Il-2 Sturmovik: Cliffs of Dover

Il2 Sturmovik Cliffs of Dover
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Ovviamente, a fianco della lunga campagna che permette di ripercorrere fedelmente tutte le concitate fasi della Battaglia d'Inghilterra, dai primi attacchi degli Stuka contro le navi nella Manica e le installazioni radar sulla costa, fino ai terribili giorni del blitz sopra Londra e le altre città inglesi, viene presentato un robusto comparto multiplayer, capace di gestire battaglie aeree di, mettetevi seduti, 128 giocatori simultaneamente. Ce n'é da far girare la testa ad un comandante di stormo, non c'é che dire!

Tanta magnificenza, però, ha il suo risvolto negativo della medaglia che si riverbera immancabilmente sul comparto tecnico. La grafica, infatti, da un lato mostra chiari segni dell'evoluzione della specie, regalando alla vista spettacoli da cartolina, a partire da una superficie marina fotorealistica anche quando la luce la illumina a raso, all'alba o al tramonto. Oppure gestendo con precisione millimetrica i modelli di danno dei velivoli, dotati di decine di parti indipendenti che possono essere sforacchiate, strappate, divelte, incendiate dal fuoco nemico, creando combinazioni visivesempre nuove che corrispondono immancabilmente, se il livello di difficoltà é regolato in modo opportuno, a danni reali all'apparecchio che potrebbero comprometterne in tutto o in parte l'operatività, la manovrabilità o perfino la sopravvivenza.

I modeli esterni degli aerei sono davvero ben fatti, ma dove il gioco supera se stesso é nella gestione maniacale e in un certo senso superflua, ma non per questo meno apprezzabile, della realizzazione dei cockpit. Cloche, strumentazione e dettagli del cruscotto di ogni singolo apparecchio sono stati riprodotti inmodo assolutamente fedele all'originale. Un vezzo inutile, forse, visto che il novantanove per cento degli utenti volerà pilotando da visuale esterna o adoperando il cockpit vrituale, ma che proprio per questo rappresenta una nota in qualche modo artistica che va ben oltre il mero dettaglio tecnico,realizzato in quanto utile a qualcosa.

Lo Stuka, micidiale bombardiere, pessimo nel combattimento manovrato
Lo Stuka, micidiale bombardiere, pessimo nel combattimento manovrato
Meglio il porridge del campo di prigionia che finire arrosto
Meglio il porridge del campo di prigionia che finire arrosto
La rete radar della Manica contribuì alla vittoria
La rete radar della Manica contribuì alla vittoria


Il prezzo da pagare per tanta bellezza é alto, però, e prevede la necesità di possedere una macchina di potenza adeguata, non meno di un'attenzione preventiva ai settaggi della qualità video, del frame rate (sì, dovete regolarlo a mano facendo qualche prova, a meno che non vi piaccia crashare con il gioco nel bel mezzo di una missione...) e di quant'altro é necessario ad evitare che il gioco improvvisamente degradi di qualità o si metta a scattare, o peggio ancora si blocchi, magari proprio quando, dopo mezz'ora di evoluzioni, siete finalmente riusciti a mettervi a ore sei di quel maledetto caccia nemico... Difficile perdonare bachi di tale entità ad un gioco indie, quasi impossibile rimettere lo stesso peccato ad un blasone come Sturmovik, che pretende di lanciare Cliffs of Dovers come lo stato dell'arte del genere aeronautico. Una patch, prontamente rilasciata, tenta di risolvere i problemi maggiori e la cosa, in linea di principio, parrebbe funzionare.

