Inazuma Eleven
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A quasi due anni e mezzo dalla sua uscita originaria in Giappone Inazuma Eleven arriva finalmente anche in Europa. Prima dell'annuncio ufficiale di Nintendo, solamente gli ottimisti più irriducibili avevano continuato a sperare in questa annosa localizzazione. Dove non é bastato il successo riscosso in patria dal titolo (che ha generato due seguiti, e nuovi episodi in arrivo per Wii e 3DS), né la meritata ed ottima fama di cui godono i Level-5 in tutto il mondo (autori tra l'altro degli ultimi due episodi di Dragon Quest e della serie di Professor Layton), per dare la scossa alla distribuzione del gioco in Europa c'é voluto l'arrivo (anche in Italia) dell'omonima serie animata la scorsa estate.
Non é di certo un bel periodo per la squadra di calcio della Raimon; i deludenti risultati degli anni precedenti hanno fatto scemare l'entusiasmo, ed ora il preside della scuola sta addirittura meditando lo scioglimento del club. Nonostante l'aurea di pessimismo, Mark Evans (il portiere nonché il capitano del team) sta cercando, seppur con grandi difficoltà, di allestire la squadra in vista delle qualificazioni al prestigioso torneo “Football Frontier”. Le speranze di potervi accedere, ridotte al lumicino, sono però ravvivate dall'arrivo a scuola di Axel Blaze, un attaccante fortissimo che però ha deciso inspiegabilmente di lasciare il calcio. L'incontro con Axel darà a Mark nuovi stimoli per impegnarsi ancor più proficuamente per realizzare il suo sogno, vincere il “Football Frontier”.
Inazuma Eleven é un affascinante quanto atipico incrocio tra un gioco di ruolo di stampo nipponico ed un titolo calcistico. Da una parte avremo quindi la possibilità di esplorare la città che fa da sfondo alle vicende della Raimon, interagire con i tantissimi personaggi presenti, ed impegnarci anche nelle numerose missioni secondarie, dall'altra saremo chiamati a guidare la nostra squadra sia prima di scendere sul terreno di gioco (scegliendo i giocatori ed il modulo che riterremo più adatti) e sia in campo, dove avremo modo di giocare in tempo reale le partite. Uno degli aspetti più interessanti del titolo é certamente legato alla possibilità di reclutare nuovi giocatori per la squadra. Si partirà con una rosa ridotta all'osso (addirittura nemmeno in grado di schierare un 11 titolare completo), ma aumentando il prestigio della propria compagine e sfruttando i diversi contatti che andremo a sbloccare, si potrà addirittura arrivare a scegliere tra oltre mille (!) giocatori diversi, differenziati ovviamente per personalità e caratteristiche.
Di questa moltitudine potremo registrarne cento nella nostra squadra, da cui attingere a seconda delle nostre esigenze tecnico tattiche i sedici che prenderanno parte al match. A seconda del valore ogni giocatore avrà un costo differente in termini di Punti Passione (che andranno accumulati a suon di vittorie), e per unirsi alla squadra dovrà essere sconfitto in una veloce sfida quattro contro quattro, dove dovremo assolutamente segnare prima scada il tempo limite. Queste partite in formato “ridotto” saranno necessarie per arruolare un nuovo calciatore, ed avranno anche la stessa valenza dei classici incontri casuali dei giochi di ruolo. Passeggiando per gli anditi della scuola, nei sentieri del giardino o anche nelle vie del centro, saremo molto spesso chiamati a prendere parte a queste piccole sfide contro squadre improvvisate ma non per questo meno agguerrite. In alcuni casi al posto di dover segnare una rete (senza subirne) ci verrà chiesto un diverso obbiettivo, come per esempio togliere la palla agli avversari, ma il risultato finale in caso di vittoria sarà sempre lo stesso; far accrescere le varie abilità dei nostri calciatori. Nonostante queste sfide possano essere risolte anche in una manciata di secondi, la frequenza con cui si ripetono potrebbe alla lunga renderle un po' tedianti; in alternativa si può anche sfuggire da esse ma il prezzo in termini di Punti Esperienza e di Punti Passione persi potrebbe risultare oltremodo gravoso.
