Ricordate quando, da bambini, vi venivano lette le favole di Fedro? Quest'antica e innocente emozione oggi potrà essere rivissuta grazie alla presenza, in questo prodotto, proprio dello stesso Fedro che per diverse settimane ha infestato gli spazi del noto programma Mai dire Grande Fratello. Ebbene si, dopo spettacoli, dibattiti, riviste e persino tesi di laurea, anche sulla nostra amata PS One l'onnipresente format olandese si è palesato in tutta la sua gloria, a dimostrazione che su una piattaforma così diffusa come la piccola console di casa Sony, ci finisce proprio di tutto. Il gioco del Grande Fratello è stato pensato e realizzato nelle vesti di una sorta di strategico a turni, almeno nelle intenzioni degli sviluppatori. Non aspettatevi, però, nulla di trascendentale, le caratteristiche strategiche sono state appena abbozzate e di conseguenza non vi sarà necessario rispolverare il vostro L'Arte della Guerra di Sun-tzu e in ogni caso potrete contare sugli aiuti dati direttamente dal gioco durante lo stesso.
Il prodotto, sviluppato secondo quelle che sono le caratteristiche dei personaggi nella realtà, vi permetterà di impersonare uno tra i tanti personaggi presenti nelle tre serie del famoso programma, scelto da una selezionatissima rosa dei più pittoreschi protagonisti che tanto ci hanno fatto sognare. Oltre quindi alla possibilità di impersonare Fedro, piuttosto che il palestrato Taricone, vi verrà anche data la possibilità di scegliervi i compani d'avventura e quindi di mixare in un cocktail sempre differente, tutti i protagonisti che finora si sono avvicendati all'interno della "caaaaasa" più famosa d'Italia. Una volta scelto il personaggio che si vuole interpretare, il giocatore avrà a disposizione quattro turni per ogni giorno di gioco, in cui si dovrà dare da fare per aumentare la sua popolarità sia con gli altri ospiti, sia con il pubblico a casa. Avrete a disposizione i canonici 100 giorni, durante i quali la lotta per la popolarità aumenterà o diminuirà le vostre statistiche a seconda delle azioni compiute e che vi porteranno ad essere nominati o a nominare un altro ospite della casa ogni due settimane. Ovviamente l'ultimo ad abbandonare l'abitazione dopo l'ultimo giorno di gioco sarà il vincitore.
Ogni personaggio sarà caratterizzato da quattro statistiche di base, vale a dire il Fisico (la sua salute e le sue doti atletiche), l'Emotività (la sensibilità, la creatività e l'empatia), l'Intelletto (la logica e il ragionamento, oltre che l'autocontrollo) e la Sopportazione (la resistenza alle crisi di nervi). Come detto in precedenza, bisognerà riuscire a farsi ben volere sia dal pubblico, al quale spetterà, in ogni caso, l'ultima parola sulla vostra permanenza nella Casa, sia dagli altri concorrenti: scherzi, ripicche, gelosie e astuzie saranno le uniche armi a vostra disposizione, tenendo sempre sotto controllo lo stress accumulato per evitare di dover lasciare la casa prima del tempo con i nervi a pezzi. Ad ogni vostro turno, (ne disporrete di soli quattro al giorno), dovrete scegliere con cura la vostra azione, in vista del risultato finale: potrete parlare bene, o male, di qualcuno con qualcun altro, fare coccole, sorridere ecc. sempre tenendo in considerazione la simpatia che gli altri nutrono per voi, oltreché il loro carattere.
Riuscire a farsi benvolere da pubblico e compagni, scampare alle nominations, cimentarsi nelle prova settimanali e via discorrendo...i motivi di interesse per realizzare un titolo all'altezza c'erano tutti, invece "Il grande Fratello", ci riesce solo in parte, a causa della grafica troppo scarna (carine le caricature, ma siamo convinti che il pubblico voglia qualcosa in più) per essere appetibile e da un sistema di gioco troppo lento e alla lunga ripetitivo. Certo, la possibilità di vivere, sebbene virtualmente, le avventure che si possono creare all'interno della casa più famosa d'Italia rappresentano un'appeal non indifferente, ma obbiettivamente si poteva aspirare a qualcosa di più. Dedicato ai maniaci della trasmissione più "guardona" della storia della televisione italiana.
