Presentato all'ECTS londinese del 1998 (incredibile, é passato un secolo!) durante la conferenza stampa Activision, Interstate 82 sembrava ormai pronto a fare la sua apparizione sugli scaffali di tutto il mondo. Sono stati necessari invece altri tredici mesi prima che il pubblico potesse finalmente mettere le mani sul seguito del mitico Interstate 76, titolo che tutt'oggi ricordo con grande nostalgia. Devo ammettere che nel corso di quella presentazione non mancai di storcere più volte il naso, colpito dalla nettissima sensazione che ci fosse qualcosa di strano nel nuovo episodio. E così, quello che rimase a lungo soltanto un presentimento, si rivela oggi essere invece una chiara convinzione: Interstate 76 resterà unico e inimitabile Molte missioni sono ambientate anche di notte C'ERA UNA VOLTA Per chi accidentalmente si fosse perso il primo episodio della serie targata Activision, é bene chiarire che nel primo episodio il giocatore vestiva i panni di Groove Champion, un trentenne dell'era funky che, in un '76 alternativo con il mondo piegato dalla crisi petrolifera, trascorre le giornate a bordo di una roboante Picard Piranha da 425 cavalli scaricando tonnellate di piombo in una eterna guerra tra vigilantes. Con lui l'inseparabile amico Taurus, un veterano delle guerre stradali imparentato alla lontana con Lenny Kravitz che in Interstate 82 ruberà la scena, diventando così unico e grande protagonista Come suggerisce il titolo ci troviamo nell'anno 1982, all'inizio di un decennio fatto di ostentazione e lusso sfrenato. Terminata la crisi petrolifera e dopo aver risolto i propri personali problemi, i due amici si sono definitivamente persi di vista, intraprendendo carriere diverse. Mentre Groove infatti ha deciso di non mollare il ruolo di vigilante, Taurus ha pensato bene di trovarsi un lavoro meno rischioso, diventando così un semplice taxista Un inspiegabile avvenimento però turba la tranquilla esistenza di Taurus che, contattato dalla sorella minore di Groove, si trova nuovamente a dover vestire i panni del giustiziere per lanciarsi alla ricerca del vecchio amico, misteriosamente scomparso nel corso di una missione
E' triste dover parlare male di un gioco, specialmente quando lo si è aspettato a lungo con il cuore in mano. Personalmente sono un fan accanito del primo I76 (e ciò in parte giustifica i continui riferimenti fatti nel corso della recensione), tanto da rimanere doppiamente deluso da quello che è un seguito, spogliato integralmente di tutti gli aspetti validi e vincenti che hanno reso il primo titolo. Grafica a parte si è infatti perso tutto e le innovazioni apportate, seppure coerenti con l'intenzione da parte di Activision di dare al gioco uno stampo Arcade, non fanno altro che rendere I82 un gioco come tanti altri. Sicuramente a chi non ha avuto modo di giocare al primo episodio I82 appare come un gioco divertente e intrigante; per tutti quelli invece che ancora si divertono a rivivere le avventure di Groove e Taurus negli Anni '70, sconsiglio vivamente un'esperienza che lascerebbe indubbiamente con l'amaro in bocca.
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