La componente ruolistica del titolo ha ben poco da invidiare ai più classici giochi di ruolo; una trama ricca di colpi di scena, corposi dialoghi da leggere, esperienza da accumulare per far crescere i propri personaggi. Niente di incredibilmente innovativo se non fosse appunto per questo curioso amalgama (sia sul fronte del gameplay che su quello narrativo), che dona al gioco quel guizzo di originalità che lo può far emergere nel panorama degli rpg per Ds dove di certo la concorrenza non manca. Mentre nelle fasi “avventurose” il controllo del personaggio può essere deputato indifferentemente alla croce digitale o al pennino (sul touch screen), le partite si giocheranno esclusivamente in punta di stilo. Il primo approccio con esse può risultare un tantino spiazzante ed anche le azioni più semplici sulla carta non paiono subito intuitive. Dopo la giusta pratica invece il controllo si rivela quantomeno divertente, potremo disegnare la traiettoria per muovere il nostro giocatore, cliccare in che zona del campo vorremo passare la palla, o anche toccare il punto della porta verso cui vorremo scagliare il tiro. Non stiamo certo parlando di una simulazione, ma con la giusta abilità saremo poi in grado di imbastire velocemente qualche azione degna di nota.
Ogni qual volta ci troveremo impegnati in un contrasto o in un tiro (sia nostro che degli avversari), l'azione si fermerà per darci la possibilità di effettuare delle particolari scelte. In ogni occasione potremo scegliere per esempio se effettuare una mossa più semplice (come per esempio un blocco se impegnati in difesa o uno scatto se saremo noi in possesso di palla) od una con minori possibilità di riuscita ma, in caso di esito positivo, maggiormente efficace. Le percentuali che determineranno le possibilità di realizzazione dell'azione saranno determinate oltre che dalle abilità dei giocatori coinvolti anche dall'elemento che caratterizza ciascuno di essi. Ogni giocatore difatti potrà essere classificato anche a seconda dell'appartenenza a Fuoco, Vento, Albero e Montagna, e similmente alla morra cinese ci potranno essere svantaggi o vantaggi a seconda degli elementi che si scontreranno. Alle due possibilità di azione già citate se ne aggiunge una terza legata alle tecniche speciali; inizialmente saranno pochi i giocatori a poterne vantare ma nel prosieguo del gioco potremo far imparare a tutti i calciatori diverse speciali abilità sia difensive che offensive.
Esse potranno davvero essere determinanti per spezzare l'equilibrio di una partita o per reggere l'urto contro una squadra particolarmente forte, ma bisognerà gestirle con particolare attenzione dato che andranno a consumare una barra che potrà essere nuovamente riempita solamente alla fine della partita. É impossibile parlare di Inazuma Eleven senza citare perlomeno una volta “Holly e Benji” ( o capitan Tsubasa se preferite). Le analogie tra il titolo dei Level 5 ed il manga/anime che ha segnato generazioni di ragazzi sono tante, ma a livello di colpi speciali le squadre che partecipano al Football Frontier sono di un livello decisamente più assurdo anche della famosa “catapulta infernale”; tra giocatori che si sdoppiano, tiri infuocati e portieri che tagliano il pallone, capirete subito la particolare visione calcistica degli sviluppatori.
Il gioco suddiviso in vari capitoli vi terrà incollati allo schermo per almeno una quindicina di ore solo per l'avventura principale; numeri non impressionanti per un gioco di ruolo, ma Inazuma non finisce certo con i titoli di coda, sarà possibile difatti sfidare i propri amici sia via wireless che wi fi, e sempre collegandosi a Internet sarà possibile anche scaricare dei giocatori esclusivi o scambiarli con altri utenti.
