconfiggendoli una volta per tutte. E' a loro che IL-2 Sturmovik é dedicato.
E' sempre difficile portare su console un simulatore di volo, specialmente quando questo ha sul groppone un primo titolo che ha visto la luce su PC e che é considerato a ragione come il migliore esempio di simulatore dedicato alla seconda guerra mondiale. Ancora più difficile quando si devono affrontare tutti i rischi e le insidie che un titolo del genere nasconde, vista la pessima predisposizione dei controller console e la mancanza di tutti quei tasti (e quindi funzioni associate) che mandano in sollucchero qualsiasi amante del volo virtuale. A questo aggiungete anche l'imgombrante presenza di concorrenti come HAWX o, giusto per rimanere in tema, di quel Heroes Over Europe che si prefigge di sondare i cieli del secondo conflitto mondiale, esattamente come IL2.
Questo lo scenario della battaglia. Al timone Gaijin Entertainment, chiamati ad una seconda possibilità dopo il non certo esaltante X-blades. Il team di programmazione si é dimostrato intelligente, rifugiando dalla volontà di proporre al giocatore un semplice gioco arcade basato sulla WWII ma, abbracciando anche un pubblico potenzialmente più vasto, ha cercato di abbracciare anche meccaniche simulative e realistiche tutt'ora sconosciute in ambiente console. Il risultato finale é assolutamente lusinghiero, riuscendo ad accontentare effettivamente un po' tutti, seppure con qualche limite ed eccezione.
Si parte dal tutorial. Necessario per afferrare e comprendere le meccaniche di base del volo, obbligatorio per sbloccare le modalità simulativa e quella realistica. IL-2 infatti vive su tre livelli di difficoltà, selezionabili a piacimento ad inizio missione, che ne determinano le caratteristiche di volo e manovrabilità. Ad affiancare la classica modalità Arcade, dove qualsiasi manovra é consentita senza alcuna, o quasi, conseguenza diretta, troviamo altri due livelli dove una qualsiasi manovra sbagliata é sinonimo di stallo, avvitamento e, senza la dovuta abilità, schianto.
La storyline di IL-2 si snoda attraverso i giorni più cupi del secondo conflitto, quando l'esercito tedesco tentò la conquista dall'alto dall'alto della Gran Bretagna, ricacciati indietro dall'esperienza e abilità della RAF. Così come in Callo f Duty con le ali (ogni riferimento a spot televisivi é puramente casuale), vestiremo i panni di piloti inglesi, americani e russi. Anche le battaglie a cui prenderemo parte hanno fondamenti reali e saranno precedute da filmati/documentario che aumentano il grado di realismo e inseriscono il giocatore da un preciso riferimento storico che aiuta sicuramente nell'immedesimazione.
La natura delle missioni é un po' quella classica del genere e spazia dal bombardamento a tappeto di obbiettivi strategici del nemico, all'abbattimento di bombardieri avversari, fino all'annientamento dei temibili caccia della LUftwaffe. Ad inframezzare queste missioni di stampo più classico, saremo chiamati di tanto in tanto a compiere missioni “bonus” che ci vedranno protagonisti del recupero di piloti amici precipitati dietro le linee nemiche ad altre operazioni di soccorso a velivoli amici in evidente difficoltà. Il tutto, ovviamente, coadiuvati dai nostri compagni di brigata che voleranno al nostro fianco e saranno soggetti ai nostri ordini e voleri. Tramite l'utilizzo del D-pad potremo ordinare loro di abbattere il bersaglio designato, oppure garantirci un'adeguata copertura della coda, dal momento che gli aerei avversari cercheranno di colpirci in qualsiasi modo possibile.
