IL2 Sturmovik: Forgotten Battles

di Simone 'BoZ' Zannotti

IN VOLO
Per chi non conoscesse IL-2, le missioni sono basate essenzialmente sulle seguenti fasi: decollo, volo (generalmente in squadriglia), ricerca e/o eliminazione degli obiettivi, rientro alla base e atterraggio. In qualsiasi momento del gioco è possibile effettuare le seguenti operazioni: attivare una mappa (zoomabile) dell'area sorvolata, accelerare il tempo (fino a 8x), attivare l'autopilota, passare dall'abitacolo virtuale alle visuali esterne e anche passare ad occupare altre posizioni all'interno dei velivoli (ex. bombardieri).
Gli obiettivi non sono in realtà molto vari e consistono essenzialmente in: 1) abbattimento di aerei avversari, 2) distruzione di edifici, navi, mezzi o unità nemiche terrestri, 3) scorta di bombardieri. Ovviamente, i combattimenti aria-aria fanno la parte del leone in Forgotten Battles e richiedono molta, molta pratica per essere portati a termine con successo. Soprattutto se avete deciso di lasciare tutti gli aiuti disattivati...

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COMMENTO
Ed eccoci finalmente al commento. Chiariamoci subito: IL-2 Sturmovik è uno splendido simulatore di volo, per cui ben venga un update che risolve tutte le magagne più o meno importanti che caratterizzavano il gioco originale. Dalla campagna dinamica, tuttavia, mi aspettavo decisamente di più: infatti l'interazione del giocatore con le missioni è praticamente inesistente dal momento che non vi è alcuna gestione diretta dei piloti, dei mezzi, del teatro delle operazioni o del tipo di missione da compiere. L'unica cosa da fare è decollare, completare una missione con il minor numero di perdite possibile e cliccare sul tasto "apply" per passare alla missione successiva: in questo modo la differenza con le missioni delle campagne standard ad albero non è poi così marcata, soprattutto quando la CPU genera tre o quattro missioni tutte ambientate nello stesso pezzo di mappa e tutte aventi obiettivi molto simili tra loro... Anche la gestione della mappa poteva essere ritoccata: a mio avviso sarebbe stata molto utile un opzione per centrare il nostro velivolo nella stessa, in modo da non doverla richiamare continuamente per non perdere di vista il nostro macinino. E visto che ci siamo, non avrebbe guastato anche un comando per "teletrasportarsi" al waypoint successivo (come in Jane's Attack Squadron).

Graficamente parlando, le texture del terreno sono rimaste praticamente invariate rispetto a IL-2 ed è un peccato non poter godere di un maggiore dettaglio ora che le moderne schede video possono permetterselo.. Inoltre, il paesaggio in generale è sempre molto pianeggiante: colline, pianure e fiumi a perdita d'occhio conditi dalle solite foreste, centri abitati e zone industriali; non che siano realizzati male, per carità, solo che oramai si sente la necessità di qualcosa di nuovo, di diverso dal solito.
Infine, la adesso ancor più complessa gestione del motore, su cui tanto hanno lavorato i coder, farà felici si e no il dieci per cento dei giocatori di IL-2 Forgotten Battles: tutti gli altri non si metteranno problemi a disattivare l'apposito comando nella schermata delle difficoltà, per concentrarsi piuttosto sui già di per sé impegnativi combattimenti aria-aria o aria-terra.

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