Insane

di Redazione Gamesurf
Una volta all'interno del gioco ci troveremo a nostro agio anche nel controllo grazie a tantissime visuali a disposizione, dalla suggestiva del pilota alle più disparate tra esterne ed interne o vicine al mezzo. Inoltre, con l'ausilio del mouse, ci é data la possibilità di "ritoccare" la visuale alzandola o allontanandola a nostro piacimento, una feature che nel controllo in terza persona, in altre parole guardando il mezzo dall'esterno posteriore, si rivela utilissima per trovare la propria posizione ideale. A dir poco stupefacente il feedback con il mezzo, sia che usiate tastiera, joystick o volante troverete il giusto feeling per gareggiare al massimo. Solitamente in questi giochi il volante é un passaggio obbligato per ottenere il meglio, in questo caso la tastiera equivale letteralmente la ben più costosa periferica, ovviamente in favore di quest'ultima c'é, ove previsto, il force feedback che rende l'esperienza di gioco accattivante

A VOLTE RITORNANO
Anche le mappe sono speciali: in un videogame così frenetico sarebbe stato facile ritrovarsi al limite "fisico" dell'ambientazione virtuale, solitamente contrassegnato da un fastidioso muro invisibile che non ci permette di andare oltre. I programmatori invece hanno sfruttato nella teoria un famoso giochino che impazzava nelle sale giochi intorno ai primi anni '80, ovvero una volta giunti al termine della mappa, si ricompare esattamente dalla parte opposta! Precisiamo subito che il passaggio é totalmente indolore, nel senso che non vi accorgerete mai di questo piccolo miracolo, che, di fatto, trasforma un quadrato virtuale in un luogo infinito
Le ambientazioni, oltre ad essere parecchie (circa una trentina) ricreano varie zone del mondo, quali l'Egitto e le sue piramidi, isole tropicali, boschi canadesi, ghiacciai polari e deserti americani. Sarà possibile incontrare mucche, tori e gnu che potrebbero danneggiare il mezzo se investiti, ma non mancheranno nevicate, piogge e soprattutto torrenti, perfino veloci attraversare marine tra un'isola e l'altra (si parla di un centinaio di metri), ma attenzione la propulsione sott'acqua é limitata nel tempo, poi il motore si spegne! Il terreno digitale é ornato con durissimi alberi, case, cartelli stradali o tronchi d'albero tutti potenzialmente dannosi alla nostra carrozzeria. Una volta che avremo ridotto il mezzo ad un ammasso di ferraglia, ci sarà la possibilità di ripararlo con un penalty di una fermata di circa tre secondi