Il Signore degli Anelli La Guerra del Nord

di Tommaso Alisonno
Agrodolce invece il giudizio sul sonoro: se ci potessimo fermare agli effetti, alle musiche ed ai versi dei nemici, allora saremmo più che soddisfatti: in questo ambito siamo infatti a livelli cinematografici, e la licenza LotR non é cosa da poco. Purtroppo però non é stata sicuramente posta la stessa cura nel doppiaggio in Italiano: per quanto infatti alcuni personaggi abbiano una voce gradevole e ben impostata, diciamo sopra la sufficienza, molti altri sono atoni, distaccati, decisamente poco professionali, e questo giudizio colpisce anche due dei tre protagonisti. Inoltre, non sono pochi i casi in cui le voci registrate hanno uno sgradevole effetto di “rimbombo”, quando addirittura non c'é sfrigolio di saturazione.



Infine, anche il rispetto per il labiale lascia parecchio a desiderare. Insomma: un doppiaggio decisamente affrettato, alla “buona la prima”.
Prendere confidenza col sistema di base del gioco é semplice: all'inizio dell'avventura non avrete infatti a disposizione nessuna abilità speciale, ed anche in seguito le acquisirete una alla volta, permettendovi di padroneggiarle man mano che vi impratichite. La difficoltà non é particolarmente elevata, ed anche se doveste finire a terra, sarà sufficiente “strisciare” fino ad un compagno perché questo possa rianimarvi tenendo premuto per qualche secondo l'apposito tasto: solo quando l'intero terzetto finisce a terra si raggiunge il game-over, il ché capita di rado e solo contro boss veramente pericolosi.

Quello che nel sistema lascia un po' a desiderare é la gestione del gruppo: se decidete di scegliere uno dei tre e vivere l'avventura da capo a coda con questo, allora potrete tendenzialmente lasciare i gregari a loro stessi e non preoccuparvi neppure di consegnare loro armi ed armature, dato che tenderanno a modificarle tra una missione e l'altra in funzione del vostro livello. L'intelligenza Artificiale é discreta: sebbene la maggior parte dei danni sia inferta (e ricevuta) dal vostro alter-ego, i gregari tenderanno a compiere un buon lavoro, agendo indipendentemente fintanto che le cose vanno bene e cercando di raggrupparsi quando si fanno più difficili.



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Potrete inoltre dar loro dei comandi di massima, ma questi si limiteranno al “concentrare gli attacchi” su un unico nemico o sul “difendere” il vostro personaggio. Le cose si complicano se decidente invece di variare: il cambio di personaggio é possibile solo tra una missione e l'altra, e prevede addirittura l'uscita dal gioco per tornare al menù principale. É possibile visitare nuovamente le zone completate, magari per cercare segreti accessibili con un altro PG, ma una volta entrati non potrete riuscirne fino al raggiungimento del checkpoint.

Il gioco fa utilizzo esclusivo di autosalvataggi, é anche in questo senso abbiamo qualcosa da ridire: il sistema salva infatti all'accesso in una locazione, ma in alcune non sono presenti ulteriori punti. Parliamo di località “sicure” come Brea o Granburrone, in cui potrete parlare con svariate persone, acquistare e vendere oggetti, ma a meno che non otteniate una missione, non potrete “salvare” finché non uscirete dalla località per recarvi in un'altra. Ma le magagne più grosse - in parte legate proprio al sistema di autosave - le abbiamo riscontrate nel MultiPlayer in Split-Screen: nell'arco di meno di un'ora, infatti, abbiamo registrato ben quattro system-crash, e tutti in situazioni che prevedevano l'accesso al disco fisso. É innegabile che il gioco abbisogni urgentemente di una patch in questo senso...

A parte questo fastidioso problema - che ci auguriamo sia presto risolto - il gioco é comunque piuttosto piacevole: la trama, pur adagiandosi assai comodamente sulla falsariga dell'opera Tolkieniana, é abbastanza gradevole e mette in campo molti personaggi; le missioni sono piuttosto corpose ed abbondano le side-quest quali zone extra da esplorare, oggetti speciali da ritrovare o semplicemente commissioni da compiere per conto terzi. Sono addirittura presenti locazioni extra-trama in cui cimentarsi a respingere “ondate” sempre più pericolose di nemici. La possibilità di rigiocare il tutto cambiando personaggio, oltre al MultiPlayer online, lo rende piuttosto gradevole anche e soprattutto sulla lunga distanza.

In sostanza Il Signore degli Anelli: La Guerra del Nord risulta essere un Hack'n'Slash onesto che non mancherà di divertire soprattutto gli appassionati della saga. Probabilmente non rientrerà mai nella categoria dei “capolavori”, specie considerando la mole di uscite di questo periodo dell'anno, ma nel complesso merita sicuramente un'occhiata anche dal giocatore occasionale.

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