Il motore grafico seppur non spettacolare fa comunque il suo dovere, e sia gli ambienti che le partite risultano facilmente “leggibili” anche grazie alla visuale isometrica; le mosse speciali o le azioni più importanti saranno invece visualizzate in tre dimensioni. Comparto sonoro decisamente adeguato, brani non memorabili ma adatti, e tutti i testi tradotti in italiano, con in più alcune parti anche doppiate nella nostra lingua. Seppur arrivato con grave ritardo in Europa, Inazuma Eleven si fa comunque perdonare per l'attesa grazie ad un gameplay decisamente innovativo ed originale, che miscela con il giusto equilibrio la profondità dei giochi di ruolo con il ritmo ed il coinvolgimento dei titoli calcistici.
Non é di certo un bel periodo per la squadra di calcio della Raimon; i deludenti risultati degli anni precedenti hanno fatto scemare l'entusiasmo, ed ora il preside della scuola sta addirittura meditando lo scioglimento del club. Nonostante l'aurea di pessimismo, Mark Evans (il portiere nonché il capitano del team) sta cercando, seppur con grandi difficoltà, di allestire la squadra in vista delle qualificazioni al prestigioso torneo “Football Frontier”. Le speranze di potervi accedere, ridotte al lumicino, sono però ravvivate dall'arrivo a scuola di Axel Blaze, un attaccante fortissimo che però ha deciso inspiegabilmente di lasciare il calcio. L'incontro con Axel darà a Mark nuovi stimoli per impegnarsi ancor più proficuamente per realizzare il suo sogno, vincere il “Football Frontier”.
Inazuma Eleven é un affascinante quanto atipico incrocio tra un gioco di ruolo di stampo nipponico ed un titolo calcistico. Da una parte avremo quindi la possibilità di esplorare la città che fa da sfondo alle vicende della Raimon, interagire con i tantissimi personaggi presenti, ed impegnarci anche nelle numerose missioni secondarie, dall'altra saremo chiamati a guidare la nostra squadra sia prima di scendere sul terreno di gioco (scegliendo i giocatori ed il modulo che riterremo più adatti) e sia in campo, dove avremo modo di giocare in tempo reale le partite. Uno degli aspetti più interessanti del titolo é certamente legato alla possibilità di reclutare nuovi giocatori per la squadra. Si partirà con una rosa ridotta all'osso (addirittura nemmeno in grado di schierare un 11 titolare completo), ma aumentando il prestigio della propria compagine e sfruttando i diversi contatti che andremo a sbloccare, si potrà addirittura arrivare a scegliere tra oltre mille (!) giocatori diversi, differenziati ovviamente per personalità e caratteristiche.
Di questa moltitudine potremo registrarne cento nella nostra squadra, da cui attingere a seconda delle nostre esigenze tecnico tattiche i sedici che prenderanno parte al match. A seconda del valore ogni giocatore avrà un costo differente in termini di Punti Passione (che andranno accumulati a suon di vittorie), e per unirsi alla squadra dovrà essere sconfitto in una veloce sfida quattro contro quattro, dove dovremo assolutamente segnare prima scada il tempo limite. Queste partite in formato “ridotto” saranno necessarie per arruolare un nuovo calciatore, ed avranno anche la stessa valenza dei classici incontri casuali dei giochi di ruolo. Passeggiando per gli anditi della scuola, nei sentieri del giardino o anche nelle vie del centro, saremo molto spesso chiamati a prendere parte a queste piccole sfide contro squadre improvvisate ma non per questo meno agguerrite. In alcuni casi al posto di dover segnare una rete (senza subirne) ci verrà chiesto un diverso obbiettivo, come per esempio togliere la palla agli avversari, ma il risultato finale in caso di vittoria sarà sempre lo stesso; far accrescere le varie abilità dei nostri calciatori. Nonostante queste sfide possano essere risolte anche in una manciata di secondi, la frequenza con cui si ripetono potrebbe alla lunga renderle un po' tedianti; in alternativa si può anche sfuggire da esse ma il prezzo in termini di Punti Esperienza e di Punti Passione persi potrebbe risultare oltremodo gravoso.
