Imperium: le grandi battaglie di Roma

di Francesco Menna
In molti ormai conosceranno il genere RTS, una filosofia di gioco che ha avuto in Dune 2 il capostipite e che da allora ha mietuto sempre più consensi in tutto il mondo. Molti di voi conosceranno ormai anche la FX Interactive, casa spagnola ormai famosissima per riuscire a immettere sul mercato titoli validissimi (forse non proprio tecnicamente all'avanguardia), a prezzi molto concorrenziali. Siamo giunti a commentare l'ultimo lavoro di Haemimont Games per la FX, Imperivm "Le grandi battaglie di Roma"( Imperivm GBR da ora in poi ndr), seguito del primo capitolo Imperivm "Le guerre puniche" uscito circa un anno fa. Col lancio del primo Imperivm, Haemimont si era prefissa di inaugurare un nuovo standard di gioco da affiancare all'RTS (Real Time Strategy): l'RTC (Real Time Conquest). Molto brevemente si tratta di un RTS d'azione in cui è molto più importante la tattica militare e il possesso del territorio per rafforzarsi che non l'allestimento di un esercito barricato in solide mura, aspettando che sia enorme prima di mandarlo ad attaccare. La frenesia presente nell' RTC, dovuta al fatto di dover controllare con risorse militari estremamente contate un territorio molto vasto, è infatti una componente praticamente assente nell'RTS canonico. Questa è la caratteristica principale che divide i due Imperivm da tutto il resto del panorama RTS, facendo eccezione per Z Steel Soldiers, titolo uscito quasi 6 anni fa e che è concettualmente simile ad essi.


Tolomeo: "Allora, oggi conquisto Roma..."
Cesare: " Ma come, non dovremmo essere noi a conquistare l'Egitto?"
Tolomeo: "Lo so, ma l'utente ha scelto gli egiziani come sua civiltà di conquista."
Cesare:"Tolomeo, per stavolta ti sei salvato... Certa gente ha tutte le fortune..."


Come avrete capito, in GBR, le civiltà disponibili saranno ben 7: ai romani (che disporranno di truppe dell'era repubblicana o dell'era imperiale) e ai cartaginesi, già presenti nel primo Imperium, si aggiungono gli egiziani, gli iberici, i britannici, i gallici e i germanici. Tutte queste civiltà saranno selezionabili sia in singolo che in multiplayer, e ognuna dispone di una sua modalità campagna che ha come finalità il dominio sulle altre civiltà presenti, e su Roma in particolare. Questa è, in sintesi, una delle innovazioni del nuovo capitolo di Imperivm, mentre per le altre, vi rimando al box apposito. Uno dei punti di forza del nuovo titolo della FX Interactive è la fedele ricostruzione storica di ogni particolare, da quelli estetici come il design delle unità, fino ad arrivare alla rappresentazione delle reali battaglie che si tennero a quei tempi. Come è logico, per apprendere le gli elementi di base delle meccaniche di gioco, c'è un tutorial molto esaustivo e ben strutturato che vi permetterà di muovere agevolmente i primi passi verso il successo, esattamente come nel primo Imperivm.
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Sono inoltre presenti, oltre alla modalità conquista (ovvero la campagna), anche altre tipologie di gioco come la "strategia" che genererà un nuovo scenario sempre diverso in cui cimentarsi, oppure le "Grandi battaglie" che vi vedranno affrontare conflitti realmente accaduti. Come dicevamo, nell'RTC, la cosa importante è espandersi il più possibile e il prima possibile, per negare risorse importanti al nemico e farle proprie. Questo porta a difficoltà di gestione del territorio che quindi deve essere studiato e difeso con grande strategia dato che spesso ci si trova in svantaggio numerico ed è importante avere sempre truppe bilanciate. Questa è la principale caratteristica dell'RTC rispetto all'RTS. In più, le vostre truppe e i vostri eroi, vincendo scontri, diverranno sempre più forti, aggiungendo una componente di GDR al gioco.

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Tecnica realizzativa solida ma molto migliorabile.

In realtà, l'unico difetto storico della serie Impervm risiede nel comparto grafico, realizzato in un 2D tutto sommato ben realizzato e funzionale, ma che non dà allo spettatore quell'appagamento visivo che possono fornire altri titoli. Insomma, anche senza guardare ai giochi 3D come Rome Total War, Imperivm mostra il fianco. Ci sono strategici bidimensionali, anche piuttosto datati, come Age of Empires 2 o Stronghold, realizzati decisamente meglio visivamente. I difetti tecnici finiscono comunque qui, poiché, invece, la componente sonora è di primo livello con effetti e voci davvero ottimi. Non a caso, i doppiatori sono gli stessi di alcuni telefilm e cartoni animati di successo. Veniamo alla domanda fatidica: Imperivm GBR merita l'acquisto? Sicuramente si. Se non avevate il primo capitolo, è un acquisto ancor più giustificato. Se avete anche il primo capitolo e volete comandare nuove unità in nuove missioni vale lo stesso discorso. Solo nel caso in cui ne aveste abbastanza di RTC dal primo capitolo o proprio non sopportate il genere, pensateci prima di acquistarlo. Rimane il fatto che un gioco di questa fattura, a questo prezzo, è un affare. Anche se qualche cambiamento in più sarebbe stato una vera manna...

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