Il Signore degli Anelli La Guerra del Nord
É passato molto tempo dall'ultimo passaggio sul mondo tolkeniano del Signore degli Anelli, ed oggi, a distanza di qualche anno, abbiamo la possibilità di rifare questo viaggio. Luogo di partenza, la locanda del Puledro Impennato. Sarà proprio Aragorn a spiegarci che, parallelamente alla partenza di Frodo dopo l'apparizione dell'anello alla Contea, uno dei servi più fedeli di Sauron (un certo Agandaùr...un nome,una garanzia) si muove dal Nord con la sua armata per schiacciare tra incudine e martello le forze della resistenza. A chi spetterà il compito di fermarlo?! Ad un manipolo di eroi che,come direbbe il proverbio sono “pochi, ma buoni”: ovvero Farin, fiero nano guerriero, Eradan, versatile ranger dùnedain ed infine Andriel, sapiente maga elfa.
Tutto questo supportato da un discreto comparto grafico, che (specialmente con le opzioni portate al massimo) ci permette di godere delle ambientazioni vecchie e nuove, con paesaggi di spessore che compensano al meglio la linearità della mappa, e che ci trasporta in luoghi come la cittadina di Brea (piovosa proprio come la notte in cui Frodo arriva per cercare il famoso Granpasso), la città degli elfi Granburrone, dove andremo a trovare il nostro vecchio amico Elrond e perfino l'oscura Carn Dùm, dove perfino le condizioni atmosferiche ci aiuteranno a farci immergere ulteriormente in quel fantastico mondo che é la Terra di Mezzo. Gli amanti dell'ambientazione tolkeniana rimarranno quindi soddisfatti, anche e soprattutto della caratterizzazione dei personaggi, che porta però un connubio di pregi e difetti invalidanti per il prodotto finale che,tutto sommato, non eccelle ma non delude.
Il personaggio pre-impostato (come si suol dire) ammacca un po' la caratterizzazione dell'alter-ego che si appoggia al giocatore, e che quindi si trova costretto a seguire un personaggio con la “propria” storia già impostata, non perciò con una invece da “scrivere” (come ad esempio visto in giochi tipo Skyrim dove questo aspetto diventa un cardine fondamentale). Fortunatamente però, questo difetto viene appianato dalla personalizzazione delle abilità, che quantomeno ci indirizza a scegliere un minimo quello che si addice di più al nostro stile di gioco, ma che comunque mantiene anche in questo caso un format già diretto dai più noti registi di videogames gdr in terza persona (nano tank, elfa healer, umano dps). Gli oggetti ci ricordano un po' Diablo, con i cari vecchi set (che daranno bonus sommari ogni volta che si accoppieranno gli oggetti), ed i soliti slot da riempire con le parti principali del vestiario (elmo, corazza, stivali e via dicendo). Questo ci comporta un ulteriore gradevole modifica anche a livello visivo del personaggio.
Parlando dei nemici, fedelissimi all'ambientazione, non ci deludono ma non ci entusiasmano. Ed insieme al PEGI (questa volta +18) ci accompagnano ad uno smembramento (..e sangue splatter annesso) più fluido e diretto, ma che purtroppo, dopo le prime ondate di mostri, risulterà monotono e privo di spessore.
Restando in tema, proprio in termini di giocabilità, anche le impostazioni dei comandi risultano basiche e monotone, poiché avremo solo due tipi di attacchi (come al solito uno più veloce ma debole, ed uno più lento ma efficace), un tasto per schivare ed uno per parare. Ovviamente le pozioni curative di salute e mana non mancheranno, e l'unica chicca che ci ha fatto piacere rilevare é stata la possibilità di chiamare un aquila in nostro soccorso quando la situazione ci sembrerà critica. L'avanzamento nelle mappe é standard, ed oltre ad una semplice esplorazione, per trovare magari qualche segreto o baule più nascosto, non ci permetterà di fare altro, mantenendo l'equazione “combatti-uccidi-avanza” troppo monotona.
Fortunatamente l'IA dei nostri compagni é valida, e questo ci permette di avanzare almeno con le spalle coperte, visto che l'elfa healer negli stadi avanzati del gioco sarà indispensabile per la riuscita tattica di alcune fasi di combattimento, soprattutto con i boss.
Le musiche ci accompagnano fedelmente, ricordando da vicino la pellicola di Peter Jackson vista e rivista al cinema. Le voci dei personaggi sono ben correlate, ed anche i dialoghi non mancano di ragguagliarci con enormi quantità di informazioni sulla trama.