Perlomeno in parte, perché la caduta del frame rate seguita a perseguitare il gioco, specie nelle fasi più concitate degli scontri affollati, riducendo di parecchio il piacere visivo che, altrimenti, i modelli poligonali così ben curati riuscirebbero a regalare. Il sonoro, fortunatamente, fa la sua parte, forte di effetti speciali memorabili e di musiche poco invasive e all'altezza dell'epica narrata. Ottima anche l'IA di nemici e gregari che, in linea di massima, tendono a comportarsi come piloti da combattimento autentici, dandoci parecchio filo da torcere, perfino troppo in determinate situazioni, quando ci punge vaghezza di tentare di abbaterne qualcuno.Anche i mitraglieri dei bombardieri sembrano essere tutti i primi della classe, rendendo un inferno ogni avvicinamento ad un plurimotore nel quale, per imperizia o altra situazione, si finisca per sbagliarne l'angolo d'attacco, portandosi nel loro raggio di tiro.

Il gameplay, affidato alla consueta impostazione Sturmovik dei comandi (sì, é possibile configurare un joystickma no, non avviene automaticamente, anche qui vi toccherà smacchinare un po'), regala emozioni autentiche, sia che si voli su un Tiger Moth in solitaria sulla Manica, sia che si piombi a bordo di un caccia in mezzo ad una formazione serrata di Heinkel He-111, pronti a scaricare il loro carico di morte. Nella trama della campagna, poi, sono inserite situazioni romanzate che senza dubbio la rendono meno fredda e favoriscono l'immedesimazione. Di una di esse, forse, avrete letto in giro. E' la storia di un pilota che decide di regalare il battesimo dell'aria alla sua bella, cameriera di un pub vicino all'aeroporto. Il romantico volo clandestino, però, viene movimentatoinaspettatamente da un aereo tedesco sbucato dal nulla e allora...

Che dire in conclusione, allora? Un titolo della serie Sturmovik, targato Ubisoft, non si può semplicemente stroncare per i suoi tanti, troppi difetti tecnici. Senza considerare, nel contempo, i suoi molti pregi e le sue potenzialitàin parte soffocate dai problemi che, però, una serie adeguata e accurata di patch saràprobabilmente in grado di risolvere. Il gioco, con il suo multiplayer da 128 giocatori, con il suo dannato sistema di protezione che richiede la registrazione su Steam anche se se lo si acquista in negozio, con i suoi aerei storici perfettamente ricostruiti, passerà probabilmente alla storia come un mezzo passo falso, come un titolo che avrebbe potuto, con un po' di sforzo e qualche colpetto di lima in più,diventare davveroun importantepunto di svolta del franchise. Un momento che, invece, dovrà temo essere rimandato, pur restando Il-2: CoD (che acronimo! Possibile che i creativi di Maddox e Ubi non se ne siao accorti?) un titolo godibile e divertente. Pazienza, amici della simulazione aeronautica, sarà per la prossima volta. Fatevici un voletto, però, perché lo merita e perché nonsaprei proprio, al momento, suggerirvi alternative altrettanto meritevoli, là fuori! Cieli blu a tutti!

Il-2 Sturmovik: Cliffs of Dover
7

Voto

Redazione

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Il-2 Sturmovik: Cliffs of Dover

La domanda sorge immediata. Lo Sturmovik che c'azzecca? Nell'estate 1940 l'aeronautica sovietica, conclusa la difficile campagna in Finlandia, al massimo compiva esercitazioni e del famoso arereo d'attacco al suoloIlyushin Il-2 Shturmovik (dopo la s ci va l'h, per pronunciare il nome correttamente) entrato in servizio solo un anno più tardi, esisteva al massimo qualche disegno o prototipo. Il che dimostra come, a volte, siapprofitti di unmarchio di successo per scopi meramente pubblicitari o per catturare l'attenzione del pubblico degli affezionati. Il brand Sturmovik, senza l'h, ha mietuto successi e plausi fin dal suo esordio, sotto l'egida si 1C Games, eadesso lo si é voluto sfruttare, approfittando dell'ignoranza storica dei più, per promuovere il nuovo titolo sulla Battaglia d'Inghilterra. Occhio però. Il gioco é tutt'altro che esente da seri difetti tecnici e il rischio, ora, é che il franchise, invece di contribuire a promuovere le vendite, rischi di bruciare in pochi mesi dieci anni di fama meritata!

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