Industry Giant 2

di Tommaso Alisonno

DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE

Ipotizziamo di voler fabbricare e vendere delle bambole di Peluche, partendo solo da un cospicuo capitale iniziale. Sicuramente ci serviranno una fabbrica di giocattoli e un negozio specializzato, posizionato in modo da avere la maggior clientela possibile, ma naturalmente una fabbrica non può fabbricare nulla se non ha le materie prime. Cosa serve per un orsacchiotto di Peluche? La struttura é di stoffa di cotone, e quindi dovremo possederne una piantagione e una filanda, mentre l'interno è di segatura (o almeno era così a inizio secolo), e pertanto dovremo avere una segheria e delle postazioni di taglialegna.

Altro? Beh, sicuramente dei magazzini dove riporre i vari componenti e il prodotto finito prima della vendita (o della svendita), e probabilmente un sistema per trasportare il tutto da un capo all'altro del mondo (a meno che non vogliate costruire una fabbrica in pieno centro storico, cosa alquanto dannosa per la vostra immagine e dunque i vostri affari).
Tutte queste strutture e questi investimenti solo per mettere in commercio i teneri Teddy Bear? Moltiplicatelo per le decine di prodotti che vengono trattati in Industry Giant II e comincerete ad avere un'idea di cosa il gioco ha in serbo per voi...

UNA GESTIONE A 360 GRADI

Industry Giant II rientra a pieno titolo nella categoria dei "Gestionali": in esso rivestirete gli abiti di un uomo d'affari che, partendo solo da un capitale iniziale, dovrà cercare di raggiungere determinati obbiettivi (una determinata soglia di reddito, uno specifico valore della sua azienda, un certo quantitativo di merce venduta, o altro) investendo i suoi soldi in strutture mirate alla produzione, distribuzione e vendita di beni di consumo.
Le caratteristiche principali che distinguono IG2 da molti altri gestionali sono fondamentalmente due. La prima consiste nel trattare dettagliatamente un gran numero di prodotti, dall'agricoltura, allo svago, all'industria tessile, alla siderurgia, eccetera: il ciclo produttivo del Teddy Bear citato nel cappello introduttivo è solo un esempio (anche se in verità uno dei più complessi) di tutte le fasi di lavorazione che il gioco prende in esame.



La seconda caratteristica che mette IG2 in risalto e una gestione delle risorse il più possibile simile a come avviene nel mondo reale: il gioco tiene fedelmente conto del fatto che certi articoli abbiamo maggior mercato in determinati periodi dell'anno (ad esempio le creme abbronzanti non hanno particolare commerciabilità d'inverno, al contrario di maglioni e giubbotti) o di come altre risorse forniscano frutti solo per pochi mesi (come la frutta, che è molto richiesta e costosa, ma ahimè disponibile solo in certi mesi).

In questa maniera, IG2 assicura al giocatore numerose e flessibili strategie con cui affrontare gli scenari proposti, e contemporaneamente impedisce l'applicazione di strategie "comode", ossia che consistono nel piazzare alcune fabbriche "tipiche" e poi aspettare pacatamente che il capitale lieviti da solo: le produzioni e le distribuzioni vanno infatti aggiornate costantemente nell'arco dell'anno di gioco, e molto spesso saranno necessari degli "accorgimenti" per ottimizzare al meglio i rapporti di spesa/guadagno.