Il Signore degli Anelli Tactics

di Tommaso Alisonno
Alla fine, anche la PSP ha il suo gioco ispirato al Signore degli Anelli con licenza ufficiale del film, e questa volta si tratta non di un gioco di ruolo interpretativo o di un'arcade, come spesso in passato ci è stato proposto, ma di un vero e proprio strategico a turni con elementi di Gioco di Ruolo (un cosiddetto T-RPG) che si pone come obiettivo quello di ricreare, con tutte le dovute licenze di giocabilità del caso, tutte le situazioni di battaglia e gli eventi chiave della celebre saga letteraria prima e cinematografica poi. Inoltre, in multiplayer sarà possibile creare molteplici scenari ex-novo, decidendo voi quali e quante truppe schierare contro il nemico. Ma andiamo con ordine.


Cominciamo subito col dire che l'unica modalità di gioco per il SinglePlayer è la campagna, ossia una successione ordinata di battaglie che segue più o meno fedelmente gli eventi della trama originale, giocabile dai due punti di vista differenti: la Compagnia dell'Anello e le Forze di Mordor. In entrambi i casi, avremo a nostra disposizione sei "Eroi": sono questi delle truppe particolari che avranno peculiari abilità speciali e potranno migliorarsi accumulando "esperienza". Per "i buoni" gli Eroi sono Gandalf, Aragorn, Legolas, Gimli, Frodo e Sam, mentre per "i cattivi" le forze schierabili annunciano Sauron (nientemeno), Saruman, il Re Stregone, Grìma Vermilinguo, più due capi degli umanoidi dai nomi impronunciabili di Lurtz e Gothmog.
Una volta scelto "da che parte stare" ci troveremo nella schermata di gestione degli eroi, dove sarà possibile spendere l'oro guadagnato per acquistare equipaggiamento o sbloccare abilità speciali. In seguito, si accederà alla schermata di selezione della missione, comprensiva di descrizione degli obiettivi e molto importante delle forze che avrete a disposizione all'inizio della battaglia. Infatti, non tutti gli eroi saranno presenti in campo (anzi, solitamente ne avrete a disposizione massimo tre o quattro, quando non sono solo uno o due), anche se a loro rinforzo saranno presenti altre unità "comuni", come ad esempio Raminghi, cavalieri di Rohan (per i buoni), Orchi od Oruk-Ai (per i cattivi); assicuratevi, pertanto, che i personaggi che stanno per scendere in campo siano adeguatamente ecquipaggiati. Altri personaggi importanti a livello di trama, come Boromir, Re Theoden o i Natzgul, saranno gestiti anch'essi come truppe "comuni".

Per "licenza di giocabilità" talvolta si verificano presenze incongruenti alla storia: tanto per dirne una, Sauron o anche Saruman non dovrebbero altrimenti comparire MAI sul campo di battaglia.
Il combattimento si svolge secondo il sistema dei turni simultanei: in pratica ogni turno è diviso in due fasi, denominate "di movimento" e "di combattimento". Durante la fase di movimento, tutti i giocatori programmano gli spostamenti delle proprie truppe, sottoforma di un numero massimo di "passi" effettuabili sul campo di battaglia, diviso a caselle quadrate come una scacchiera; quando tutti i giocatori hanno terminato di impostare i movimenti (ed hanno dato l'OK), le truppe cominciano simultaneamente a spostarsi, talvolta interrompendo anzitempo il movimento programmato perché si verificano determinate situazioni, la più importante delle quali è sicuramente il "toccare" una truppa avversaria.


Segue così la fase di combattimento, in cui ogni giocatore seleziona l'azione di ciascuna truppa, nonché gli eventuali bersagli. Tutte le truppe possono attaccare in corpo a corpo (bersagli su casella adiacente), e la maggior parte possono anche effettuare attacchi a distanza; inoltre, tutte le truppe possono accedere agli oggetti nell'inventario (pozioni di cura, protezioni speciali, eccetera), mentre solo gli eroi possiederanno abilità peculiari, limitate dal consueto dispendio di "punti azione" (o punti magia che dir si voglia). In seguito, dopo il nuovo "OK" di tutti i contendenti, gli attacchi e le azioni si susseguono l'una dopo l'altra, ed al termine delle stesse (e la rimozione di eventuali vittime) si passa alla successiva fase di movimento. La battaglia prosegue finché una delle due parti non rimane senza truppe o finché non si verificano particolari condizioni di vittoria, tipo "uccidi Saruman" o "porta Aragorn e Gimli oltre il ponte": salvo questi casi particolari, la perdita di un Eroe non è un evento irrimediabile, e ritroveremo la salma in perfetta salute al termine della missione, quando verranno anche assegnati i premi in esperienza e in denaro.

Tecnicamente il gioco si avvale innanzi tutto del supporto audio proveniente dalla pellicola e, va da sé, dai giochi ad essa ispirati. Una su tutti, la colonna sonora originale del Film, ma anche i doppiaggi durante i filmati e persino alcuni effetti speciali, con un risultato ovviamente ottimo, per quanto misteriosamente inciso a volume estremamente basso. Dal punto di vista grafico, invece, il commento è meno entusiasta: non che i modelli 3D siano nel complesso mal realizzati, ma sono texturizzati in maniera abbastanza povera per gli standard attuali (sulla PSP si è GIA' visto di meglio), ed anche le animazioni risultano molto "meccaniche". I ritratti 2D nei menù, inoltre, non rendono affatto giustizia ai personaggi, dimostrando quasi di essere delle scansioni malfatte delle foto degli attori: qualcosa di più in questo senso sarebbe stato ben gradito visto il supporto dell'industria cinematografica. Numerosi i filmati di intermezzo, tutti spezzoni tratti dai film, eventualmente disponibili anche sottotitolati.
Il sistema di gioco è piuttosto immediato, in quanto si limita alle due azioni di movimento e attacco, ed è pertanto semplice imparare a padroneggiarlo nell'arco di un paio di battaglie. L'unica cosa delicata da tenere presente è lo spostamento simultaneo delle truppe, il quale spesse volte, se programmato male, si risolve in un ingarbugliarsi di personaggi che si ostacolano a vicenda ed alla fine del turno sono da tutt'altra parte rispetto a dove li avremmo voluti. Ma all'infuori di questo particolare, per il resto il contesto tattico-strategico è piuttosto misero: ci si limita a mandare in mischia i "Tank" tenendo a distanza gli arcieri, eventualmente utilizzando di tanto in tanto oggetti curativi ed abilità speciali degli eroi per far pendere la bilancia dalla nostra parte al momento opportuno.

La possibilità di rigiocare a piacere le missioni già superate, inoltre, ci permette di "potenziare" pesantemente i nostri eroi oltre il necessario, col risultato che con un paio d'ore di "addestramento" si potrà affrontare il resto della campagna in relativa tranquillità.
A preservare la longevità, dato questo limite, oltre al dualismo delle campagne c'è la presenza di tre livelli di difficoltà, nonché l'ormai immancabile MultiPlayer. Quest'ultimo si avvale del classico sistema "a punti", in cui ciascun giocatore potrà "acquistare" le truppe da schierare "pagandole" con dei punti prefissati all'inizio dello scontro, cosa che garantisce scontri sempre equilibrati; sarà inoltre possibile importare gli Eroi dal proprio salvataggio, motivando così maggiormente l'esperienza e l'addestramento in locale. Nel complesso un gioco gradevole, che pur non essendo un capolavoro né tecnicamente né nel genere strategico, sicuramente potrà offrire qualche ora di rilassante diversivo a qualsiasi giocatore salvo, forse, i più esigenti.