International League Soccer

di Redazione Gamesurf
La scena appena dipinta non appartiene a una puntata del sempreverde Holly & Benji (record di riproposte sulla TV nostrana dopo il segnale orario), ma rappresenta una piccola considerazione sarcastica dedicata all'ultimo gioco PS2 di Taito, battezzato International League Soccer. Prima di trarre conclusioni affrettate, é bene tornare sui nostri passi e illustrare le maggiori caratteristiche del titolo in esame, iniziando proprio dal suo stesso...titolo. Conosciuto in versione originale giapponese con il nome di Greatest Striker, il qui presente ILS (sigla casualmente simile al ben più noto ISS, chissà come mai...) si presenta come una via di mezzo tra l'esperienza simulativa di un Winning Eleven 5 e le follie arcade della serie Virtua Striker. Se da una parte abbiamo, infatti, una meticolosa applicazione delle regole del "gioco più bello del mondo" dall'altra sono presenti diverse concessioni alla natura più arcade di questa categoria, come l'assenza dell'affaticamento per i giocatori e una definizione poco più che aleatoria delle caratteristiche di ognuno (vale a dire che, nella stessa squadra, giocano quasi tutti in modo simile). Se la decisione di "mixare" due scuole di pensiero così diverse sarà più o meno riuscita, lo decideremo a fine articolo, invitandovi a restare in questo inizio recensione per analizzare insieme cosa offre di concreto International League Soccer

OPZIONI ASSENTI PER INFORTUNIO?
La kermesse dei mondiali di calcio 2002 si fa sempre più vicina e cresce l'interessamento del pubblico per il calcio internazionale, grazie in particolar modo alle varie qualificazioni in cui sono impegnate le maggiori delegazioni mondiali. E' quindi del tutto comprensibile la volontà degli sviluppatori nel "concentrare" International League Soccer attorno alle squadre nazionali, offrendo ben 36 formazioni tra cui scegliere per intraprendere l'avventura del campionato mondiale o la semplice coppa (torneo). Comprensibile non vuol dire comunque giustificabile e infatti dal punto di vista delle modalità di gioco (praticamente due, una volta esclusi i rigori e l'allenamento) la produzione Taito si dimostra già dai titoli palesemente inferiore alla concorrenza, sia essa rappresentata dal campionissimo Winning Eleven 5 o dal best-seller FIFA 2001, offrendo nella pratica solo due alternative alla classica sfida con un amico. Quest'ultima opzione, il multiplayer, é stata ovviamente inserita dagli sviluppatori ed é estesa all'uso del MultiTap e al supporto per quattro giocatori in contemporanea. Sul lato dei controlli, si nota una prima "ispirazione" alla scuola calcistica Konami, con una disposizione dei comandi che riporta alla mente le ultime uscite KCEO/KCET e un setup per questo motivo facilmente assimilabile dal pubblico degli appassionati (in quanto già utenti dei titoli Konami)