La componente ruolistica del titolo ha ben poco da invidiare ai più classici giochi di ruolo; una trama ricca di colpi di scena, corposi dialoghi da leggere, esperienza da accumulare per far crescere i propri personaggi. Niente di incredibilmente innovativo se non fosse appunto per questo curioso amalgama (sia sul fronte del gameplay che su quello narrativo), che dona al gioco quel guizzo di originalità che lo può far emergere nel panorama degli rpg per Ds dove di certo la concorrenza non manca. Mentre nelle fasi “avventurose” il controllo del personaggio può essere deputato indifferentemente alla croce digitale o al pennino (sul touch screen), le partite si giocheranno esclusivamente in punta di stilo. Il primo approccio con esse può risultare un tantino spiazzante ed anche le azioni più semplici sulla carta non paiono subito intuitive. Dopo la giusta pratica invece il controllo si rivela quantomeno divertente, potremo disegnare la traiettoria per muovere il nostro giocatore, cliccare in che zona del campo vorremo passare la palla, o anche toccare il punto della porta verso cui vorremo scagliare il tiro. Non stiamo certo parlando di una simulazione, ma con la giusta abilità saremo poi in grado di imbastire velocemente qualche azione degna di nota.
Ogni qual volta ci troveremo impegnati in un contrasto o in un tiro (sia nostro che degli avversari), l'azione si fermerà per darci la possibilità di effettuare delle particolari scelte. In ogni occasione potremo scegliere per esempio se effettuare una mossa più semplice (come per esempio un blocco se impegnati in difesa o uno scatto se saremo noi in possesso di palla) od una con minori possibilità di riuscita ma, in caso di esito positivo, maggiormente efficace. Le percentuali che determineranno le possibilità di realizzazione dell'azione saranno determinate oltre che dalle abilità dei giocatori coinvolti anche dall'elemento che caratterizza ciascuno di essi. Ogni giocatore difatti potrà essere classificato anche a seconda dell'appartenenza a Fuoco, Vento, Albero e Montagna, e similmente alla morra cinese ci potranno essere svantaggi o vantaggi a seconda degli elementi che si scontreranno. Alle due possibilità di azione già citate se ne aggiunge una terza legata alle tecniche speciali; inizialmente saranno pochi i giocatori a poterne vantare ma nel prosieguo del gioco potremo far imparare a tutti i calciatori diverse speciali abilità sia difensive che offensive.
Esse potranno davvero essere determinanti per spezzare l'equilibrio di una partita o per reggere l'urto contro una squadra particolarmente forte, ma bisognerà gestirle con particolare attenzione dato che andranno a consumare una barra che potrà essere nuovamente riempita solamente alla fine della partita. É impossibile parlare di Inazuma Eleven senza citare perlomeno una volta “Holly e Benji” ( o capitan Tsubasa se preferite). Le analogie tra il titolo dei Level 5 ed il manga/anime che ha segnato generazioni di ragazzi sono tante, ma a livello di colpi speciali le squadre che partecipano al Football Frontier sono di un livello decisamente più assurdo anche della famosa “catapulta infernale”; tra giocatori che si sdoppiano, tiri infuocati e portieri che tagliano il pallone, capirete subito la particolare visione calcistica degli sviluppatori.
Il gioco suddiviso in vari capitoli vi terrà incollati allo schermo per almeno una quindicina di ore solo per l'avventura principale; numeri non impressionanti per un gioco di ruolo, ma Inazuma non finisce certo con i titoli di coda, sarà possibile difatti sfidare i propri amici sia via wireless che wi fi, e sempre collegandosi a Internet sarà possibile anche scaricare dei giocatori esclusivi o scambiarli con altri utenti.
Il motore grafico seppur non spettacolare fa comunque il suo dovere, e sia gli ambienti che le partite risultano facilmente “leggibili” anche grazie alla visuale isometrica; le mosse speciali o le azioni più importanti saranno invece visualizzate in tre dimensioni. Comparto sonoro decisamente adeguato, brani non memorabili ma adatti, e tutti i testi tradotti in italiano, con in più alcune parti anche doppiate nella nostra lingua. Seppur arrivato con grave ritardo in Europa, Inazuma Eleven si fa comunque perdonare per l'attesa grazie ad un gameplay decisamente innovativo ed originale, che miscela con il giusto equilibrio la profondità dei giochi di ruolo con il ritmo ed il coinvolgimento dei titoli calcistici.