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E' sempre difficile portare su console un simulatore di volo, specialmente quando questo ha sul groppone un primo titolo che ha visto la luce su PC e che é considerato a ragione come il migliore esempio di simulatore dedicato alla seconda guerra mondiale. Ancora più difficile quando si devono affrontare tutti i rischi e le insidie che un titolo del genere nasconde, vista la pessima predisposizione dei controller console e la mancanza di tutti quei tasti (e quindi funzioni associate) che mandano in sollucchero qualsiasi amante del volo virtuale. A questo aggiungete anche l'imgombrante presenza di concorrenti come HAWX o, giusto per rimanere in tema, di quel Heroes Over Europe che si prefigge di sondare i cieli del secondo conflitto mondiale, esattamente come IL2.
Questo lo scenario della battaglia. Al timone Gaijin Entertainment, chiamati ad una seconda possibilità dopo il non certo esaltante X-blades. Il team di programmazione si é dimostrato intelligente, rifugiando dalla volontà di proporre al giocatore un semplice gioco arcade basato sulla WWII ma, abbracciando anche un pubblico potenzialmente più vasto, ha cercato di abbracciare anche meccaniche simulative e realistiche tutt'ora sconosciute in ambiente console. Il risultato finale é assolutamente lusinghiero, riuscendo ad accontentare effettivamente un po' tutti, seppure con qualche limite ed eccezione.
Si parte dal tutorial. Necessario per afferrare e comprendere le meccaniche di base del volo, obbligatorio per sbloccare le modalità simulativa e quella realistica. IL-2 infatti vive su tre livelli di difficoltà, selezionabili a piacimento ad inizio missione, che ne determinano le caratteristiche di volo e manovrabilità. Ad affiancare la classica modalità Arcade, dove qualsiasi manovra é consentita senza alcuna, o quasi, conseguenza diretta, troviamo altri due livelli dove una qualsiasi manovra sbagliata é sinonimo di stallo, avvitamento e, senza la dovuta abilità, schianto.
La storyline di IL-2 si snoda attraverso i giorni più cupi del secondo conflitto, quando l'esercito tedesco tentò la conquista dall'alto dall'alto della Gran Bretagna, ricacciati indietro dall'esperienza e abilità della RAF. Così come in Callo f Duty con le ali (ogni riferimento a spot televisivi é puramente casuale), vestiremo i panni di piloti inglesi, americani e russi. Anche le battaglie a cui prenderemo parte hanno fondamenti reali e saranno precedute da filmati/documentario che aumentano il grado di realismo e inseriscono il giocatore da un preciso riferimento storico che aiuta sicuramente nell'immedesimazione.
La natura delle missioni é un po' quella classica del genere e spazia dal bombardamento a tappeto di obbiettivi strategici del nemico, all'abbattimento di bombardieri avversari, fino all'annientamento dei temibili caccia della LUftwaffe. Ad inframezzare queste missioni di stampo più classico, saremo chiamati di tanto in tanto a compiere missioni “bonus” che ci vedranno protagonisti del recupero di piloti amici precipitati dietro le linee nemiche ad altre operazioni di soccorso a velivoli amici in evidente difficoltà. Il tutto, ovviamente, coadiuvati dai nostri compagni di brigata che voleranno al nostro fianco e saranno soggetti ai nostri ordini e voleri. Tramite l'utilizzo del D-pad potremo ordinare loro di abbattere il bersaglio designato, oppure garantirci un'adeguata copertura della coda, dal momento che gli aerei avversari cercheranno di colpirci in qualsiasi modo possibile.
IL-2 Sturmovik: Birds of Prey
8.5
Voto
Redazione
IL-2 Sturmovik: Birds of Prey
Un simulatore comandato da un pad? Se fino a qualche giorno fa un'idea simile era da escludere a priori, IL-2: Birds of Prey riesce invece a dimostrare che anche le possibilità offerte dall'attuale generazione di console, possono soddisfare anche i palati più fini, a patto che ovviamente siano propensi a qualche compromesso. Vista la sua natura “poliedrica”, Birds of Prey riesce ad accontentare praticamente tutti. Il giocatore in cerca di un arcade su ali senza troppa voglia di impegnarsi ma alla ricerca di un gioco semplice ma avvincente e quello che invece vuole mettere alla prova le proprie abilità di novello pilota. IL-2 é diventato per tutti. Bene così.