In conclusione il titolo ci lascia piacevolmente soddisfatti, visto che se giocato con parsimonia (e soprattutto in tempi brevi) ci risulta un gradevole passatempo in alternativa di giochi forse molto più impegnativi. Se poi abbinato al Multiplayer, diventerà anche un piacevole passatempo da 1 a 3 giocatori.
Tutto questo supportato da un discreto comparto grafico, che (specialmente con le opzioni portate al massimo) ci permette di godere delle ambientazioni vecchie e nuove, con paesaggi di spessore che compensano al meglio la linearità della mappa, e che ci trasporta in luoghi come la cittadina di Brea (piovosa proprio come la notte in cui Frodo arriva per cercare il famoso Granpasso), la città degli elfi Granburrone, dove andremo a trovare il nostro vecchio amico Elrond e perfino l'oscura Carn Dùm, dove perfino le condizioni atmosferiche ci aiuteranno a farci immergere ulteriormente in quel fantastico mondo che é la Terra di Mezzo. Gli amanti dell'ambientazione tolkeniana rimarranno quindi soddisfatti, anche e soprattutto della caratterizzazione dei personaggi, che porta però un connubio di pregi e difetti invalidanti per il prodotto finale che,tutto sommato, non eccelle ma non delude.
Il personaggio pre-impostato (come si suol dire) ammacca un po' la caratterizzazione dell'alter-ego che si appoggia al giocatore, e che quindi si trova costretto a seguire un personaggio con la “propria” storia già impostata, non perciò con una invece da “scrivere” (come ad esempio visto in giochi tipo Skyrim dove questo aspetto diventa un cardine fondamentale). Fortunatamente però, questo difetto viene appianato dalla personalizzazione delle abilità, che quantomeno ci indirizza a scegliere un minimo quello che si addice di più al nostro stile di gioco, ma che comunque mantiene anche in questo caso un format già diretto dai più noti registi di videogames gdr in terza persona (nano tank, elfa healer, umano dps). Gli oggetti ci ricordano un po' Diablo, con i cari vecchi set (che daranno bonus sommari ogni volta che si accoppieranno gli oggetti), ed i soliti slot da riempire con le parti principali del vestiario (elmo, corazza, stivali e via dicendo). Questo ci comporta un ulteriore gradevole modifica anche a livello visivo del personaggio.
Parlando dei nemici, fedelissimi all'ambientazione, non ci deludono ma non ci entusiasmano. Ed insieme al PEGI (questa volta +18) ci accompagnano ad uno smembramento (..e sangue splatter annesso) più fluido e diretto, ma che purtroppo, dopo le prime ondate di mostri, risulterà monotono e privo di spessore.
Restando in tema, proprio in termini di giocabilità, anche le impostazioni dei comandi risultano basiche e monotone, poiché avremo solo due tipi di attacchi (come al solito uno più veloce ma debole, ed uno più lento ma efficace), un tasto per schivare ed uno per parare. Ovviamente le pozioni curative di salute e mana non mancheranno, e l'unica chicca che ci ha fatto piacere rilevare é stata la possibilità di chiamare un aquila in nostro soccorso quando la situazione ci sembrerà critica. L'avanzamento nelle mappe é standard, ed oltre ad una semplice esplorazione, per trovare magari qualche segreto o baule più nascosto, non ci permetterà di fare altro, mantenendo l'equazione “combatti-uccidi-avanza” troppo monotona.
Fortunatamente l'IA dei nostri compagni é valida, e questo ci permette di avanzare almeno con le spalle coperte, visto che l'elfa healer negli stadi avanzati del gioco sarà indispensabile per la riuscita tattica di alcune fasi di combattimento, soprattutto con i boss.
Le musiche ci accompagnano fedelmente, ricordando da vicino la pellicola di Peter Jackson vista e rivista al cinema. Le voci dei personaggi sono ben correlate, ed anche i dialoghi non mancano di ragguagliarci con enormi quantità di informazioni sulla trama.
In conclusione il titolo ci lascia piacevolmente soddisfatti, visto che se giocato con parsimonia (e soprattutto in tempi brevi) ci risulta un gradevole passatempo in alternativa di giochi forse molto più impegnativi. Se poi abbinato al Multiplayer, diventerà anche un piacevole passatempo da 1 a 3 giocatori.
Il Signore degli Anelli La Guerra del Nord
7
Voto
Redazione
Il Signore degli Anelli La Guerra del Nord
L'offerta videoludica é valida, ed i giocatori rimarranno piacevolmente coinvolti dall'aumento del PEGI che riuscirà a soddisfare quella fetta più matura che fino ad oggi non ha avuto un impatto solido sui titoli precedentemente proposti.
Un interessante acquisto da proporre per appassionati (e non).
Un interessante acquisto da proporre per appassionati (e non).