Imperial Glory

Imperial Glory
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Dopo aver raccolto il meritato plauso della critica e dei giocatori per l'acclamata serie dedicata ai Commandos, il team spagnolo Pyro Studios cambia genere e, smessa la mimetica infangata degli eroi britannici della Seconda Guerra Mondiale, indossa le casacche sgargianti di ussari e dragoni di fine Settecento, trasportandoci sui tormentati campi di battaglia delle guerre napoleoniche.
Imperial Glory, lo dice il titolo stesso, pone i giocatori nella condizione di gestire uno dei cinque imperi che, alla fine del diciottesimo secolo, si contendevano a colpi di alleanze e scontri sanguinosi il dominio nella vecchia Europa. Sotto il tricolore francese, la Union Jack britannica o le aquile bicipiti di Austria, Prussia e Russia, gli appassionati di storia e strategia possono cimentarsi nella loro avventura personale, nel tentativo magari di ribaltare il verdetto della storia, conducendo l'esercito asburgico alla vittoria sui campi di Austerlitz, o salvando la Grande Armèe dalla disfatta di Waterloo.

L'Imperatore ha lanciato la sua sfida al Generale Inverno
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L'armata britannica A sinistra gli scozzesi Non chiamateli gonnellini!
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Scontro di cavalleria all'ombra dei mulini Indovinate dove siamo?
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Il gioco prevede anche la possibilità di disputare alcune battaglie singole come eventi a sé stanti ma, com'è ovvio aspettarsi da un titolo che si propone come unica alternativa ai campioni d'incasso della serie Total War, serve il suo piatto forte nella modalità campagna, che vi consente di gestire gli aspetti politici e militari del suo impero attraverso l'intero periodo storico. La scelta iniziale, per ovvi motivi, condizionerà inevitabilmente i progressi futuri della vostra partita. Se la Gran Bretagna, infatti, beneficia del suo isolamento geografico oltre la Manica, pur essendo costretta a scontrarsi con la difficoltà di accumulare sul suolo patrio sufficienti risorse (da questo venne motivato storicamente il suo espansionismo coloniale fuori area, qui non contemplato), la Francia, costretta di fatto a giocare da sola, si vedrà spesso la strada spianata, anche grazie alla malcelata ammirazione dei programmatori spagnoli per Napoleone. Di contro, la Russia patirà il suo isolamento orientale e Austria e Prussia saranno ben presto costrette, vista la posizione confinante di ben tre pericolosi potenziali avversari ciascuno, ad intessere una fitta ed efficiente rete di alleanze, pena una repentina sconfitta.
Gli aspetti diplomatici, lo avrete capito, sono tutt'altro che trascurabili. Il sistema di gestione dei rapporti internazionali con gli altri imperi e con gli stati confinanti, anzi, rappresenta sicuramente uno degli elementi più complessi e per questo più sfidanti e divertenti del gioco. Una mappa a colori modello Risiko vi permetterà, in ogni momento della fase politica, di osservare la situazione dei vostri domini, e di quelli dei vostri alleati e nemici, trasferendo le vostre truppe in vista di operazioni militari o più semplicemente scegliendo il prossimo sito per costruire una struttura che migliori la produzione di un dato Paese.

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Il benessere del vostro popolo e dei territori a voi assoggettati, con la forza delle armi o con le sottigliezze della politica, dipenderà dalla ricchezza prodotta, al crescere della quale, com'è ovvio che sia, aumenterà il numero dei cittadini e la disponibilità di coscritti pronti ad arruolarsi nelle vostre armate. Un sistema classico a quattro risorse, oro, cibo, produzione e popolazione, e un altrettanto collaudato albero delle risorse e delle strutture idonee a produrle, determinano la logica evoluzione del vostro impero, tenendo sempre ben presente che una scelta sbagliata in un momento critico potrà determinarne la subitanea rovina. IG, infatti, vi farà cominciare con una dotazione di ricchezza e risorse ridotta all'osso e con un esercito da operetta. Nel gioco Eidos, come nella realtà, solo i più forti sopravviveranno. Deboli ed incerti, al contrario, non tarderanno nel subire le attenzioni indesiderate di qualche vicino espansionista. La competizione, ovviamente, non si limiterà ad uno scambio di lettere tra ambasciatori, o alla concessione o meno di permessi di transito, prestiti o eredi al trono in matrimoni combinati. Una volta tramontata ogni opzione diplomatica, o più semplicemente quando vi sarete stancati di giocare ai piccoli Talleyrand e vorrete veder scorrere un po' di sangue virtuale, potrete ricorrere alle vostre armate per imporre la vostra volontà al vicino riottoso, o per difendervi dall'invasione di un avversario.

La cavalleria francese accerchia il nemico di slancio!
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Quando la mischia si fa serrata, la confusione regna sovrana!
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Cosa ci sarà mai di tanto prezioso da difendere in questa puzzolente dacia?
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Imperial Glory
8

Voto

Redazione

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Imperial Glory

Ancora una volta, gli spagnoli della Pyro mostrano di conoscere bene il loro lavoro. Imperial Glory riesce nell'intento di proporsi come outsider blasonato nella sfida contro il "colosso" Total War. La formula del gioco sposa l'agilità negli scontri, a discapito della quantità delle unità pronte a scendere in campo, e fa della varietà e del dettaglio degli scenari, così come della bellissima colonna sonora, uno dei suoi cavalli di battaglia, riuscendo a convincere praticamente tutti. Non senza qualche necessaria riserva sulla gestione delle telecamere, sulla discutibile assenza di un comando di pausa durante gli scontri e sull'eccessiva complessità della fase gestionale.

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