Il Libro della Giungla
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Ogni livello é caratterizzato inoltre dalla presenza di un determinato numero di "medaglie dei Boss", ovvero di piccoli gettoni raffiguranti il boss del corrente livello. La raccolta di tutti le medaglie é uno dei punti focali di Jungle Book dato che, in caso contrario, implica l'impossibilità di proseguire nel gioco e nella scoperta di nuovi stage. Ma la struttura di gioco della produzione Ubi Soft rende particolarmente accurata anche la gestione delle suddette medaglie, dato che durante lo sviluppo dell'intera vicenda il giovane Mowgli cresce, impara nuove movenze e... capisce come stare al mondo!
Questo vuol dire che inizialmente il nostro cucciolo d'uomo non sarà in grado di esibirsi in un gran numero di movimenti, che invece andrà imparando (grazie ai veloci momenti di tutorial presenti prima di alcuni livelli) durante il proseguimento del gioco. In tal modo alcune medaglie che non sono inizialmente raggiungibili (per evidenti lacune di Mowgli) andranno recuperate tornando sui propri passi in seguito. Se da una parte la richiesta di raccogliere tutte (e proprio tutte) le medaglie presenti può risultare a tratti frustrante, é anche vero che in tal modo il giocatore viene spinto a esplorare nel migliore dei modi ogni singolo livello del gioco. Fortunatamente la struttura dei livelli, indubbiamente uno dei punti cardine su cui ruota l'eventuale successo di un gioco di piattaforme 2D, di Jungle Book é studiata ottimamente, rendendo il gioco divertente e intrigante... a differenza di quanto capita troppo spesso con prodotti per Gameboy Color che, spesso frutto di conversioni malriuscite, offrono delle strutture esageratemente semplicistiche e assolutamente lineari
Allo stesso modo va sottolineato l'intelligente sistema di interazione con l'ambiente che non si ferma unicamente alle diverse tipologie di interruttori, ma si amplia grazie alla necessità di sviluppare alcuni rapporti con alcuni potenziali nemici: un serpentone si rifiuta di farci passare? Basterà lanciargli una banana, lasciare che si faccia attirare dalla gola e quindi oltrepassarlo nel momento della pappa. Lo stesso dicasi per scimmiette e altri simpatici abitanti della sotto-giungla digitale..
Questo vuol dire che inizialmente il nostro cucciolo d'uomo non sarà in grado di esibirsi in un gran numero di movimenti, che invece andrà imparando (grazie ai veloci momenti di tutorial presenti prima di alcuni livelli) durante il proseguimento del gioco. In tal modo alcune medaglie che non sono inizialmente raggiungibili (per evidenti lacune di Mowgli) andranno recuperate tornando sui propri passi in seguito. Se da una parte la richiesta di raccogliere tutte (e proprio tutte) le medaglie presenti può risultare a tratti frustrante, é anche vero che in tal modo il giocatore viene spinto a esplorare nel migliore dei modi ogni singolo livello del gioco. Fortunatamente la struttura dei livelli, indubbiamente uno dei punti cardine su cui ruota l'eventuale successo di un gioco di piattaforme 2D, di Jungle Book é studiata ottimamente, rendendo il gioco divertente e intrigante... a differenza di quanto capita troppo spesso con prodotti per Gameboy Color che, spesso frutto di conversioni malriuscite, offrono delle strutture esageratemente semplicistiche e assolutamente lineari
Allo stesso modo va sottolineato l'intelligente sistema di interazione con l'ambiente che non si ferma unicamente alle diverse tipologie di interruttori, ma si amplia grazie alla necessità di sviluppare alcuni rapporti con alcuni potenziali nemici: un serpentone si rifiuta di farci passare? Basterà lanciargli una banana, lasciare che si faccia attirare dalla gola e quindi oltrepassarlo nel momento della pappa. Lo stesso dicasi per scimmiette e altri simpatici abitanti della sotto-giungla digitale..