Industry Giant 2
Come del resto tutti i suoi fratelli gestionali, naturalmente anche IG2 si avvale dell'interfaccia punta e clicca: più precisamente, con il tasto sinistro si aprono i vari menù di costruzione (cliccando su uno spazio libero) o di proprietà delle costruzioni (ovviamente cliccandoci sopra), mentre il tasto destro serve esclusivamente per chiuderli senza confermare alcuna modifica.
In qualsiasi momento del gioco è possibile variare la velocità con cui scorre il tempo, cosicché potrete mettere in pausa quando dovrete eseguire delle costruzioni e settare dei parametri, oppure accelerare al massimo quando non dovrete fare altro che aspettare (anche se, come già premesso, la struttura del gioco vi richiederà degli accorgimenti durante l'arco di tutto l'anno).
Il breve ma esaustivo Tutorial ci guida proficuamente nel processo di costruzione delle varie strutture e ci illustra in linea generale la loro utilità: avremo così strutture di estrazione/coltivazione/produzione di beni, strutture di vendita, strutture di trasporto (ferrovie, camion, navi e aerei) e magazzini. Questi ultimi rivestono un ruolo particolarmente importante: non è infatti possibile far transitare i beni da una struttura all'altra senza farla passare da un magazzino; in pratica, tutte le strutture che necessitano di beni provenienti da altre strutture andranno a cercarle nei magazzini a loro portata, e lì riporranno il loro prodotto (tranne, naturalmente, le strutture di vendita all'utente finale).
Ogni magazzino può contenere una quantità limitata di beni (di natura mista o specifica, a scelta) e solo dalle strutture entro la sua area di influenza, e non è in grado di "dialogare" con altri magazzini: per "collegarne" due sarà necessario stabilire una linea commerciale, ad esempio tramite una ferrovia con una stazione a ciascuno dei capi. Da questo punto di vista, il metodo più pratico è probabilmente quello di cercare di mantenere tutte le strutture "simili" (ossia che usano l'una i prodotti dell'altra) a portata di uno stesso magazzino, e poi dipartire da quel punto le varie linee commerciali fino ai magazzini cittadini, direttamente interconnessi ai punti di vendita.
Le varie strutture rendono di più o di meno a seconda di dove sono edificate: una struttura di estrazione mineraria darà frutto solo se edificata su un giacimento, una fattoria renderà meglio in pianura che non in collina o in palude, un negozio venderà di più se posto in centro piuttosto che in periferia, e addirittura più in una città che non in un'altra. I parametri da considerare prima di edificare sono numerosi, ma comunque concettualmente semplici
Come già detto, la diversa natura dei beni messi a disposizione garantisce la possibilità di affrontare molteplici strategie: alcuni beni, come ad esempio il latte e le uova, hanno un ciclo di produzione/vendita molto breve (bastano un allevamento di bovini o pollame, un magazzino e un negozio di alimentari, che oltretutto provvede a vendere entrambi i beni), altri un ciclo molto più complesso, ma immettono nel nostro sistema commerciale delle risorse e dei beni di molteplice utilizzo (nell'esempio dell'Orsetto di Peluche, è palese il fatto che cotone, segatura e stoffa non servono solo alla produzione di pupazzi, così come nel negozio di giocattoli si potranno vendere anche bambole, tricicli eccetera), oltre che trattare, solitamente, articoli più pregiati.
Industry Giant 2
6.5
Voto
Redazione
Industry Giant 2
Industry Giant II, a conti fatti, non brilla per particolari innovazioni né nella realizzazione tecnica né nel gameplaying, limitandosi (per così dire) semplicemente a fornire al giocatore una vasta gamma di scelte per quanto concerne l'instaurazione e l'evoluzione della sua personale strategia economica. Indubbiamente, comunque, essendo quello dei gestionali un settore oramai saturo di titoli mediocri, tutto ciò nella sua completezza e accuratezza è più che sufficiente per permettergli di spiccare come un ottimo titolo che sicuramente sarà apprezzato dai cultori di SimCity & Co.