Il segreto del Nautilus
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La Cryo di produrre avventure grafiche non si stanca mai, e questo "Il segreto del Nautilus" ne è l'esempio lampante. Stavolta 20.000 leghe sotto i mari, il famoso libro di cui nessuno può non aver mai sentito parlare, è lo spunto da cui i programmatori hanno sviluppato l'intera trama del gioco. Durante il 21esimo secolo, voi impersonerete un giovane oceanografo che da qualche parte nell'Oceano Atlantico durante una spedizione scientifica, si imbatterà in uno strano sottomarino nascosto in una faglia marina.
Quest'ultimo si rivela essere il Nautilus ormai abbandonato dal capitano Nemo e da tutto l'equipaggio. Starà ora a voi salire a bordo e... svelare il mistero che avvolge tutta la vicenda.
L'idea dei programmatori di tirare in ballo una storia avvincente come quella del Capitano Nemo non è stata malvagia, anche se, un opera fantasiosa come 20 mila leghe sotto i mari avrebbe meritato qualcosina in più. Non che sia un grandissimo fan di Giulio Verne, ma sono consapevole che, mentre le vicende di questo gioco si svolgono solo ed esclusivamente nel sottomarino (il Nautilus), quelle del libro sono parecchio più articolate: insomma, i tre naufraghi avevano avuto modo di vedere Atlantide, erano andati a caccia nelle "foreste" del mare, avevano lottato contro piovre giganti e così via, qua invece il tutto si limita ad un esplorazione del sottomarino che nella storia era scomparso tra i flutti con capitano Nemo.
Così la trama si propone decisamente interessante, ma la dove dovrebbe ampliarsi per dare spazio a nuove soluzioni, si ferma: ci si aspetta un qualcosa che poi effettivamente non arriva e tutta l'avventura altro non sarà che un vagabondare per le varie locazioni del sottomarino al fine di risolvere qualche enigma.
Il gioco sostanzialmente è un avventura grafica punta e clicca che, come il precedente Jerusalem sempre prodotto dalla Cryo, offre un impostazione decisamente semplice come ogni simil gioco deve possedere. Vi dovrete muovere attraverso dei punti fissi, lungo i quali potrete far girare la telecamera lungo un asse in qualsiasi direzione. Se quindi in jerusalem la possibilità era di far compiere alla telecamera un giro di 360°, qua potrete anche indirizzarla verso l'alto o il basso, in modo da avere un visione completa dell'ambiente circostante: semi inutile, ma apprezzabile.
Purtroppo sono ancora del parere che bisognerebbe dare una svolta a questo sistema di gioco, perché muoversi attraverso dei punti fissi è parecchio limitativo, toglie libertà al giocatore ed è anche parecchio frustrante. Certo, questa tipologia di gioco ha i suoi fans, però sono del parere che dovrebbe imboccare una strada decisamente differente, ma sono opinioni puramente soggettive.
Dal punto di vista grafico le cose non si distaccano minimamente rispetto ai milioni di titoli simili in circolazione: per far girare questo titolo su pc di certo non vi servirà una macchina particolarmente potente, anzi, e già questo è un ritratto di ciò che il motore grafico offre.